23/06/2006, 00.00
Indonesia
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Sumatra, l'influenza aviaria si è trasmessa da uomo a uomo

Lo dichiarano gli esperti dell'Organizzazione mondiale della sanità a proposito della famiglia sterminata dal virus H5N1. Nessuna mutazione del ceppo virale, colpiti solo i consanguinei.

Jakarta (AsiaNews/Agenzie) – L'Organizzazione mondiale della sanità Oms) ha concluso oggi che i sette membri di una stessa famiglia, morti di influenza aviaria il mese scorso nell'isola di Sumatra, si sono presumibilmente trasmessi il virus H5N1 per via diretta da uomo a uomo. Gli esperti dell'Oms hanno però aggiunto che la trasmissione diretta non è imputabile ad una mutazione del ceppo virale e non vi sono quindi segni che questo sia il primo passo verso la temuta pandemia mondiale.

Secondo i medici, il primo membro della famiglia ha contratto il virus da uccelli infetti ed in un secondo momento lo ha trasmesso agli altri sei familiari. Uno di loro, un ragazzo, ha a sua volta contagiato il padre.

Le conclusioni del caso sono state diffuse nel corso di un incontro a porte chiuse fra i maggiori esperi mondiali di influenza aviaria. L'incontro di tre giorni, che si è concluso oggi, è stato convocato dopo la richiesta di aiuto internazionale da parte del governo indonesiano: la nazione ha registrato quest'anno il più alto numero di casi di infezione da H5N1 e 39 fra questi sono morti.

Uno dei dubbi ancora da sciogliere sul caso della famiglia infetta riguarda il perché abbiano contratto il virus solo i parenti legati fra loro da un vincolo di sangue e non i loro coniugi. Secondo alcuni esperti dell'Oms, la famiglia – in senso stretto – "aveva in comune una predisposizione genetica all'infezione da H5N1, con conseguenze dure e fatali". Tuttavia, la teoria non è stata dimostrata.

L'Indonesia rimane dunque un punto chiave nella preoccupazione mondiale per l'influenza aviaria. Un altro segnale allarmante viene da un veterinario che ha scoperto diversi focolai di infezione fra gli uccelli non denunciati alle autorità. Jeff Mariner, che lavora nel Paese ad un progetto pilota per contro della Fao insieme a gruppi locali, studia la salute del pollame. Mariner ha analizzato 12 distretti dell'isola di Java da Gennaio a Maggio ed ha riportato 78 focolai di infezione.

Ai margini dell'incontro di oggi ha detto di non aver mai immaginato quanto fossero comuni i casi non denunciati. "Questi numeri – ha concluso – rappresentano solo un terzo della situazione reale nel distretto".

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