Mons. Gaid, già segretario del papa, è responsabile del luogo di culto inaugurato all’interno della “Casa della Famiglia Abramitica”. Aperto anche “ad altre comunità cristiane”, vuole essere riferimento per quella locale composta in larga maggioranza da migranti. L’opera “instancabile” del pontefice in tema di dialogo con sunniti, sciiti ed ebrei e la lotta “all’emorragia” dei cristiani in Medio oriente.
L'arcivescovo di Yangon - presidente della Fabc - ha presieduto la Messa conclusiva dell'Assemblea continentale tenuta a Bangkok nel percorso voluto in tutto il mondo da papa Francesco. Nelle riflessioni dei delegati asiatici sulla sinodalità una verifica anche sulle proprie strutture ecclesiali da cambiare per accogliere pienamente nel proprio contesto questo cammino.
Nuovo appello del pontefice per la fine delle violenze in Israele e Palestina. Dolore per la morte dei migranti nel naufragio in Calabria. Commentando il brano di Vangelo delle tentazioni di Gesù ha ricordato che il diavolo "non si sconfigge trattando con lui, ma opponendogli con fede la Parola divina".
Per tre giorni i delegati delle Chiese cattoliche di 29 Paesi sono riuniti per elaborare una sintesi delle riflessioni generate in Asia dal percorso di ascolto voluto da papa Francesco in vista del Sinodo in programma a Roma in ottobre. L'arcivescovo di Tokyo Kikuchi: "La Chiesa è chiamata a generare speranza". La laica di Singapore Christina Kheng: "Scopo del Sinodo non è produrre documenti, ma costruire relazioni come popolo di Dio in Asia".
Santa Sede e Mascate hanno annunciato ieri di aver stabilito piene relazioni diplomatiche, con apertura di nunziatura e ambasciata. L’obiettivo è promuovere una “maggiore comprensione reciproca” e “rafforzare amicizia e cooperazione”. Una Chiesa locale formata da diverse anime che deve mantenere un “legame a livello comunitario”.
L'appello durante un incontro in Vaticano con alcuni giovani sacerdoti e monaci delle Chiese ortodosse orientali. Il racconto di mons. Claudio Gugerotti che ha portato ad Aleppo la vicinanza di Francesco alle vittime del sisma: "Tanti gli anziani soli e privi del necessario. Enormi difficoltà di approvvigionamento nella provincia di Idlib. Superata l'emergenza ricostruire un futuro per tutti".
A un anno dall'inizio della guerra il monito di Francesco all'udienza generale: "Non ci può essere vittoria sulle macerie". Nel primo giorno della Quaresima l'invito ai fedeli: "intensifichiamo durante questo periodo la preghiera, la meditazione della parola di Dio e il servizio ai fratelli”. Oggi il rito delle Ceneri a Santa Sabina.
All’Angelus il pontefice ricorda le vittime e i sopravvissuti del devastante sisma che ha colpito le popolazioni siriana e turche il 6 febbraio scorso. Un pensiero anche all’Ucraina a quasi un anno dall’invasione russa. Le sofferenze causate da povertà, mancanza di libertà e devastazioni ambientali. L’amore “straordinario” e “sproporzionato” di Gesù che va oltre i calcoli.
Il messaggio di Francesco per il cammino che prepara alla Pasqua: “Un tempo di grazia, da vivere nell’ascolto di Gesù, non da soli ma insieme” come i discepoli nell'episodio evangelico della Trasfigurazione. Modello per il Sinodo che deve evitare “le opposte tentazioni dell’immobilismo e della sperimentazione improvvisata”
Incontrando l’Alleanza Biblica Universale Francesco ha ricordato quanti anche oggi - costretti a fuggire dalla loro terra - portano con sé la Parola di Dio e in questo modo la diffondono. Nel mondo 1,5 miliardi di persone non possono ancora leggere la Scrittura nella propria lingua. L’incoraggiamento del pontefice a continuare le traduzioni e la distribuzione nei diversi continenti.
Proseguendo all’udienza generale il ciclo di catechesi sull’evangelizzazione Francesco ha affrontato il tema del primo annuncio. Nuovo appello: “Finiscano presto le crudeli sofferenze della popolazione ucraina”. E dalla Russia il presidente dei Vecchi credenti dice: vorrebbe andare a Mosca a negoziare una soluzione pacifica per l’Europa.
All’Angelus l’appello per il vescovo Alverez condannato a 26 anni di carcere dal regime di Ortega dopo aver rifiutato l'esilio. L’invito a continuare a pregare e ad essere solidali con le vittime del terremoto in Turchia e Siria. "Dio ci ama da innamorato, non riduciamo la fede a gesti esteriori".
All’udienza generale l’invito alla solidarietà per chi soffre a causa della devastante calamità. Nel discorso ai fedeli il pontefice ha ripercorso le tappe del suo viaggio di pace nella Repubblica democratica del Congo e in Sud Sudan, con un nuovo monito sulla "vergogna di chi dice di dare aiuti e vende armi". "Dio ripone la sua speranza non nei grandi e nei potenti, ma nei piccoli e negli umili".
La municipalità della città santa ha ordinato il pagamento per un valore complessivo di 5 milioni di euro. Congelate carte e conti sino al versamento del corrispettivo. Il nodo dei luoghi di culto e delle realtà ecclesiastiche che dovrebbero essere esentate. Il direttore spiega: “Questione annosa” che si ripresenta “ogni volta che cambia il governo o l’amministrazione locale”.
A rivelarlo è stato Francesco stesso durante la conferenza stampa nel viaggio di ritorno dal Sud Sudan, precisando che “non è ancora definito, ma possibile”. La visita ai 1400 cattolici del Paese avverrebbe significativamente a pochi giorni dall’inizio del Sinodo. Sulle altre visite: “l’India sarà il prossimo anno”.
L'appello nella Messa conclusiva nel Paese africano con il maggior numero di sfollati e rifugiati a causa di una guerra civile: "Deponete le armi dell'odio e della vendetta". "La speranza ha il volto delle donne, come santa Giuseppina Bakhita". La promessa di continuare ad accompagnare il processo di pace in Sud Sudan insieme al primate anglicano Welby e al moderatore della Chiesa di Scozia Greenshields.
Il pontefice è giunto in Sud Sudan, seconda tappa del suo viaggio apostolico in Africa. Insieme al primate anglicano e al moderatore della Chiesa di Scozia compirà in questi giorni un pellegrinaggio di pace per dare voce al grido di un altro popolo dilaniato dalla guerra civile. Il monito alle autorità: "Questa gente ha bisogno di padri, non di padroni". Il ricordo dei missionari uccisi che "trovano la morte mentre seminano la vita".
Dopo l’incontro con le vittime della violenza che hanno saputo perdonare, oggi Francesco a Kinshasa ha chiesto ai giovani di costruire “con le proprie mani” un futuro migliore. Il grazie ai catechisti: “Fate crescere le comunità con la preghiera e il servizio”.
L’appello di Francesco nella messa celebrata all’aeroporto di Kinshasa davanti a oltre un milione di fedeli in un Paese profondamente ferito dai conflitti. “In un mondo scoraggiato per la violenza e la guerra ripetiamo con Gesù: pace a voi”
Davanti alle autorità di Kinshasa - prima tappa del viaggio che lo porterà anche in Sud Sudan - il pontefice ha lanciato un duro monito contro il "colonialismo economico". Dal Paese dei "diamanti insanguinati" che hanno provocato un "genocidio dimenticato", ha invocato "una diplomazia dell'uomo per l'uomo, dove al centro non vi siano il controllo delle risorse ma le opportunità di crescita della gente”. “La violenza e l’odio sono sentimenti antiumani e anticristiani: non abbiamo più posto nel cuore e sulle labbra di nessuno".
Ad AsiaNews p. Aldo Berardi, nominato il 28 gennaio vicario del Nord, confessa la “sorpresa” per la scelta, unita alla “consapevolezza” di operare in un territorio che conosce. Gli anni di missione in Bahrein e le visite nella regione. Il rispetto di riti, culture e tradizioni cristiane. Il recente viaggio apostolico di papa Francesco è stata un'occasione “storica” per riunire i fedeli di tutto il vicariato.
La testimonianza delle Figlie di Maria Immacolata, una congregazione missionaria fondata in Asia che dal 2012 svolge il suo ministero tra le vittime della guerra nel Paese africano che si appresta ad accogliere il pontefice. Le iniziative di pace promosse tra la gente dalle religiose. Sr. Vijili Dali: "La gente attende dal papa la riconciliazione. Una sfida molto difficile, ma noi crediamo che Dio salverà il suo popolo".
L’appello di papa Francesco all’Angelus dopo i morti nel raid a Jenin e quelli nell’attentato fuori da una sinagoga a Gerusalemme. Invocata una “soluzione pacifica e attenta al bene delle persone” al blocco del corridoio di Lachin nel Caucaso meridionale. La richiesta di pregare per l’imminente viaggio nella Repubblica democratica del Congo e in Sud Sudan altri Paesi segnati da gravi conflitti.
Nella Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani il primate latino ricorda i conflitti che logorano e l’attesa della speranza. Una missione cui tutte le Chiese sono chiamate, lasciando da parte “competizione e divisione”. Scuole, ospedali, case sono “il nostro modo di lavorare per la giustizia”. A San Paolo fuori le mura il monito di papa Francesco contro il “fraintendimento indifferente” e la “violenza sacrilega”.
Diffuso il testo di Francesco per l'appuntamento che si celebrerà quest'anno il 22 ottobre, intitolato "Cuori ardenti, piedi in cammino". Dal pontefice un pensiero particolare ai missionari che attraversano un momento difficile: "Il Risorto è con voi e vede la vostra generosità". L'invito a coltivare in missione l'ascolto della Parola di Dio e l'Eucaristia "azione missionaria per eccellenza", "altrimenti trasmettiamo solo le nostre idee e i nostri progetti".
Prima dell'udienza generale l'incontro con il Consiglio panucraino delle organizzazioni religiose nel giorno che chiude l'Ottavario di preghiera per l'unità dei cristiani. Nella catechesi la riflessione su Gesù come maestro dell'annuncio. Alla pochi giorni dalla Giornata della memoria il monito: "L'Olocausto non può essere né dimenticato né negato".
Il messaggio di Francesco per la Giornata delle comunicazioni sociali 2023 sul tema della "verità nella carità". Non solo galateo: le contrapposizioni oggi "finiscono per creare disinformazione". No alla retorica bellicista che trasforma "le parole in azioni di efferata violenza". Uno stile anche per la comunicazione nella Chiesa "che accenda il fuoco della fede piuttosto che preservare le ceneri di un'identità autoreferenziale".
Nell’omelia della messa solenne per la Domenica della Parola di Dio Francesco bolla come una “maledizione” una Chiesa dal cuore “stretto”, Gesù “pellegrino” allarga i confini. Gli auguri per il Capodanno lunare e la “vicinanza spirituale” a quanti sono nella prova; la preghiera per l’Ucraina e il popolo che “soffre tanto”. All’Angelus definisce la “chiamata” come il momento “decisivo” per ogni cristiano; il “coraggio di lasciare” il quieto vivere per seguire e aprirsi “all’imprevedibile”.
Ricevuti in udienza in Vaticano i formatori e gli alunni del seminario internazionale per il clero dei territori di missione. “Si è missionari credibili non per un abito che si indossa, ma per uno stile di semplicità e di sincerità”. Il presidente delle Pontificie Opere Missionarie mons. Dal Toso nominato nunzio apostolico in Giordania.
Delegazione in udienza in Vaticano insieme al vicariato apostolico di Phnom Penh e al dicastero per il Dialogo interreligioso. L'invito a una "conversione ecologica" che salvaguardi insieme l'ambiente e i fratelli. Dal pontefice l'elogio della pratica della "metta" (il rispetto per ogni essere vivente predicato dal Buddha), accostato all'invito della Genesi a coltivare e custodire la terra.