Suminugod, i primi battesimi in una comunità indigena
Amministrato il sacramento dell'iniziazione cristiana a 67 bambini e 42 adulti. Il gruppo - che risiede nella penisola di Zamboanga e appartiene all'etnia Subanen, tra cui prevale tuttora l'aniomismo - ha un ricco patrimonio culturale. Nonostante il maltempo, il vescovo Caérmare si è recato personalmente a celebrare il rito: "Dono di Dio alla Chiesa".
Manila (AsiaNews) - Per la prima volta, nella comunità indigena di Suminugod, in un remoto villaggio della diocesi di Dipolog - provincia di Zamboanga del Norte, nel sud delle Filippine - sono stati amministrati oltre cento battesimi. Nonostante il grave maltempo, il 19 luglio il vescovo Severo Cagátan Caérmare si è recato personalmente nel luogo isolato per l’importante evento per la comunità cristiana locale.
“Siamo emozionati per questo grande giorno”, ha detto Chrisma Bangaoil, missionaria laica della parrocchia di San Giuseppe Lavoratore a Sindangan. “Il mio cuore è colmo di gioia”, ha aggiunto Bangaoil, che lavora come assistente all'Università di Santo Tomas (UST), gestita dai domenicani, a Manila, capitale del Paese. “Sono stata testimone del battesimo di 67 bambini e 42 adulti, le stesse persone per cui ho curato la catechesi per sei mesi”. Tutti coloro che hanno ricevuto il battesimo sono membri di una tribù Subanen che vive nella zona più remota di Siayan, ha spiegato p. Joel Jag Pacquiao Agad, il parroco.
Nella sua omelia, il vescovo Severo Cagátan Caérmare ha affermato che la comunità di Suminugod è un "dono di Dio alla Chiesa". Rivolgendosi a loro, ha affermato: “Rimanete saldi nella fede e crescete nella potenza e nella grazia di Dio". Il presule ha ringraziato p. Agad, Bangaoi e altri volontari che continuano a camminare con la comunità indigena di Suminugod, in particolare svolgendo la catechesi per mesi, preparandola al sacramento del battesimo.
I Subanen (anche Subanon o Subanun) sono un gruppo indigeno che risiede principalmente nella penisola di Zamboanga, nella parte occidentale di Mindanao, nelle Filippine. Sono un gruppo Lumad, cioè appartengono a comunità culturali indigene non musulmane. Il termine “Subanen” deriva dalla parola visayana “suba”, che significa “fiume”, e dal suffisso “-nan”, che indica un luogo di origine. Pertanto, Subanen si traduce in “popolo del fiume”.
I Subanen si trovano nelle zone settentrionali, occidentali e meridionali di Zamboanga, in particolare nelle aree montuose. Vivono nelle province di Zamboanga del Norte, Zamboanga del Sur, Zamboanga Sibugay e in alcuni comuni di Misamis Occidental. Parlano diverse lingue. Posseggono un ricco patrimonio culturale, con tradizioni di artigianato tra cui cesteria, tessitura, architettura vernacolare, ricamo, ma anche musica, danza e letteratura tramandata oralmente. Tradizionalmente, praticano l'agricoltura a maggese, coltivando riso e ortaggi a radice.
Mentre alcune comunità Subanen hanno abbracciato il cristianesimo, altre continuano a praticare l’animismo. Da generazioni vivono in piccoli villaggi, spesso vicino ai fiumi o in zone montuose. Un capo o leader, chiamato “timuay”, guida ogni comunità. Storicamente vivevano in zone pianeggianti, ma sono stati spinti sulle montagne a causa di conflitti con altri gruppi. I Subanen sono uno dei gruppi indigeni più antichi di Mindanao, precedenti all'arrivo dell’Islam nell’arcipelago filippino.
Le testimonianze archeologiche, tra cui vasi funerari e antichi utensili, suggeriscono una lunga storia nella regione. Hanno intrapreso scambi commerciali con i cinesi molto prima che l'Islam fosse introdotto. Gli elementi della loro cultura sono stati conservati, anche se alcuni aspetti sono andati perduti o modificati. Organizzazioni e progetti stanno lavorando per rivitalizzare la cultura e la lingua Subanen. E alcuni progetti comunitari mirano a rafforzare l’unità e la conservazione culturale.
09/04/2016 10:39
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