Nel primo Regina Caeli dalla finestra del Palazzo Apostolico papa Prevost ha ricordato la Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina celebrata ieri e i dieci anni dalla pubblicazione dell'enciclica Laudato Sì, richiamando l'appello di papa Francesco "ascoltare il duplice grido della terra e dei poveri”. Questo pomeriggio a San Giovanni in Laterano l'insediamento sulla cattedra del vescovo di Roma.
Leone XIV ha incontrato i partecipanti all'Assemblea Generale annuale, giunti da oltre 120 Paesi. Gratitudine per "la missione di evangelizzazione", come testimoniano i suoi "anni di ministero pastorale in Perù", ha ricordato Prevost. Le Opere promuovono lo "zelo apostolico tra le genti": "Superiamo i confini delle singole parrocchie, diocesi e nazioni, per condividere con ogni luogo e popolo la sublimità della conoscenza del Signore Gesù”.
Al cardinale di Hong Kong Stephen Chow, il papa ha raccontato di "aver visitato la Cina e conosciuto la sua realtà e cultura". Un fatto inedito per un pontefice, legato al lungo mandato di priore generale di un ordine che per volontà di Leone XIII (il ponteficie di cui ha ripreso il nome) ha avuto propri missionari e vescovi nell'Hunan fino all'espulsione decretata da Mao. E che dopo gli anni Ottanta ha ricostruito legami e presenze nella diocesi di Changsha attraverso la provincia delle Filippine.
40mila persone hanno accolto Prevost alla sua prima udienza generale in piazza San Pietro. Giro in papamobile accompagnato da entusiasmo e bandiere di Libano, Ucraina e della pace. Leone XIV ha scelto di continuare il ciclo di catechesi su "Gesù nostra speranza" iniziato da Francesco per il Giubileo. Appello per "dignitosi aiuti umanitari" a Gaza. "Siamo chiamati a seminare la speranza e a costruire la pace".
Ad AsiaNews il card. Sako ripercorre i giorni del Conclave vissuti accanto e il primo incontro “molto importante” dopo l’elezione a pontefice. La “situazione complicata” dei cristiani in Medio Oriente che soffrono per la “mancanza di stabilità” anche se “la sicurezza è migliorata”. Le prime parole del cardinale a papa Prevost: “Contiamo su di lei”.
Come gestirà il nuovo papa il rapporto tra Pechino e il Vaticano? I fedeli della Cina continentale sperano che i vescovi da nominare e approvare secondo l'accordo possano veramente amare i fedeli, conoscere il loro gregge. Che siano abili nella cura pastorale e abbiano il sostegno dei fedeli. Solo in questo modo il vescovo potrà guidare i fedeli ad amare il Paese e la Chiesa.
L'udienza in Vaticano alle delegazioni ecumeniche e ai rappresentanti delle altre fedi giunti a Roma per l'inizio del ministero di Leone XIV. Prima dell'incontro un'udienza privata con il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo. Sottolineata la concomitanza tra l'elezione e i 1700 anni del Concilio di Nicea: "L'unità tra noi non può essere che nella fede". Agli ebrei: "Anche in questi tempi difficili, segnati da conflitti e malintesi, continuiamo con slancio il nostro dialogo prezioso”.
L'arvivescovo di Goa e presidente della Federazione delle Conferenze episcopali dell'Asia commenta ad AsiaNews l'omelia di inizio pontificato di papa Prevost: "Amore per tutti, unità nella diversità, vicinanza ai poveri e alle culture: non può che essere questo il nostro modo di essere Chiesa. Lo aspettiamo nella nostra amata India. E lo inviteremo all'Assemblea della Fabc in programma nel 2026 in Malaysia"
Davanti a 156 delegazioni internazionali, Prevost ha celebrato la Messa d'inizio del suo ministero petrino. Al Regina Caeli ricordato con commozione papa Francesco: “Dal Cielo ci accompagna”. Il pensiero ai "sopravvissuti ridotti alla fame" a Gaza, alle "nuove vite innocenti" strappate dai bombardamenti in Myanmar e alla "martoriata Ucraina". Oggi pomeriggio l'udienza privata con Volodymyr Zelensky.
L'omelia della Messa nella quale papa Prevost questa mattina ha inaugurato solennemente il suo pontificato: "In un mondo ferito dall’odio, dalla violenza, dai pregiudizi, dalla paura del diverso, da un paradigma economico che sfrutta le risorse della Terra ed emargina i più poveri, vogliamo essere un piccolo lievito comunione e fraternità che dice: guardate a Cristo e troverete la pace”.
Ricevendo in udienza la Fondazione Centesimus Annus il pontefice ha tracciato il significato del magistero sociale nel contesto delle tante sfide nel mondo di oggi. "Dottrina non è opposto di dialogo. Non c'è dottrina senza vicinanza alle persone e alle situazioni. Immorale l’indottrinamento che impedisce il giudizio critico. Vi raccomando di dare la parola ai poveri".
Mentre proseguono le parodie delle trattative di pace tra Russia, Ucraina e America, con il fallimento del possibile incontro a Istanbul tra Putin e Zelenskyj, il papa Leone XIV ha rivolto un appello proprio ai cristiani d'Oriente: “Chi più di voi, può cantare parole di speranza nell’abisso della violenza?".
Nel suo primo discorso al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, il pontefice ha delineato i pilastri dell’azione missionaria della Chiesa. Nella Sala Clementina, ha sottolineato il legame tra la libertà religiosa e la pace. "Ridare respiro alla diplomazia multilaterale". Ribadito il "no" alle armi: "Smettere di produrre strumenti di morte". Ricordate le sfide odierne, come migrazioni, ambiente e intelligenza artificiale. Card. Parolin: Vaticano disponibile a facilitare incontro tra ucraini e russi.
Una fonte di AsiaNews racconta dalla Cina continentale l'elezione di un pontefice nato proprio in quel Paese che per la propaganda di Stato è l'antagonista di fronte al quale ostentare sempre la superiorità di Pechino. Ma lo sguardo aperto dei cattolici cinesi verso Leone XIV testimonia, ancora una volta, che credere è libertà. E che un cinese non diventa cattolico se prima non ha accettato, interiorizzato e quindi si è liberato della “tensione internazionale” che questo comporta
Nell'Aula Paolo VI l'incontro con i fedeli orientali insieme ai loro patriarchi e metropoliti, giunti a Roma per il Giubileo. "La Chiesa ha bisogno di voi". Ricordato l'invito di Leone XIII: "Custodire l’Oriente cristiano, soprattutto nella diaspora". Citati Efrem il Siro e Isacco di Ninive. Sui conflitti nelle terre d'Oriente: "Santa Sede a disposizone perché i nemici si incontrino". In udienza privata anche Jannik Sinner e una delegazione di tennisti, lo sport praticato dal pontefice.
Il messaggio augurale del dicastero vaticano per il Dialogo interreligioso in occasione della festa che i fedeli buddhisti hanno celebrato in queste ore. “Nel nostro tempo, segnato da divisioni, conflitti e sofferenze riconosciamo l'urgente necessità di non limitarci alle parole, ma di tradurle in azioni concrete per la pace, la giustizia e la dignità di tutti".
L'incontro in Aula Paolo VI con i rappresentanti dei media che da Roma hanno raccontato la morte di Francesco e il conclave. “La sofferenza dei giornalisti imprigionati interpella la coscienza delle nazioni e della comunità internazionale”. Rilancia l'invito di Bergolio a "disarmare la comunicazione da pregiudizi, rancori, fanatismo e odio". Sul viaggio in Turchia per i 1700 anni del Concilio di Nicea ha risposto: "Lo stiamo preparando".
Cura del creato e superamento delle divisioni erano stati i temi al centro dell’ultimo viaggio apostolico del pontefice argentino nel settembre dello scorso anno. Già dal nome il successore richiama l’attenzione della Chiesa sulle “cose nuove” e le sfide del presente. La sacralità della vita e la missione di costruire ponti nella società.
Prevost ha iniziato il suo pontificato nel segno della pace. Oggi, Domenica del Buon Pastore, davanti a quasi 100mila persone ha ripreso il grido dei suoi predecessori Montini, Wojtyla e Bergoglio. Affacciato su piazza San Pietro ha invocato il cessate il fuoco in Ucraina e Gaza: "Soccorso umanitario alla stremata popolazione civile". Accolta "con soddisfazione" la tregua tra India e Pakistan. Stamane la messa nelle Grotte Vaticane, sulla tomba di Pietro.
Leone XIV in Perù la missione l'ha vissuta per primo, a lungo, come ragione di vita: è un fatto nuovo per un pontefice. Ha già parlato in maniera controcorrente dell'autorità come di uno "sparire perché rimanga Cristo". La scelta del nome denota libertà da condizionamenti e attese, ma anche radicamento in una storia di fede millenaria. Scelto per le sue qualità umane: sbaglia chi si affretta a incasellarlo in logiche geopolitiche.
L'arcivescovo emerito di Mumbai, rappresentante dell'Asia nel Consiglio dei cardinali di papa Francesco, ad AsiaNews sul nuovo papa: "Porta speranze, apertura e spinta missionaria a tutto il mondo. Un pastore plasmato da sant'Agostino quando afferma che la Chiesa deve illuminare 'le notti oscure di questo mondo''".
Gli anni di studio condivisi a Chicago con Robert Francis Prevost, oggi papa Leone XIV. “Silenzioso, pratico, capace di ascoltare”, lo ricorda il sacerdote statunitense del Pime ad AsiaNews. La sua elezione è un segno di speranza per la Chiesa americana: “Ha parlato di pace, è un missionario, può ridare slancio ai cattolici negli Stati Uniti”.
Il pontefice ha presieduto la Messa Pro Ecclesia con i cardinali elettori. Brevi parole a braccio in inglese ai presenti e poi la lettura del testo in italiano, aprendo il suo cuore missionario. L'invito a una testimonianza gioiosa in una realtà segnata da "ateismo di fatto", con la fede sostituita da "tecnologia, denaro, successo". Citando Sant'Ignazio: "Chi ha autorità nella Chiesa sparisca perché rimanga Cristo" .
Come per la morte di papa Francesco gli organismi ecclesiali controllati dal Partito comunista cinese pubblicamente non possono andare oltre i rapporti diplomatici, a differenza della gioia delle loro comunità per il nuovo pastore. Il nodo dei due vescovi già eletti nelle scorse settimane, primo test per Prevost sull’Accordo. Il presidente Lai da Taiwan: insieme per promuovere pace e giustizia.
La famiglia religiosa di cui il nuovo pontefice è stato per 12 anni priore generale ha una lunga storia di presenza missionaria nel continente a partire dalla basilica del Santo Nino di Cebu. I confratelli in India e in Indonesia lo definiscono "un uomo profondamente spirituale, capace di ascoltare". Nello stemma una frase di Agostino e il cuore ardente trafitto da una freccia sopra un libro, simbolo dell'ordine.
Il cardinale Prevost, figlio spirituale di sant'Agostino, è stato eletto papa proprio nel giorno in cui la Chiesa celebrava la festa liturgica dei martiri dell'Algeria, tra cui ci sono anche due monache agostianiane. E nella descrizione della pace "disarmata e disarmante" del Risorto proclamata dal nuovo pontefice nella sua prima benedizione urbi et orbi è risuonato l'eco della preghiera lasciata scritta da Christian de Chergé, il priore di Tibhirine.
Nato a Chicago è il primo pontefice originario del Nord America ma è stato vescovo a Chiclayo e ha anche la cittadinanza peruviana. Per due mandati è stato priore generale degli Agostinaini, ordine religioso presente anche in molti Paesi dell'Asia. Papa Francesco lo aveva poi chiamato a Roma nel 2023 come prefetto del dicastero per i Vescovi. "La mia vocazione come quella di ogni cristiano è essere missionario, annunciare il Vangelo là dove uno si trova".
Ilconclave ha eletto il cardinale statunitense Robert Prevost, 69 anni, già prefetto del dicastero per i Vescovi dopo essere stato missionario in Perù. “Dio ama tutti, aiutateci a costruire ponti di dialogo per essere raggiunti dal Suo amore. Vogliamo essere Chiesa sinodale, che cammina, cerca sempre la pace, la carità, per essere vicini specialmente a coloro che soffrono”.
Tanti i filippini nella folla che aspetta la fumata che annuncerà la fine del conclave: "Grande speranza per Tagle. Ma lasciamo lavorare lo Spirito Santo". "Un papa asiatico rappresenterebbe una grande speranza per il nostro continente". La preghiera delle suore indiane per la pace con il Pakistan, "come faceva qui papa Francesco".
Stamattina sulla tomba di Pietro la Messa pro eligendo Pontifice, primo atto del Conclave che eleggerà il nuovo pontefice. Il cardinale decano nell'omelia: "Sia eletto il Papa di cui la Chiesa e l’umanità hanno bisogno" in questo momento "difficile, complesso e tormentato". Nel pomeriggio la processione dalla Cappella Paolina alla Sistina, con la pronuncia dell'"extra omnes". Il card. Pietro Parolin presiederà l'assemblea elettiva. Intorno alle 19 di oggi la prima fumata.