28/06/2025, 10.30
MALAYSIA - ISLAM
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Malaysia: promozione di un militare di etnia cinese alimenta tensioni etniche

A innescare la controversia la nomina di Johnny Lim Eng Seng a ufficiale a tre stelle, primo nella storia delle forze armate del Paese. Sui social l’attacco di un esponente del Partito islamico panmalese, che ipotizza - con timore - uno “scenario palestinese”. Sullo sfondo la scarsa adesione delle minoranze all’esercito, costituito in larga maggioranza da persone di etnia Malay. 

Kuala Lumpur (AsiaNews) - Un post su Facebook ha riacceso le tensioni interetniche e confessionali in Malaysia dopo la storica promozione di un ufficiale di etnia cinese nell’esercito, tradizionalmente dominato da persone di etnia malese (Malay) e di religione islamica. Zaharudin Muhammad, figura di spicco a livello locale nel Pas (Partito islamico panmalese) e genero del presidente del partito, Abdul Hadi Awang, ha condiviso un post provocatorio che ipotizzava l’elezione di un premier di origine cinese. Il post era corredato da una foto del tenente generale Johnny Lim Eng Seng, primo cittadino malaysiano di etnia cinese a ottenere il grado di ufficiale a tre stelle nelle forze armate del Paese.

La pubblicazione è stata poi rimossa, ma Zaharudin ha ribadito il concetto sostenendo che il suo fosse un ragionamento ipotetico - e provocatorio - legato al programma “Malaysia My Second Home”, che facilita l’ingresso di cittadini stranieri. A suo dire, uno scenario simile a quello della Palestina - un tema molto dibattuto anche nei Paesi a maggioranza musulmana del Sud-est asiatico - potrebbe portare, entro il 2058, a un premier nato da questi “nuovi arrivati”. La foto di Lim, ha aggiunto, era “solo illustrativa” e senza legame con il contenuto.

Le sue parole in realtà hanno sollevato un’ondata di critiche: Syahredzan Johan, deputato del Democratic Action Party (DAP), ha accusato Zaharudin di voler “alimentare polemiche razziali” e lo ha esortato a chiedere scusa all’esercito e al generale Lim. Anche il Pas ha preso le distanze, definendo il post “razzista” e contrario ai principi di unità e diversità su cui afferma di fondarsi. “Il razzismo, in qualunque forma, non trova spazio nel nostro partito”, ha dichiarato il segretario generale Takiyuddin Hassan.

Johnny Lim Eng Seng è originario dello Stato di Melaka ed è entrato nell’esercito nel 1984, durante la fase finale dell’insurrezione comunista. Laureato alla Royal Military Academy di Sandhurst (nel Regno Unito), ha servito nel Royal Ranger Regiment e oggi dirige il Malaysian Armed Forces Defence College. “Dire che sono orgoglioso di questo risultato è riduttivo. Tutti i sacrifici fatti sono valsi la pena”, ha commentato.

La sua promozione arriva in un momento delicato per le forze armate, che faticano da tempo ad attrarre membri provenienti dalle minoranze etniche. Secondo dati ufficiali del 2022, solo lo 0,13% degli oltre 113mila effettivi dell’esercito è di etnia cinese; l’86% proviene dalla maggioranza malese e musulmana. Gli indiani rappresentano l’1,4%, mentre il 12% arriva dagli Stati di Sabah e Sarawak, nel Borneo malese. Prima di Lim, il grado più alto mai raggiunto da un appartenente alle minoranze era quello di maggior generale, mentre molti hanno lasciato l’esercito nei gradi inferiori.

“Speriamo che il suo esempio incoraggi altri cittadini, di tutte le etnie, a intraprendere questa strada. Le forze armate sono la miglior rappresentazione del principio di ‘unità nella diversità’” hanno dichiarato gli alti vertici militari durante la cerimonia di promozione a inizio settimana.

Il contesto malese resta segnato da tensioni interetniche mai del tutto sopite. Gli scontri del 1969 tra comunità malesi e cinesi, per esempio, sono ancora vivi nella memoria collettiva. Negli ultimi anni, le “guerre culturali” si sono riaccese, soprattutto sui social in seguito alle elezioni generali del 2022. In quell’occasione il PAS ottenne 49 seggi, diventando il partito con il maggior numero di eletti nel parlamento malese su un totale di 222 seggi.

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