03/11/2006, 00.00
SRI LANKA
Invia ad un amico

Vescovo di Jaffna al governo: aiutateci, siamo in una prigione a cielo aperto

di Danielle Vella

Mons. Savundaranayagam invia un telegramma urgente al presidente Rajapakse e chiede la riapertura dell'A9, l'autostrada in grado di far arrivare gli aiuti necessari alla stremata popolazione della penisola. A Jaffna file di gente per cibo e carburante e intanto i prezzi delle merci continuano a salire.

Jaffna (AsiaNews) – Il vescovo di Jaffna chiede con un urgenza al presidente dello Sri Lanka, Mahinda Rajapakse, di riaprire l'autostrada A9 o trovare una via alternativa per portare i rifornimenti alimentari e sanitari necessari alle oltre 600 mila persone che stanno affrontando una grave crisi umanitaria.

La A9 collega la penisola settentrionale di Jaffna con il resto del Paese ed è l'unica strada che può essere percorsa da mezzi pesanti. Da quando il governo l'ha chiusa tre mesi fa a causa dell'escalation di scontri tra ribelli delle Tigri tamil e forze di sicurezza, gli abitanti soffrono per la scarsità di cibo, carburante e materiale sanitario.

La tragica situazione ha spinto mons. Thomas Savundaranayagam ad inviare ieri un telegramma urgente al presidente, al quale domanda "l'apertura della A9 o in alternativa trovare un'altra strada via terra per raggiungere la popolazione di Jaffna". In questo modo – continua il presule – "non ci sembrerà più di esser costretti a vivere in una prigione a cielo aperto". L'invito del presule è, però, rivolto anche  alle Liberation Tigers of Tamil Eelam (LTTE) affinché facilitino la riapertura dell'importante vai di comunicazione.

Il vescovo accusa il governo, l'esercito, le Ong straniere e i commercianti per quello che definisce uno "scenario in rapido deterioramento". "La situazione – si legge nel testo inviato a Rajapakse – è peggiorata in soli tre mesi: la scena più frequente a Jaffna è quella di lunghe file di persone in attesa di comprare cibo".

Mons. Savundaranayagam racconta che la gente si mette in fila per le razioni alimentari e in particolare davanti a negozi che vendono merci considerate "rare" come pane, scatole di fiammiferi, aglio e latte. Anche per il kerosene la richiesta è alta. La scarsità di queste merci inoltre ha fatto salire il loro prezzo. Abitanti locali aggiungono che il problema riguarda anche il pesce: le autorità hanno imposto il bando quasi totale della pesca a Jaffna, decisione che ha fatto lievitare il costo del pesce e colpito circa 100 mila famiglie di pescatori.

Secondo il vescovo, il principale colpevole della crisi umanitaria in atto è il governo, che "rifiuta di trovare una soluzione"; poi l'esercito, che "continua a riferire a Colombo di una sufficiente presenza di cibo e carburante sulla penisola"; ma colpevoli sono anche le Organizzazioni non governative straniere, che "rimangono indifferenti agli urgenti bisogni alimentari della popolazione". Il governo porta rifornimenti d'emergenza a Jaffna via mare, ma Ong locali ed esponenti della società civile denunciano che questi non sono sufficienti a soddisfare i bisogni attuali.

La riapertura della A9 è stata una condizione chiave posta dalle LTTE durante i colloqui di pace di Ginevra lo scorso 28 - 29 ottobre. Il rifiuto del governo ha portato al fallimento dei negoziati. Colombo sostiene che le Tigri attaccano l'autostrada ed estorcono pedaggi ai veicoli di passaggio; inoltre riaprire la A9 permetterebbe ai ribelli di trasportare liberamente armi e combattenti. Per questo il governo pretende in cambio dell'apertura, la "fine delle ostilità" da parte dei tamil.

Purtroppo le violenze che continuano a verificarsi nel nord-est del Paese non lasciano molto spazio alla speranza. Ieri, 2 novembre, i ribelli hanno accusato l'aviazione singalese di aver ucciso 5 civili in un raid su Kilinochi; anche gli osservatori europei confermano l'accusa.  

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Latte in polvere al vescovo per i bambini affamati di Jaffna
13/11/2006
Il governo riaprirà l'autostrada per Jaffna, "temporaneamente"
20/11/2006
Caritas: l’escalation della guerra causa un disastro umanitario
19/03/2007
Violenze a Jaffna, Giustizia e pace chiede aiuti per oltre 25mila sfollati
25/08/2008
Vescovo e cristiani di Jaffna: sciopero della fame per gli sfollati di Vanni
29/01/2009


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”