A gennaio il Paese del Sol Levante proverà a trovare minerali nel fondo dell’Oceano nelle acque della Zee. Il Giappone - con Stati Uniti, India e Australia - vuole contendere alla Cina il primato nel settore. Il test per recuperare i sedimenti a 5.500 metri di profondità è il primo al mondo. L’obiettivo è di “testare il funzionamento delle attrezzature”.
Un’inchiesta di Finance Uncovered ha rivelato che quasi 40 milioni di dollari provenienti da fondi per lo sviluppo di Regno Unito, Norvegia e Danimarca sono stati investiti in un compagnia che in Myanmar opera infrastrutture e tecnologie legate alla sorveglianza digitale. Le accuse coinvolgono software sviluppati in Cina e usati per intercettare comunicazioni, bloccare VPN e monitorare gli utenti. Sistemi che dopo il colpo di Stato del 2021 hanno permesso alla giunta militare di ampliare il controllo sulla rete.
Alla vigilia dei suoi 90 anni, il Dalai Lama ha annunciato che sarà il Gaden Phodrang Trust a riconoscere la sua prossima reincarnazione, mantenendo le tradizioni religiose ed escludendo ogni ruolo per Pechino. La Cina ha però subito risposto rivendicando il controllo sul processo: si profila un futuro con due Dalai Lama e una forte crisi di legittimità che potrebbe trasformarsi in un più ampio scontro geopolitico.
Altri cinque sanatori riferiscono di aver somministrato in via sperimentale il “Koha” ai tempi del Secondo conflitto mondiale. Un medicinale sviluppato dai militari, che ne hanno imposto l’uso forzato in diversi centri nonostante gli effetti collaterali e i decessi a esso collegati. L’esercito ne imponeva l’assunzione “incutendo terrore”.
La rimozione dell’ufficiale dal Comitato militare centrale segna una nuova fase nella campagna anti-corruzione lanciata da Xi Jinping all’interno dell’esercito cinese. Considerato un alleato fidato del presidente, Miao era responsabile della lealtà politica delle forze armate. La vicenda si aggiunge a una lunga serie di defenestrazioni che hanno colpito anche ministri della Difesa e ufficiali legati all’arsenale nucleare del Paese.
Il 3 settembre la Cina metterà in scena una dimostrazione di forza in occasione dell'anniversario della vittoria sul Giappone. Un evento dal forte valore simbolico, ma anche politico, che guarda alla rivalità strategica con Washington e gli altri Paesi dell'Asia Pacifico. Dalla città giapponese di Okinawa, che nei giorni scorsi ha commemorato la battaglia in cui persero la vita circa 200mila persone, è invece arrivato un messaggio opposto, quello di raccontare il passato per costruire la pace, anziché i conflitti di domani.