30/08/2006, 00.00
Taiwan – Cina
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Taiwan denuncia: "Entro il 2008, Pechino ci potrà attaccare in sette minuti"

L'Armata rossa del popolo continua a posizionare sulle coste che fronteggiano l'isola missili a corta gittata, in grado di colpire l'obiettivo con uno scarto di tre metri. Il ministro della Difesa di Taiwan chiede ai nazionalisti di appoggiare l'acquisto di armi Usa.

Taipei (AsiaNews/Scmp) – La Cina continentale sarà in grado di attaccare Taiwan entro i prossimi due anni e in caso di aggressione potrebbe colpire l'isola con un attacco missilistico in soli sette minuti. Lo ha denunciato ieri il ministero taiwanese della Difesa.

Nel suo Libro bianco della difesa 2005, il ministero aveva scritto che la Cina si sarebbe affidata ad una strategia di intimidazione prima di attaccare, presumibilmente prima o nel corso del 2008, e sostiene che l'intimidazione sia già in corso.

Secondo i militari dell'isola, Pechino ha posizionato dei missili a corta gittata Dongfeng sulle coste che guardano Taiwan. "Questo tipo di arma – hanno spiegato i tecnici – impiegherebbe sette minuti a colpire il nostro territorio". L'Armata rossa del popolo avrebbe inoltre a disposizione dei razzi di precisione – con un margine di errore di tre metri – che rappresentano "una seria minaccia".

Alla fine dello scorso anno i Donfeng erano 784, ma il numero aumenta ogni anno di quasi cento unità. Nel documento presentato ieri si legge inoltre che "le forze armate comuniste hanno lavorato per migliorare la precisione dei missili cruise e di quelli teleguidati, in modo da poter attaccare con estrema precisione Taiwan".

Pechino ha poi migliorato i suoi sistemi tecnologici militari, fra cui spiccano gli aerei di ricognizione, sottomarini classe Kilo ed i distruttori classe Sovremennyy, che in coppia con i Dongfeng "hanno sbilanciato l'equilibrio militare dello Stretto a favore della Cina".

Il documento sottolinea che i cinesi hanno a disposizione 95 aeroporti, di cui 30 militari, localizzati entro 600 miglia nautiche da Taiwan. Dal 1996, il numero di aerei comunisti che "sconfinavano" nello spazio taiwanese è aumentato da meno di mille a più di 1700 all'anno.

Un aereo che supera la linea immaginaria che divide in aria Cina e Taiwan impiega pochi minuti per raggiungere la capitale Taipei.

Lee Jye, ministro taiwanese della Difesa, ha chiesto di nuovo "per questo motivo" l'appoggio del Kuomintang, maggior Partito d'opposizione dell'isola ed erede dei nazionalisti guidati da Chiang Kai-shek, per finanziare un piano di acquisto armamenti dagli Stati Uniti del valore di 16 miliardi di dollari. Nel pacchetto sono previsti otto sottomarini convenzionali, batterie di missili Patriot ed aerei P-3 Orion, progettati per la caccia ai mezzi subacquei.

I nazionalisti hanno infatti bloccato l'acquisto negli ultimi tre anni, preoccupati di una possibile ritorsione da parte di Pechino.

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