Dall'udienza nell'Aula Paolo VI Bergoglio ha ricordato i giorni - dal 18 al 25 gennaio - dedicati alla preghiera per l'ecumenismo. Ancora un appello per la pace in Ucraina, Palestina, Israele e Myanmar. Sollievo per la parrocchia della Sacra Famiglia di Gaza: "Ieri ho chiamato, erano contenti. Lì dentro ci sono 600 persone". La comunità di Los Angeles affidata all'intercessione di Nostra Signora di Guadalupe. La catechesi sull'Annunciazione: "Maria non cerca fuori ma dentro".
All'Angelus Bergoglio acclama la tregua, dopo quindici mesi di forti e incessanti appelli per la pace. "Quanto è stato concordato venga rispettato subito dalle parti". Oggi Hamas libera tre giovani israeliane, si attende la lista dei circa 90 prigionieri palestinesi. Nella Striscia giugano aiuti umanitari "velocemente e in grande quantità".
Incontrando i pellegrini nell'Aula Paolo VI ha ricordato i milioni di bambini esposti ad attività pericolose nonostante la giovane età o rapiti per i trapianti d'organi. Vicinanza alle popolazioni dello Stato Kachin in Myanmar dove le frane hanno seminato morte e distruzione. "Preghiamo per la conversione del cuore dei fabbricanti di armi".
Dalla finestra del palazzo Apostolico Bergoglio ha invitato a pensare alla data del primo sacramento: "Se non lo ricordiamo, chiediamo ai genitori, ai padrini". Battezzati stamattina nella Cappella Sistina 21 bambini: "Oggi comandano loro". La preghiera per Los Angeles e per la pace "in Ucraina, in Medio Oriente e nel mondo intero".
In Vaticano, l'incontro tra Bergoglio e il Corpo Diplomatico presso la Santa Sede per il tradizionale scambio di auguri. Per il 2025 auspicata la pace in Ucraina. Su Palestina e Israele: "Possano vivere fianco a fianco". In Siria e Libano la comunità cristiana sia d'aiuto per una "stabilità istituzionale".
All'appuntamento odierno in Aula Paolo VI, Bergoglio ha iniziato il 2025 con la prima di due catechesi dedicate ai più piccoli. Condannata la piaga del lavoro minorile, lo sfruttamento e gli abusi: "Ogni bambino e ogni bambina possano crescere ricevendo e donando amore". Dopo l'Epifania l'invito a "riflettere luce con la propria vita".
Oggi, Solennità dell'Epifania, Bergoglio dalla basilica di San Pietro ha parlato della stella. I Magi seguono "un altro tipo di luce": quella dell'amore, non del potere. Il viaggio verso Betlemme sia esempio per essere "luce per gli altri". All'Angelus l'augurio natalizio alle Chiese d'Oriente.
All'Angelus un nuovo appello di Francesco alla comunità internazionale per il rispetto del diritto umanitario nei conflitti che insanguinano il mondo: "Basta colpire i civili, basta colpire le scuole, gli ospedali, basta colpire i luoghi di lavoro. Non dimentichiamo che la guerra è sempre una sconfitta".
Nel primo giorno dell'anno l'invito di papa Francesco alla tutela della vita "dal concepimento alla morte naturale, perché ogni persona possa guardare con speranza al futuro". Nel nome di Maria lo sguardo alle mamme che "hanno il cuore pieno di dolore a causa della guerra".
Gesuita indiano originario di Goa è il superiore della comunità della Specola vaticana. Il suo racconto ad AsiaNews : "Studio l’origine delle galassie, miliardi di anni fa: cerchiamo di comprendere sempre più a fondo la complessità e la bellezza dell’universo. La vita fuori dal sistema solare? Presto avremo risposte".
Oggi, Festa della Santa Famiglia, Francesco ha indicato il nucleo di Nazareth come "modello". Dopo il ritovamento di Gesù al Tempio Maria "non accusa, non giudica, ma cerca di capire". Vicinanza alle famiglie delle almeno 177 vittime dell'incidente aereo di Muan in Corea del Sud. Aperta stamane a Roma la terza Porta Santa del Giubileo presso la basilica di San Giovanni in Laterano.
Oggi, Festa di Santo Stefano, Bergoglio si è recato alla Casa Circondariale nella periferia nord-est di Roma: "Cattedrale del dolore". Presieduta la Santa Messa presso la chiesa del Padre Nostro. Nell'omelia: "La speranza non delude mai!". All'Angelus in San Pietro l'invito a estinguere i debiti dei Paesi "oppressi".
Nel messaggio Urbi et Orbi lo sguardo sull’umanità ferità dalle guerre in ogni continente e a Cristo, come la vera Porta da varcare nell'anno giubilare appena iniziato. “Il Natale porti conforto a chi in Myanmar è costretto a fuggire dalle proprie case”. Il grazie “ai missionari sparsi nel mondo, che portano luce e conforto a tante persone in difficoltà”.
Attraversando la Porta santa della basilica di San Pietro sulla sedia a rotelle il pontefice nella notte di Natale ha dato inizio all'Anno Santo 2025. "La speranza cristiana non è un lieto fine da attendere passivamente: è la promessa del Signore da accogliere qui e ora. Si apra un tempo nuovo per la Terra deturpata dalla logica del profitto, per i Paesi più poveri gravati da debiti ingiusti, per i prigionieri di vecchie e nuove schiavitù"
Dai maxischemi in piazza San Pietro la benedizione dei "bambinelli" e parole di dolore per Gaza: "Tanta crudeltà, bambini mitragliati". Stamane il patriarca Pizzaballa ha raggiunto la parrocchia della Sacra Famiglia dopo il divieto di ieri. Il commento al Vangelo sul dono della vita: "Nessun bambino è un errore".
Durante gli auguri alla Curia romana una nuova fortissima denuncia su quanto continua ad avvenire nella Striscia, dove in queste ore anche al patriarca Pizzaballa è stato impedito di entrare per la visita natalizia. Ai collaboratori in occasione del Natale l'invito a coltivare l'umiltà per "parlare bene e non male degli altri", come Dio che "non benedice dall'alto, ma si fa carne".
All'udienza del mercoledì il pontefice ha iniziato la riflessione sul tema dell’infanzia di Cristo. Spiegati i significati legati alla genealogia con anche nomi di donne posta all’inizio del Vangelo di Matteo: "Nessuno si dà la vita da sé stesso, ma la riceve in dono da altri". Per Natale l'invito ad avere il presepe in casa: "Elemento importante di spiritualità e cultura". La preghiera per la pace in Medio Oriente, Ucraina e Myanmar.
Il viaggio apostolico di Francesco nell'isola francese affaciata sul Mar Mediterraneo. Da questo luogo simbolico ha concluso il congresso sulla pietà popolare. In Europa la "domanda su Dio sembra affievolirsi", ma bisogna riconoscere l'apertura tra "cultura cristiana e cultura laica". Nella Cattedrale di Santa Maria Assunta l'incontro con i religiosi: "Non dimenticatevi di piangere davanti al Signore".
Questa mattina il pontefice ha ricevuto per mezz’ora, prima volta in tre anni, il presidente Anp. Una nota vaticana sottolinea l’attenzione per la “gravissima situazione umanitaria a Gaza”. Per il vicario della Custodia vi sono le prospettive per un cessate il fuoco e una festa “di pace, ben diversa dallo scorso anno”, anche se resta “grande preoccupazione” per il Libano e la Siria.
Nel messaggio per il 1 gennaio 2025 diffuso oggi Francesco rilancia l'appello che fu già di Giovanni Paolo II nel Duemila, invitando ad associarlo all'elaborazione di "una nuova Carta finanziaria globale, fondata sulla solidarietà e sull'armonia tra i popoli". Nel testo chieste anche altrte azioni su grandi debiti sociali: l'eliminazione della pena di morte e la destinazione a lotta alla fame e sviluppo di almeno una parte delle spese per le armi.
Dall'Aula Paolo VI l'appello per il Paese dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad: "Popolo siriano possa vivere in pace e sicurezza nella sua amata terra", le religioni "possano camminare insieme nel rispetto reciproco". Questa mattina anche l'incontro con la Onlus ResQ - People Saving People: "Migrante va accolto e integrato". Concluso il ciclo di catechesi sullo Spirito Santo: "Se la Chiesa è una barca, lo Spirito è la vela che la spinge".
Alla Santa Messa di questa mattina in San Pietro Bergoglio sui 21 nuovi cardinali creati ieri ha detto: "Vengono da tante parti del mondo, portatori di un’unica Sapienza dai molti volti". L'omelia dedicata alla bellezza di Maria - figlia, sposa e madre - e al suo sì: "Fiore cresciuto inosservato pronto a sbocciare". All'Angelus ancora un appello per la pace, anche in Siria: "Arrivare al Natale con cessate il fuoco su tutti i fronti".
Nella basilica vaticana il concistoro durante il quale il pontefice ha imposto la berretta a 21 nuovi porporati. Diventano 37 i cardinali asiatici, tra cui 25 elettori. All'arcivescovo di Tokyo Kikuchi, presidente di Caritas Internationalis, il titolo di una chiesa romana di periferia. Per il neo-cardinale Koovakad una delegazione ufficiale inviata da Modi. il ministro Kurian: Francesco in India solo dopo il 2025.
Da piazza San Pietro Bergoglio ha espresso ancora parole di dolore per i conflitti: "Tanti bambini morti, tanti innocenti morti". Il pensiero a Ucraina, Palestina, Israele e Myanmar. La catechesi sullo Spirito Santo e la Chiesa - per la prima volta tradotta in cinese - dedicata alla predicazione: "Oltre gli 8 minuti non si capisce. Predicare Gesù, non sé stessi".
All'Angelus di oggi, prima domenica di Avvento, Bergoglio condanna la guerra. Sul Libano la richiesta di osservare il cessate il fuoco e l'appello per eleggere il presidente. Ricordata la Siria, dove Aleppo è sotto il controllo dei gruppi jihadisti. E l'Ucraina che si avvicina a un inverno tragico. Il commento al Vangelo sulla speranza: "Dio opera anche in vicende drammatiche".
Originario della stessa metropoli indiana, 57 anni, mons. John Rodrigues dall'anno scorso guidava la diocesi di Pune dopo essere stato per dieci anni vescovo ausiliare del card. Oswald Gracias, che il prossimo 20 dicembre compirà ottant'anni. Dal 25 gennaio lo affiancherà con diritto di successione. Viene da una famiglia in cui la madre vedova ha accompagnato tutti e tre i propri figli maschi al sacerdozio.
Dalla prossima settimana ogni mercoledì in piazza San Pietro una sintesi della catechesi anche nella lingua più parlata al mondo. L'annuncio - dato oggi personalmente dal pontefice - si inserisce nel nuovo clima dei rapporti tra il Vaticano e la Cina. Ai fedeli Francesco, evocando il rigido inverno dell'Ucraina, ha ripetuto l'appello: "Operatori di pace, non di guerre". Nella catechesi sui "frutti dello Spirito": "Vangelo va annunciato senza musi lunghi".
Guidata dal sostituto della Segreteria di Stato mons. Peña Parra si è unita ai milioni di pellegrini che fino al 5 gennaio renderanno omaggio alle reliquie di san Francesco Saverio. Presente anche l'organizzatore dei viaggi papali, il neo-cardinale Koovakad. "Il papa ha l'India e l'Asia nel cuore". L'omaggio del governatore Pillai al servizio delle scuole cristiane.
Nella solennità di Cristo Re dell'Universo, il tradizionale passaggio di simboli della Gmg - la croce e l’icona mariana. La delegazione portoghese ha incontrato in San Pietro quella coreana, 100 giovani accompagnati da mons. Peter Chung Soon-taek. Nell'omelia la riflessione su accuse, consensi e verità. Sul Myanmar: "Tacciano le armi, si apra un dialogo sincero, inclusivo".
L'invito di Francesco in una nuova Lettera dedicata allo studio di questa materia nella formazione dei sacerdoti e degli operatori pastorali. Monito contro le "rimozioni interessate e i negazionismi" che in questo nostro tempo "giustificano guerre e persecuzioni". L'invito agli storici: "Riportate alla luce quanto più possibile il volto popolare degli ultimi e di quanti non hanno potuto far sentire la loro voce".