04/07/2008, 00.00
INDONESIA
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Sumatra: turisti occidentali nel mirino dei terroristi islamici

di Mathias Hariyadi
Lo rivelano fonti della polizia all’indomani della cattura di un gruppo fondamentalista legato alla Jemaah Islamiyah, cellula indonesiana lvicina ad al Qaeda. Scoperti 22 ordigni ad alto potenziale distruttivo che intendevano colpire punti sensibili nell’isola.

Jakarta (AsiaNews) – Il gruppo terrorista legato al fondamentalismo islamico arrestato ieri aveva i progetto un attacco contro turisti stranieri, in particolare occidentali: lo rivelano fonti della polizia indonesiana, all’indomani della cattura di dieci miliziani del Palembang Group, legati alla Jemaah Islamiyah, cellula locale della rete del terrore vicina ad Osama Bin Laden. Tra gli arrestati figurano anche due elementi di spicco del terrorismo internazionale, uno originario della Malaysia e l’altro di Singapore, in contatto diretto con i vertici di al Qaeda, fra i quali lo stesso "sceicco del terrore".

Secondo il gen. Abubakar Nataprawira, portavoce della polizia, l’attentato avrebbe dovuto colpire “turisti stranieri a Palembang, nell’isola di Sumatra” e sarebbe stato architettato dal “terrorista malese Noordin Mohamed Top”. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, aveva dei contatti diretti e costanti con Omar (alias Abu Hazam), cittadino di Singapore e figura di spicco del terrorismo internazionale.

Noordin Mohamed Top ha provveduto al reclutamento dei combattenti da inserire nel gruppo terrorista, mentre Omar – esperto nella fabbricazione di bombe e legato al terrorista Mas Slamet Kastari, fuggito di recente da un carcere di massima sicurezza a Singapore – curava la fabbricazione di ordigni.Le indagini hanno portato alla scoperta di “almeno 22 bombe nascoste in un rifugio a Palembang, città della costa dell’isola di Sumatra, alcuni dei quali riempiti di proiettili per aumentare il potenziale distruttivo dell’ordigno”.

L’operazione delle forze di polizia ha portato alla cattura di esponenti di primo piano del terrorismo: Omar è ritenuto responsabile dell’attacco che ha sventrato un night-club a Bukit Tinggi, cittadina sul versante occidentale dell’isola di Sumatra, poco meno di un anno fa. Egli sarebbe anche la “lunga mano” responsabile del tentativo di assassinio di un pastore protestante, il rev. Joshua, nel distretto di Bandung, capitale provinciale del West Java nel 2006.

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