Camay Lam, gravemente malata di tumore, ha realizzato per il Capodanno cinese centinaia di biglietti augurali nello stile artistico della calligrafia. Il ricavato della vendita ora aiuterà le attività di un centro giovanile a Vientiane e altre opere nel vicariato apostolico di Pakse. La testimonianza della donna al Sunday Examiner: "Sono nelle mani di Dio. La cosa più importante è fare la mia parte e continuare nell’opera di evangelizzazione".
Israele ha riaperto i confini e si vedono i primi gruppi di pellegrini dopo due anni di chiusure per il Covid-19. Il primate latino ripercorre un tempo in cui “abbiamo fatto i conti con fragilità e solitudini”, ma è forte il desiderio “di ripartire” definendo “obiettivi e prospettive”. L’importanza di un “cammino sinodale” fatto di “partecipazione e missione”.
I vescovi giapponesi condannano l'invasione russa ricordando le parole di Giovanni Paolo II a Hiroshima: "Il ricorso alla guerra non è mai inevitabile o insostituibile". Il cardinale di Mumbai Oswald Gracias: "Nelle chiese dell'India preghiamo perché tutti capiscano l'insensatezza della violenza". Anche nelle comunità cattoliche in Cina diffuso l'appello di papa Francesco per la giornata di digiuno e preghiera del 2 marzo.
Alla vigilia delle elezioni locali nel piccolo Stato dove i cristiani sono un quarto della popolazione la denuncia della Commisione Giustizia sociale e Pace: "Distribuendo soldi e regali non si risolvono problemi come la disoccupazione, la crescita dei prezzi o la mancanza di case. Non lasciamoci manipolare da esperimenti politici, avventurismi elettorali e propaganda ingannevole".
Mons. Thomas Meram, vescovo di Urmia e amministratore patriarcale di Teheran, racconta una comunità che fa i conti con emigrazione, crisi economica e Covid. I numeri confermano le difficoltà: tre matrimoni, quattro battesimi e 30 funerali. Ma anche in Iran la Chiesa usa i social network come mezzo per andare incontro ai fedeli. E a giugno dopo tre anni un gruppo di bambini potrà celebrare le prime comunioni.
Nella sua prima intervista – rilasciata alla rivista del Pime “Mondo e Missione” - mons. Stephen Chow Sau-yan racconta le sfide del suo ministero nella città alle prese con le pressioni sempre più dure di Pechino: “ Siamo qui come profeti, ma con l’umiltà del dialogo. Il nostro compito è proteggere gli studenti. La cultura può essere sovversiva”.
Nella domenica della Parola di Dio la storia delle tribù dei monti della Thailandia che stanno preparando un dizionario biblico, primo passo per la traduzione completa della Scrittura. In Asia ci sono ancora 751 lingue parlate da 124 milioni di persone che non hanno a disposizione alcuna pagina della Sacra Scrittura.
Affidata quest’anno al Consiglio delle Chiese del Medio Oriente la preparazione dei testi per la Settimana di preghiera che si celebra in tutto il mondo dal 18 al 25 gennaio. Mentre la comunità di Taizé convoca i giovani a maggio in Terra Santa per la nuova tappa del suo “pellegrinaggio della fiducia sulla Terra”.