24/08/2011, 00.00
THAILANDIA
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Stabilità economica e riconciliazione: gli obiettivi di Yingluck Shinawatra

La neo-premier thai ha presentato ieri al Parlamento il discorso programmatico. Il Primo Ministro promette anche la lotta alla droga, all’evasione, il salario minimo; ma non delinea i tempi di introduzione. Critiche e perplessità dall’opposizione. L’ex premier Thaksin nega un coinvolgimento nelle scelte politiche della sorella. E aggiunge: “fino a quando non me lo chiedono…”.
Bangkok (AsiaNews/Agenzie) – Garantire la “stabilità economica” del Paese e promuovere la “riconciliazione nazionale”, dopo anni di profonde divisioni politiche e sociali. Sono i due passaggi più importanti del discorso programmatico di Yingluck Shinawatra, neo-Primo ministro della Thailandia, presentato ieri al Parlamento. Nel suo interventi, la prima donna premier thai ha inoltre promesso di potenziare le rendite attraverso il taglio delle tasse alle aziende, una minore pressione sugli agricoltori, più fondi per lo sviluppo dei villaggi, l’abbassamento dei prezzi del carburante.

Yingluck Shinawatra, sorella del multimiliardario thai ed ex Primo Ministro Thaksin, in esilio a Dubai dopo la condanna a due anni per corruzione, ha promesso di amministrare il Paese “con onestà ed efficienza, per condurlo verso la prosperità, la riconciliazione e la giustizia”. Fra gli altri punti del programma vi sono anche la lotta alla droga, alla corruzione e iniziative di pace nel sud, teatro di attentati da parte delle milizie legate al fondamentalismo islamico e al separatismo malay.

Tra i molti annunci, vi è anche l’introduzione di un salario minimo giornaliero di 300 baht (circa 6 euro). La proposta ha sollevato le critiche dell’opposizione: mancano i tempi di introduzione del salario minimo, che potrebbe spingere diverse aziende a spostare la produzione all’estero. Commentando l’intervento di Yingluck, il leader del Democrat Party Abhisit Vejjajiva ha invitato il governo ad “assicurare la realizzazione” di quanto annunciato. Egli ha aggiunto che l’esecutivo ha una “buona opportunità” per condurre la Thailandia fuori dalla crisi economica, grazie alle “solide” basi finanziarie create dal precedente governo, guidato proprio da Abhisit.

Nello scenario politico thai è intervenuto anche Thaksin, in questi giorni in Giappone per un viaggio che ha sollevato polemiche in patria. Egli ha confermato di non voler rientrare in Thailandia e nega di essersi immischiato nelle faccende del nuovo governo. Il tycoon delle telecomunicazioni chiarisce di non voler interferire nelle scelte della sorella ma, avverte, fino a quando “non verrà richiesto il mio parere”.

Buone notizie, infine, per l’ex moglie di Thaksin: i giudici della corte di Appello hanno infatti prosciolto Khunying Potjaman na Pombejra dall’accusa di evasione fiscale. Nel 2008 in primo grado la donna, artefice dell’impero economico del marito - prima ancora che divenisse premier - era stata condannata a tre anni di reclusione.
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