07/02/2014, 00.00
FILIPPINE
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Ausiliare di Manila contro il contrabbando di riso: Pratica indecente

Duro intervento di mons. Broderick S. Pabillo contro quanti trafficano sottobanco il cereale. Il prelato esprime "profonda preoccupazione" per un fenomeno in continua crescita e nella totale impunità. Vengono sottratti soldi pubblici necessari per "scuole, case, strade".

Manila (AsiaNews/Cbcp) - Il vescovo ausiliare di Manila mons. Broderick S. Pabillo esprime "profonda preoccupazione" per il traffico illegale di riso, un fenomeno in continua crescita a livello nazione che si sussegue "sotto ai nostri occhi" nella più totale impunità. Il prelato si dice risentito che un'attività di così ampia portata si possa perpetrare incontrastata, in una nazione in cui è ampio e diffuso il livello di "fame e povertà", in particolare nelle "aree rurali". Una conferma della gravità del problema arriva dai dati ufficiali: lo scorso anno ogni settimana venivano contrabbandate almeno 50mila tonnellate - pari a 2mila container - del cereale. Anche il governo ha più volte annunciato il proposito di intervenire per arginare il traffico, finora senza risultati concreti. Secondo studi della Federazione dell'industria filippina dal 2002 al 2011 il governo ha perso 1,33 trilioni di pesos (pari a 29 miliardi di dollari) a causa del traffico clandestino.

Mons. Pabillo, presidente Comitato permanente sugli Affari pubblici della Conferenza episcopale filippina, condanna senza mezzi termini i criminali che vivono del contrabbando, che definisce persone che "oltrepassano l'indecenza". Nella vicenda sono implicati uomini d'affari di primo piano fra cui il businessman sino-filippino Davidson Bangayan, che avrebbe contrabbandato tonnellate di prodotto dietro lo pseudonimo di "David Tan". Dalla base a Davao, il "numero uno" del traffico di riso ha creato snodi e punti di interesse a Manila, Batangas, Cayagan de Oro e Cebu.

L'ausiliare di Manila teme che miliardi di pesos siano sottratti al bilancio dello Stato a causa del traffico clandestino; si tratta di denaro, spiega il prelato, che poteva essere usato per "finanziare importanti progetti pubblici" come "scuole, case, strade" e tutte quelle iniziative che "siano di beneficio alla popolazione". In particolare, aggiunge, "i più sfortunati".

Utilizzando la lingua locale tagalog, mons. Pabillo afferma che "miliardi di pesos svaniscono nel nulla", a causa dei misfatti di "trafficanti senza scrupoli"; essi, continua, competono in modo impari e ingiusto con agricoltori di piccola scala che non hanno risorse sufficienti per emergere da una condizione di sussistenza minima. Stanno privando i nostri contadini, già colpiti nei mesi scorsi dal devastante passaggio del tifone Hayian/Yolanda, dei loro "mezzi di sussistenza".

Le Filippine sono l'ottavo produttore al mondo di riso, con un volume pari al 2,8% del totale; nel 2010 Manila ha raggiunto il primo posto nella classifica delle nazioni importatrici, per sopperire alle carenze interne. Le coltivazioni si concentrano in particolare a Luzon, Visayas occidentali, nelle zone meridionali e centrali di Mindanao. Il volume totale di cereale prodotto nel 2011 era di poco superiore ai 16 milioni di tonnellate; gli ettari di terreno coltivati si aggirano attorno ai 4,35 milioni di ettari in totale.

 

 

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