Takaichi premier con il sostegno (debole) del partito Ishin
La leader del Partito Liberal Democratico diventa la prima donna alla guida del governo di Tokyo. La coalizione non ha la maggioranza assoluta in parlamento, ma ha prevalso per le divisioni nell'opposizione. Ishin non avrà ministri propri. Nell'accordo di governo l’impegno a ridurre del 10% il numero dei parlamentari e la sospensione per due anni della tassa sui consumi alimentari.
Tokyo (AsiaNews/Agenzie) - Sanae Takaichi, presidente del Partito Liberal Democratico (LDP), è stata eletta dal Parlamento di Tokyo come primo ministro, sostenuta dal nuovo partner di coalizione, il Partito dell’Innovazione (Ishin) che non avrà però ministri nel governo. Takaichi sarà la prima donna alla guida di un esecutivo in Giappone; si tratta però di una svolta che giunge in un contesto politico instabile: l'alleanza tra LDP e Ishin non detiene, infatti, la maggioranza assoluta in Parlamento, ma Takaichi è stata approvata poiché le forze di opposizione non sono riuscite a presentare un candidato comune.
Durante il voto alla Camera bassa, la conservatrice 64enne ha ottenuto la vittoria conquistando 237 voti al primo turno - in cui un candidato deve ottenere più della metà dei voti per evitare il ballottaggio - con il probabile sostegno di diversi indipendenti. Alla Camera alta, invece, Takaichi ha affrontato un ballottaggio ed è stata dichiarata vincitrice con 125 voti, superando i 46 ottenuti da Yoshihiko Noda, leader del principale partito di opposizione, il Partito Democratico Costituzionale del Giappone, mentre 47 schede sono state considerate nulle e 28 lasciate in bianco.
Takaichi sta ora intensificando i preparativi per la formazione del suo governo, e una fonte a lei vicina ha riferito che potrebbe nominare la deputata del LDP Satsuki Katayama come ministra delle Finanze, poiché entrambe sono considerate "colombe fiscali" (cioè favorevoli a una politica economica più espansiva). La nomina di Katayama — ex alta funzionaria del Ministero delle Finanze ed ex ministra per la rivitalizzazione regionale — sarebbe un ulteriore segnale di inclusione delle donne in posizioni chiave del governo. Al contempo Takaichi sarebbe disposta a offrire incarichi importanti ai suoi quattro rivali nelle elezioni per la leadership del LDP tenutesi in ottobre, segnalando così l'intenzione di promuovere l'unità del partito attraverso il nuovo gabinetto.
L’intesa tra il Partito liberaldemocratico (LDP) e il Partito dell’Innovazione era stata firmata ieri a Tokyo. “Non vedo l’ora di lavorare insieme per rafforzare l’economia del Giappone e trasformare il Paese”, aveva dichiarato Takaichi durante la firma del patto di coalizione con Hirofumi Yoshimura, governatore di Osaka, la città in cui il partito è nato estendendosi poi a livello nazionale e il capogruppo parlamentare, Fumitake Fujita.
La leader del LDP ha così potuto tirare un respiro di sollievo: l’accordo non prevede incarichi ministeriali per i deputati di Ishin, ma garantisce al nuovo esecutivo il sostegno di 231 deputati nella Camera bassa, due in meno rispetto alla soglia necessaria per la maggioranza assoluta, ma sufficienti a far passare la candidatura di Takaichi a premier. In cambio sono state adottate alcune misure condivise, tra cui l’impegno a ridurre del 10% il numero dei parlamentari e la sospensione per due anni della tassa sui consumi alimentari. Nell’accordo è previsto anche il raggiungimento di una conclusione su come gestire le donazioni politiche da parte di aziende e organizzazioni, inclusa la possibilità di vietarle entro il settembre 2027, quando scadrà il mandato di Takaichi a leader di partito.
Le due parti hanno inoltre concordato di abolire entro la fine dell’anno le accise sulla benzina, in vigore da decenni, e di ritirare i bonus da 20mila yen (133 dollari) a persona, una misura voluta dall’attuale governo.
Il Partito Liberal Democratico, che ha governato quasi ininterrottamente dalla fine della Seconda guerra mondiale, ha dovuto scendere a patti con l’opposizione dopo la decisione del partito buddhista Komeito di rompere la storica alleanza di governo in segno di protesta contro la nomina a leader del partito di Takaichi, considerata troppo conservatrice.
Dal punto di vista economico, però, Takaichi è considerata una “colomba fiscale”, favorevole a un aumento della spesa pubblica e ai tagli fiscali per sostenere i consumatori di fronte all’inflazione. Secondo gli analisti, le aspettative di un’espansione fiscale hanno già avuto un impatto sui mercati: lo yen si è indebolito mentre il principale indice azionario, il Nikkei, ha chiuso con un rialzo del 3,4%, segnando un nuovo record.
Tuttavia, la partnership con Ishin promuove da sempre una linea di rigore di bilancio, potrebbe limitare parte delle ambizioni espansive della nuova premier. Fin dalla sua fondazione, Ishin si è battuto per la promozione dell’autonomia regionale con un programma che mira a decentralizzare il potere, ridurre la burocrazia e tagliare la spesa pubblica, ponendo un forte accento sulla responsabilità personale e sul governo locale. Il partito sostiene anche una revisione costituzionale per riconoscere formalmente il ruolo delle Forze di autodifesa giapponesi, un elemento su cui c’è accordo con Takaichi che è a favore anche di un aumento della spesa per la difesa per contrastare la crescente influenza della Cina nella regione.
L’esclusione dei membri di Ishin dagli incarichi di governo sottolinea però la fragilità dell’esecutivo. “Siamo ancora un gruppo di parlamentari senza esperienza diretta di governo”, ha dichiarato ieri il governatore di Osaka Yoshimura in un’intervista televisiva. “Prima di chiedere incarichi ministeriali, vogliamo concentrarci sulla realizzazione delle nostre politiche all’interno della coalizione”, ha aggiunto.
08/09/2021 08:50
27/09/2024 11:32