Il nunzio apostolico ad Amman ad AsiaNews: "Armi della Santa Sede sono il dialogo e lo scambio reciproco". Il governo giordano è impegnato a percorrere "strade di riconciliazione": dal Paese "flussi costanti" di aiuti verso Gaza. I rifugiati siriani stanno vivendo un "cauto desiderio di ritorno": in 50mila sono tornati in patria. La nuova chiesa latina sul Giordano "manifesta la vitalità della comunità cristiana".
Alla chiesa del Battesimo di Gesù ad al-Maghtas questa mattina l'ordinazione episcopale del nuovo vicario per la Giordania del Patriarcato Latino di Gerusalemme. Il suo racconto ad AsiaNews: "Esserci per tutti è la nostra vocazione. La proposta di Trump di mandare qui i palestinesi? Non la consideriamo nemmeno: aiutiamo a ricostruire Gaza. Per la Terra Santa continuo a sognare due popoli con gli stessi diritti, oggi non è così".
Il 10 gennaio la cerimonia solenne presieduta dal card. Pietro Parolin come legato pontificio. Sorge su un terreno donato da re Abdallah II nell'area del Wadi al Kharar dove l'archeologo francescano Michele Piccirillo ha riportato alla luce i resti delle chiese dove le prime comunità cristiane ricordavano questo episodio evangelico di cui nel 2030 proprio qui verrà celebrato il bimillenario.
A due giorni dall'attacco al valico di Allenby la Giordania alle urne con una popolazione profondamente segnata dal conflitto israelo-palestinese. Mentre il governo mantiene i suoi delicati equilibri diplomatici, Caritas Jordan continua il suo lavoro a supporto della comunità locale e rifugiata, con un'attenzione particolare agli ultimi arrivati: le persone provenienti dal Sudan. Lana Snobar: "Occuparsi di salute mentale migliora le nostre comunità".
Le notizie di oggi: accordo da 2,3 miliardi fra Emirati e Giordania per una linea ferroviaria. Pechino “avverte” gli studenti con accesso a dati sensibili sui rischi connessi alla sicurezza nazionale. Oltre 100mila persone alla fiaccolata promossa a Calcutta a un mese dallo stupro e uccisione di una dottoressa. Un migliaio di civili “intrappolati” in un monastero buddhista dau combattimenti nella regione di Sagaing in Myanmar.
Ad AsiaNews lo studioso giordano sottolinea il grado di “autonomia” con cui si muove Nasrallah, che ha trasformato il Libano in “prima linea” per tutelare gli interessi di Teheran. Le milizie sostenute dalla Repubblica islamica nei diversi Paesi del Medio Oriente utili per perseguire la strategia del caos. Pezeshkian volto “dialogante” con l’Occidente per allentare le sanzioni.