La tempesta ha toccato terra quattro volte, lasciando diverse aree del Nord in stato di calamità. Le persone colpite sono 413.833 in 1.788 villaggi. La Caritas è ancora impegnata per i terremotati di Mindanao: “Questa volta temiamo di non poter offrire un aiuto economico adeguato”.
La proposta in un messaggio a firma di Francesco e di Al-Tayyeb consegnato ieri al Segretario generale delle Nazioni Unite che ha manifestato apprezzamento e disponibilità per l’iniziativa.
“Noi non possiamo edificare la nostra vita sulle cose passeggere, sulle apparenze, sul fare finta che tutto va bene. Andiamo alla roccia, dove c’è la nostra salvezza. E lì saremo felici tutti. Tutti”.
Messaggio di Francesco alla Conferenza dell'Onu sul clima di Madrid. A 4 anni dalla firma dell’accordo di Parigi la consapevolezza del cambiamento climatico “è ancora piuttosto debole, incapace di rispondere adeguatamente a quel forte senso di urgenza di un’azione rapida auspicata dai dati scientifici a nostra disposizione”. E gli attuali studi “dimostrano quanto le parole siano lontane dalle azioni concrete”.
“La fede è abbandono fiducioso nelle mani di un Dio affidabile che si fa conoscere non attraverso pratiche occulte ma per rivelazione e con amore gratuito”. Il ricordo di padre Popieluszko, ucciso dalla polizia comunista. Nell’incontro con il Consiglio direttivo di Solidarnosc i rapporti tra Chiesa e Stato.
“Lo Spirito sceglie il piccolo, sempre”, “non può entrare nel grande, nel superbo, nell’autosufficiente”. I teologi “sanno tutto, ma sono incapaci di fare teologia perché la teologia si fa in ginocchio, facendoci piccoli”.
Messaggio di Francesco per la Giornata mondiale delle persone con disabilità, che quest’anno ha per tema “Il futuro è accessibile”. “Penso a persone di ogni età, soprattutto anziani, che, anche a motivo della disabilità, sono sentite a volte come un peso, come ‘presenze ingombranti’, e rischiano di essere scartate, di vedersi negate concrete prospettive lavorative per partecipare alla costruzione del proprio avvenire”.
Ricevendo un gruppo di giovani imprenditori francesi, Francesco ha indicato una “conversione” in alcuni “cambiamenti concreti di abitudini e di stile” con i quali “è possibile agire per cambiare concretamente le cose e, a poco a poco, educare il mondo del lavoro a uno stile nuovo”.
Un festival culturale, una messa ed una nuova stazione radio per celebrare l’importante anniversario. Alla solenne celebrazione eucaristica, presente anche il card. Ignatius Suharyo Hardjoatmodjo, arcivescovo di Jakarta e presidente della Conferenza episcopale. Il vescovo locale esalta “il grande entusiasmo mostrato dai tribali Asmat”.
Documento di Francesco sul presepe, pratica da rivitalizzare là dove fosse caduta in disuso. Esso “aiuta ad immaginare le scene, stimola gli affetti, invita a sentirsi coinvolti nella storia della salvezza, contemporanei dell’evento che è vivo e attuale nei più diversi contesti storici e culturali”. Con il presepe, san Francesco “realizzò una grande opera di evangelizzazione. Il suo insegnamento è penetrato nel cuore dei cristiani e permane fino ai nostri giorni come una genuina forma per riproporre la bellezza della nostra fede con semplicità”.
“Preoccupazione la situazione in Iraq. Ho appreso con dolore che le manifestazioni di protesta dei giorni scorsi hanno ricevuto una dura reazione, che ha causato decine di vittime”. Oggi “prima domenica del tempo di Avvento, inizia un nuovo Anno liturgico. In queste quattro settimane di Avvento, la liturgia ci conduce a celebrare il Natale di Gesù, mentre ci ricorda che Egli viene ogni giorno nella nostra vita, e ritornerà gloriosamente alla fine dei tempi. Tale certezza ci induce a guardare con fiducia al futuro”.
Francesco ha celebrato messa per la Comunità cattolica congolese di Roma, in occasione del 25mo anniversario della fondazione della Cappellania cattolica congolese di Roma. Un Paese “dove divampano i conflitti, alimentati anche da fuori, nel silenzio complice di tanti. Conflitti alimentati da coloro che si arricchiscono vendendo le armi”.
“La gioia del Vangelo – ha detto Francesco - scaturisce dall’incontro con Gesù. È quando incontriamo il Signore che veniamo inondati da quell’amore di cui Lui solo è capace”. “Perché a quel punto l’esigenza di annunciarlo nasce spontanea e diventa irrefrenabile. Così è iniziata l’evangelizzazione, il mattino di Pasqua, con una donna, Maria Maddalena che, dopo aver incontrato Gesù risorto, il Vivente, ha evangelizzato gli Apostoli”.
La principale causa è la crescente domanda di legname. Lo sviluppo insostenibile ha portato ad una spirale di degrado per l'ecosistema e la popolazione. Il Paese è coperto per circa 8,7 milioni di ettari da foreste sempreverdi, semi-sempreverdi, di dipterocarpi decidui e secchi, alluvionali. L’Onu offre alcune raccomandazioni per invertire la rotta.
La ragazza una studentessa 24enne, originaria della diocesi di Bogor. I 20 membri nominati dalla Santa Sede provengono da tutto il mondo e appartengono a movimenti, associazioni e comunità. I giovani hanno preso parte a diverse fasi del Sinodo 2018. “Fondamentale un dialogo basato sulla tolleranza”.