05/10/2004, 00.00
CINA - EUROPA
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Wen ad Hanoi spingerà l'Unione Europea a togliere l'embargo sulle armi

Chirac parlerà di diritti umani, ma in modo "discreto". L'economia vince anche sul rapporto col Vietnam.

Pechino (AsiaNews) – All'incontro fra Asia ed Europa in Vietnam, il primo ministro Wen Jiabao chiederà con insistenza ai leader europei di eliminare quello che Pechino definisce "un vecchio" embargo sulla vendita di armi alla Cina.

Wen arriva ad Hanoi domani e per 4 giorni avrà incontri prima con il primo ministro vietnamita

Phan Van Khai e poi con i rappresentanti del summit Asia-Europe Meeting (Asem).

Il summit è un momento informale in cui si incontrano leader di 39 nazioni : dall'Europa, dal Sud est asiatico, più Giappone, Cina, Corea del Sud.

Wen Jiabao avrà dialoghi a due con diversi leader, fra cui il presidente francese Jacques Chirac e  il coreano Roh Moo-hyun. E negli incontri bilaterali sottolineerà l'urgenza di togliere l'embargo.

L'embargo sulla vendita di armi è stato imposto alla Cina dopo il massacro di Tiananmen nel 1989. Shen Guofang,  rappresentante del ministero degli esteri, ha affermato che l'embargo è ormai "fuori moda", vista la crescita della cooperazione fra Comunità Europea e Cina. "L'embargo dovrebbe essere cancellato, bandito – ha detto Shen in una conferenza stampa. Ormai non si accorda con la strategia  di collaborazione strategica fra la Cina e l'Unione Europea".

Diversi membri dell'UE mettono come condizione alla fine dell'embargo un reale miglioramento nel rispetto dei diritti umani. Quando nel maggio scorso Wen è andato in Europa, ha ripetuto che il suo paese è pronto a ratificare il protocollo Onu sui diritti civili e politici. Il protocollo è stato firmato da Jiang Zemin nel 1998, ma attende ancora di essere ratificato dal parlamento cinese.

Chirac, insieme alla Germania, sono fra i più accesi oppositori all'embargo. Mesi fa, quando il presidente Hu Jintao è andato in Francia, Chirac non ha nemmeno accennato ai problemi dei diritti umani in Cina. Doopo la sua presenza in Vietnam, Chirac è atteso a Pechino per esplorare nuove possibilità di rapporti economici con la Cina. Membri dell'entourage di Chirac hanno detto che il presidente francese parlerà anche di diritti umani, ma in modo "politico e molto discreto".

Secondo vari osservatori, il dibattito sull'embargo delle armi e sui diritti umani non cambia di molto l'accresciuto rapporto economico con l'UE. L'anno scorso il commercio bilaterale fra Cina e UE è stato di 160 miliardi di dollari. L'Unione Europea  si avvia ad essere il partner più importante della Cina.

Song Xinning, direttore del Centro di studi europei dell'Università Renmin, ha detto che i disaccordi su diritti umani ed embargo non influenzeranno le relazioni: "Sia che la UE tolga l'embargo, sia che lo mantenga, la decisione non avrà alcun effetto sull'attuale volume dei rapporti".

All'incontro Pechino e Hanoi firmeranno almeno 7 accordi commerciali. I rapporti economici fra i due paesi sono maturati in modo esplosivo: nei primi 7 mesi di quest'anno hanno raggiunto i 3,6 miliardi di dollari di scambio, con un incremento del 42,2% rispetto all'anno scorso.

Nonostante i miglioramenti, Cina e Vietnam continuano ad avere schermaglie sulle isole Spratly, nel Mar della Cina  meridionale, su cui entrambi rivendicano la sovranità.

Nel maggio scorso Pechino ha criticato i tentativi vietnamiti di iniziare stazioni e giri turistici sulle isole; Hanoi ha protestato per un accordo fra Cina e Filippine per esplorazioni petrolifere nella regione.

Esperti cinesi affermano che in questi giorni il problema delle Spratly sarà sollevato, ma l'attenzione sarà tutta sull'economia. Cina e Vietnam per secoli hanno avuto una difficile relazione. Nel 1979 hanno anche combattuto una guerra per il riconoscimento delle frontiere. La guerra è stata vinta dal Vietnam.

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