29/10/2021, 13.02
VATICANO
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Vaticano: agli indù, responsabili religiosi promuovano collaborazione con persone di altre fedi

Nel messaggio del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso agli indù per la festa di Diwali si afferma: “Portare insieme la luce nella vita delle persone con la solidarietà interreligiosa conferma anche l'utilità e la grande risorsa che rappresentano le tradizioni religiose per la società”.

Città del Vaticano (AsiaNews) – “E’ compito dei responsabili religiosi e delle comunità coltivare lo spirito di fraternità tra i loro seguaci per aiutarli a camminare e collaborare con persone di altre tradizioni religiose, specialmente in tempi di crisi e calamità di ogni genere”. Lo scrive il Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso nel tradizionale messaggio agli indù per la festa di Diwali. Conosciuta come Deepavali ossia ‘fila di lampade ad olio’, essa è fondata su un’antica mitologia e segna l’inizio di un nuovo anno e rappresenta la vittoria della verità sulla menzogna, della luce sulle tenebre, della vita sulla morte, del bene sul male. Quest’anno la festa sarà celebrata da molti indù il 4 novembre.

Nel documento, che ha il tema “Cristiani e indù: portiamo insieme la luce nella vita delle persone in tempi di disperazione”, il dicastero vaticano rileva che a causa dei lutti e dei drammi provocati dalla pandemia le persone sono impaurite e crescono “il disagio e la disperazione”.

“È in questo contesto – si legge nel documento, a firma del cardinale Miguel Ángel Ayuso Guixot, MCCJ e di mons. Indunil Kodithuwakku Janakaratne Kankanamalage, rispettivamente presidente e segretario del dicastero – che, continuando la nostra cara tradizione, vogliamo condividere con voi alcune riflessioni su come noi cristiani e indù possiamo portare una luce di speranza nelle vite delle persone in tempi così difficili. Se nel mezzo delle nubi oscure dell'attuale pandemia, che ha causato indicibili sofferenze e traumi alle persone, ci sono stati luminosi segni di solidarietà e fraternità, noi abbiamo la possibilità di dimostrare che possiamo stare ‘insieme’ per superare ogni crisi con decisione e amore, anche quelle apparentemente insolubili. La forza della solidarietà manifestata nell’alleviare le sofferenze e assistere i bisognosi, ancor più con carattere e responsabilità interreligiosi, manifesta la luce della speranza e sottolinea la risposta che i membri di tutte le tradizioni religiose sono invitati ad offrire in tempi di disperazione e oscurità. Portare insieme la luce nella vita delle persone con la solidarietà interreligiosa conferma anche l'utilità e la grande risorsa che rappresentano le tradizioni religiose per la società”.

“Perfino gli urgenti problemi globali che minacciano di rompere l'armonia tra la natura e le persone e la coesistenza armoniosa dei popoli, quali il cambiamento climatico, il fondamentalismo religioso, il terrorismo, l'ipernazionalismo e la xenofobia, si possono affrontare efficacemente perché questi problemi riguardano noi tutti. In tempi di crisi, poiché le tradizioni religiose - depositarie di secoli di sapienza - hanno il potere di risollevare i nostri spiriti affranti, hanno anche la capacità di aiutare singoli e comunità ad orientare la bussola della propria vita sulla speranza, fissando lo sguardo al di là della loro disperazione attuale. Soprattutto - termina il messaggio - istruiscono e invitano i loro membri a offrire aiuto, con ogni mezzo in loro potere, a coloro che sono preda della disperazione, portando loro la speranza”.

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