A innescare la controversia la nomina di Johnny Lim Eng Seng a ufficiale a tre stelle, primo nella storia delle forze armate del Paese. Sui social l’attacco di un esponente del Partito islamico panmalese, che ipotizza - con timore - uno “scenario palestinese”. Sullo sfondo la scarsa adesione delle minoranze all’esercito, costituito in larga maggioranza da persone di etnia Malay.
Fra le figure più popolari della Chiesa ortodossa, è morto a 65 anni. Scrittore e poeta, fra i “cantori” di Putin e della guerra in Ucraina, ma inviso al patriarca Kirill. Pitirim diviene vescovo della capitale di Komi nel 1995, a 34 anni. Il suo stile molto popolare per la comunicazione senza formalismi, soprattutto con i giovani. Le sue odi esempio di “obbedienza al destino” della Russia.
La rimozione dell’ufficiale dal Comitato militare centrale segna una nuova fase nella campagna anti-corruzione lanciata da Xi Jinping all’interno dell’esercito cinese. Considerato un alleato fidato del presidente, Miao era responsabile della lealtà politica delle forze armate. La vicenda si aggiunge a una lunga serie di defenestrazioni che hanno colpito anche ministri della Difesa e ufficiali legati all’arsenale nucleare del Paese.
Oggi a San Pietro Leone XIV ha presieduto la messa che conclude il Giubileo dei presbiteri. Nuovi ordinati anche da India, Sri Lanka, Vietnam e Corea del Sud. L'invito a donare il perdono, cercare chi è escluso e "fare tesoro" delle storie di "missionari e campioni della carità". Ezechiele ricorda che l'amore di Dio è "universale": "Non c'è posto per divisioni e odi".
Alla Giornata internazionale contro l’abuso di droga, il Bangladesh Rehabilitation and Assistance Center for Addicts – fondato dai Fratelli della Santa Croce e sostenuto da Caritas – ha ricevuto un nuovo riconoscimento per la qualità dei suoi servizi. Il direttore fratel Gomes: “Servono misure più dure contro il traffico e supporto psicologico per i giovani”, mentre cresce l’allarme per l’aumento delle tossicodipendenze nel Paese.
Il comitato centrale a conclusione della riunione in Sud Africa esprime “preoccupazione” sul futuro del millenario luogo di culto. La richiesta dell’invio di una “lettera formale” al presidente al-Sisi per garantire la proprietà ai monaci. Il ministro egiziano degli Esteri difende la sentenza e nega violazioni alla libertà religiosa.