24/03/2016, 08.53
YEMEN - ONU
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Yemen, dal 10 aprile inizia il cessate il fuoco. Si preparano i colloqui di pace

Ad annunciarlo è l’inviato speciale Onu, che parla di “ultima possibilità” per una guerra che “deve finire”. I colloqui fra le parti coinvolte nel conflitto si terranno in Kuwait dal 18 aprile. Secondo fonti Onu la guerra ha ucciso oltre 6.200 persone, molte delle quali civili. La nazione rischia una “catastrofe umanitaria”. 

Sanaa (AsiaNews/Agenzie) - Il 10 aprile entrerà in vigore un cessate il fuoco in tutto lo Yemen, cui seguirà una settimana più tardi l’inizio dei colloqui di pace. È quanto ha affermato ieri l’inviato speciale Onu per il Paese arabo, alimentando le speranze di una svolta in una guerra che messo in ginocchio una intera nazione. 

Le violenze nello Yemen sono iniziate nel settembre 2014, quanto le milizie Houthi sostenute dall’Iran hanno assaltato la capitale Sanaa e costretto il governo riconosciuto dalla comunità internazionale a migrare verso sud, ad Aden. Nel gennaio scorso gli scontri si sono trasformati in un sanguinoso conflitto interno che vede opposte la leadership sunnita, sostenuta dall’Arabia Saudita (accusata di recente di crimini contro l’umanità in Yemen), e i ribelli sciiti Houthi.

Nel mese di marzo, i sauditi a capo di una coalizione hanno lanciato raid aerei contro i ribelli nel tentativo di liberare la capitale Sanaa e riconsegnare il Paese al presidente (prima in esilio, poi rientrato) Abdu Rabu Mansour Hadi. Per l’Arabia Saudita gli Houthi, alleati alle forze fedeli all’ex presidente Ali Abdullah Saleh, sono sostenute sul piano militare dall’Iran; un’accusa che Teheran respinge.

Nel Paese sono inoltre attivi gruppi estremisti legati ad al Qaeda e milizie jihadiste vicine allo Stato islamico, che hanno contribuito ad aumentare la spirale di violenza e terrore. Fra i tanti, l’assalto al compound delle missionarie della Carità ad Aden, con il massacro di quattro religiose - insieme a 12 civili - e il sequestro di un sacerdote. 

Secondo fonti dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nella guerra sono morte più di 6.200 persone; per le Nazioni Unite vi è il forte rischio di “catastrofe umanitaria”. 

Dalla sede di New York l’inviato speciale Onu per lo Yemen Ismail Ould Cheikh Ahmed ha affermato che “le parti coinvolte nel conflitto hanno acconsentito a un cessate il fuoco nazionale a partire dalla mezzanotte del 10 aprile”, con una settimana di anticipo rispetto ai “prossimi colloqui di pace, che si terranno il 18 aprile in Kuwait”.

In passato vi sono stati altri tentativi, falliti, di fermare la guerra; per il diplomatico Onu “questa è davvero la nostra ultima possibilità”, perché “la guerra in Yemen deve finire”. I precedenti dialoghi di pace, anch’essi sotto l’egida delle Nazioni Unite, fra ribelli e funzionari governativi non hanno sortito effetti positivi e non sono riusciti ad arginare una crisi umanitaria nel più povero degli Stati arabi. Tuttavia, sembra che le divisioni del passato siano state superate e sia possibile intavolare una trattativa diplomatica per fermare le violenze. 

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