05/07/2017, 11.35
CINA – MALAYSIA
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Viaggia in aereo la dea cinese del mare

La statua della dea Mazu viaggiava insieme con quelle di Qianliyan e Shunfeng'er, guardiani celesti della dea. Sono andati a Kuala Lumpur per il tour inaugurale di uno scambio culturale per rendere omaggio alla dea del mare e celebrare una festa in suo nome. L’episodio rientra nella rinascita religiosa della Cina di oggi.

Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) – E’ diventata virale nei siti web l’immagine della statua di Mazu, o Matsu, dea marina cinese, che in business class viaggia in aereo dalla città cinese di Xiamen verso la capitale della Malaysia, Kuala Lumpur.

La dea fa parte del pantheon buddista e taoista, è considerata patrona del mare e protettrice di pescatori e marinai ed è largamente venerata, oltre che in Cina, a Singapore, in Vietnam e Taiwan. Mazu viaggiava insieme con le statue di Qianliyan e Shunfeng'er, guardiani celesti della dea. Qianliyan è conosciuto per i suoi poteri di lungimiranza, mentre Shunfeng'er possiede la capacità di ascoltare tutti i suoni portati dal vento, in tal modo può aiutare i marinai e le navi a sentire l’arrivo delle tempeste. Tutte le statue provengono dal Thean Hou Temple che ha anche diffuso le immagini.

Il viaggio delle tra statue per Malaysia e Singapore era il tour inaugurale di uno scambio culturale per rendere omaggio alla dea del mare e celebrare una festa in suo nome. È stato organizzato dal cinese Meizhou Mazu Ancestor Temple.

Le statue, che hanno pagato un regolare biglietto di 2.091 yuan (270,95 euro), dopo il check-in al Xiamen Gaoqi International Airport sono state poste in prima fila sull’aereo, in uno spazio ampliato e fissate per evitare danni dovuti a eventuali turbolenze. Così sistemate e fornite anche di passaporti speciali - che il personale del tempio ha definito una "cortesia speciale" offerta dalla compagnia aerea Xiamen Airlines – la dea e i suoi accompagnatori hanno viaggiato per più di 2.800 km e, scortati da una delegazione di oltre 130 persone, sono stati accolti in un altro tempio, il Thean Hou Chinese Temple.

Al di là della curiosità della notizia, il fatto è una evidente conferma di quanto sostenuto da Richard Madsen, sociologo delle religioni dell’università di San Diego (California), nel suo intervento al Simposio di AsiaNews del 24 maggio. Madsen ha parlato della “impressionante rinascita religiosa della Cina di oggi”, dopo 70 anni di ateismo di Stato. Secondo lo studioso, questo ritorno non è solo un “revival” o la re-invenzione delle forme tradizionali della religione cinese, ma è anche la creazione e l’adattamento di nuove forme.

 

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