03/12/2020, 10.52
PAKISTAN
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Società civile: giustizia per Qamar Masih Bhatti spazzino, cristiano, denudato e torturato (VIDEO)

di Shafique Khokhar

Membri di diversi partiti confessano vergogna per il video che i torturatori hanno girato ed esigono giustizia per la vittima. Qamar Bhatti è una vittima di usura. Fra gli strozzini vi sono anche tre cristiani. Attenzione: il video presenta aspetti violenti.

Quetta (AsiaNews) – Associazioni della società civile, leader politici e la comunità cristiane si sono radunate ieri per domandare giustizia per Qamar Masih Bhatti.

La scorsa settimana, Qamar Bhatti, uno spazzino, è stato assaltato da un gruppo di usurai contro i quali è stata sporta denuncia. Del gruppo di strozzini, tre sono cristiani.

Secondo diversi testimoni, Qamar Bhatti aveva preso in prestito 250mila rupie (circa 1572 dollari Usa), che non era ancora riuscito a restituire. A causa di ciò egli ha subito umiliazioni e torture. Gli usurai hanno perfino girato un video in cui essi denudano il povero spazzino, che indossa un rosario al collo, e lo torturano.

Qamar Bhatti racconta che essi hanno fatto un video perché – come ha affermato uno di loro, Qasim Jattak - volevano dare un esempio e fare paura a tutti i cristiani. Egli ricorda che lo hanno spogliato e picchiato molte volte. E prosegue: “Quando sono stati stanchi di picchiare, mi hanno fatto indossare la corona del rosario al collo e mi hanno minacciato dicendo che quella che seguiva sarebbe stata la punizione più grande e nessuno, nemmeno quella croce avrebbe potuto salvarmi. Dopo di quello, hanno infilato del pepe nel mio ano”.

Fra coloro che hanno espresso la loro solidarietà alla comunità cristiana vi è il politico Qasim Khan Suri, vice-presidente dell’Assemblea nazionale. Ieri sera, parlando ai dimostranti, egli ha anzitutto ricordato l’importanza del contributo cristiano per la società di Quetta. I cristiani, ha detto, “hanno fatto sacrifici per il suo sviluppo, specie nel campo educativo e verso i giovani, negli ospedali, e in altri campi”.

“Ho piegato il capo per la vergogna – ha continuato – quando ho visto il video di Qamar Bhatti. Questa non è la tradizione della gente di Quetta. Ho chiesto subito alle autorità di prendere delle serie azioni contro i colpevoli... Il nostro governo del Pakistan Tehreek – e- Insaaf [il partito del premier Imran Khan] crede nell’umanità e non permette alcuna discriminazione. Noi siamo tutti uguali cittadini del Pakistan e dobbiamo assicurare giustizia a Qamar Bhatti”.

Anche il sen. Sarfraz Bugti, del Partito Awami del Baluchistan, ha condannato l’incidente. “Tutto ciò -ha detto – contraddice la tradizione delle tribù Baloch Pashtun che vivono nel Balochistan. Non possiamo negare che i cristiani siano parte integrante del Balochistan”. Egli ha promesso di domandare al ministro degli Interni, Mir Zia Lango, di intervenire in modo diretto. “Questo modo di fare intollerante – ha aggiunto - non è degno né dell’islam, né della nostra società. Gli autori di questi atti odiosi devono essere portati davanti alla giustizia”.

Nazir Masih, del partito Jamiat Ulema-e-Islam, ha detto che le autorità hanno fallito perché non garantiscono giustizia alla vittima, e non garantiscono uguali diritti per i cittadini del Pakistan. “L’islam - ha continuato - è vicina ad ogni persona oppressa, ma ciò che questi mafiosi usurai hanno fatto a Qamar Bhatti è un’umiliazione dell’umanità che nessuna religione può ammettere, nemmeno l’islam”.

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