28/05/2005, 00.00
INDIA
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Vandali contro una scuola cattolica

di Nirmala Carvalho

Bruciano registri e aule. Sacerdote locale: atto "teppista" contro indifesi, il governo non stia a guardare.

New Delhi (AsiaNews) – Intervento del governo e necessità di non insabbiare gli episodi di violenza contro i cristiani: questo chiede la Chiesa cattolica dopo l'attacco di alcuni teppisti contro una scuola gestita da suore alla periferia di New Delhi, India.

Il 23 maggio scorso una banda di vandali ha dato fuoco a una parte del complesso di St. Mary a Sabhapur, diretto dalle suore del  Sacro Cuore. L'assalto è avvenuto di notte: la banda ha bruciato i registri nell'ufficio del direttore e le porte di 3 classi, distrutto mille diari nuovi per gli studenti e 200 libri di testo. "Non c'è più niente nella stanza tranne il tavolo" racconta una suora tribale che insegna alla scuola. In tutto le suore che risiedono nel complesso di St Mary sono 5.

La scuola ha 250 studenti, attualmente fuori per le vacanze estive, e un solo guardiano anche lui in ferie. La St. Mary, nella diocesi di Meerut, offre istruzione ai bambini più poveri dei villaggi. Il vescovo locale, mons. Patrick Nair, ha visitato la scuola e fatto aprire un'indagine alla polizia.

"Le forze dell'ordine devono arrestare subito i colpevoli dell'incidente" dichiara ad AsiaNews p. Shaya Das, tesoriere della diocesi di Meerut.

"Come cristiani crediamo nel perdono – sottolinea il sacerdote, tra i responsabili delle indagini per conto della diocesi – ma queste violenze contro suore e bambini innocenti devono essere portati alla luce". Secondo p. Das è necessario che la gente "sappia delle bassezze commesse da questi teppisti che diffondono violenza e paura".

Dopo un sopraluogo alla scuola il sacerdote racconta che i vandali hanno distrutto tutti i registri: "Come ho detto alla polizia e alle autorità governative questo è un crimine anche contro i bambini della città". Il sacerdote avverte che è necessaria maggiore sicurezza, le religiose per poco non hanno rischiato la vita. "A causa di continui black out elettrici e del caldo insopportabile, le suore dormono di solito sul terrazzo -  spiega – per fortuna quella notte erano nelle loro stanze perché l'elettricità non mancava".

Rajpalsingh Rana, l'ufficiale di polizia responsabile del caso ha detto che "il principale scopo della banda era distruggere i registri scolastici". Egli ha poi aggiunto che prima dell'attentato la scuola non aveva ricevuto reclami né contro il personale docente né contro quello amministrativo.

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