13/07/2015, 00.00
IRAQ
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Baghdad, 29 morti e oltre 80 feriti in una serie di attacchi bomba

Al momento non vi sono rivendicazioni ufficiali degli attentati di ieri. Sospettate le milizie dello Stato islamico, che vogliono conquistare la capitale irakena. Le forze di sicurezza hanno blindato l’area a nord di Baghdad, nel timore di nuove esplosioni. Colpiti mercati e checkpoint, fra le vittime numerosi civili.

Baghdad (AsiaNews/Agenzie) - È di almeno 29 morti il bilancio aggiornato di una serie di attacchi bomba che hanno colpito ieri Baghdad, capitale dell’Iraq, provocando anche il ferimento di oltre 80 persone. Al momento non vi sono rivendicazioni ufficiali degli attentati, anche se spesso - negli ultimi tempi - queste azioni terroriste sono opera delle milizie dello Stato islamico. Il gruppo jihadista, che ha conquistato ampie porzioni dell’Iraq e della vicina Siria fondando un cosiddetto “Califfato”, ha aumentato gli attacchi contro le forze di sicurezza e il governo a maggioranza sciita, nel contesto di una crescente offensiva nel nord e nell’ovest. 

Il più sanguinoso degli attentati di ieri a Baghdad ha investito il quartiere settentrionale di Shaab, quando un uomo imbottito di esplosivo si è fatto saltare in aria all’interno di un mercato affollato; il bilancio è di almeno 10 morti e 25 feriti. 

In precedenza un’autobomba era esplosa nel distretto di Khazimiyah, prendendo di mira il checkpoint Aden: otto i morti, fra cui cinque civili, e 23 i feriti. E ancora, una seconda autobomba ha interessato il distretto di Banook, uccidendo sei persone e ferendone altre 15.

Infine, nel distretto di al-Askan una terza vettura imbottita di esplosivo ha ucciso quattro persone e ferite 11; l’esplosione è avvenuta verso il tramonto, in concomitanza con la fine del digiuno giornaliero nel mese sacro di ramadan. 

Le forze di sicurezza hanno chiuso diversi settori a nord della capitale e sono alla ricerca di nuovi ordigni pronti a esplodere.

Da tempo l’Iraq è teatro di una violenza di matrice confessionale e settaria, che si è acuita con l’affermarsi sul terreno delle milizie dello Stato islamico. I miliziani jihadisti hanno occupato ampie porzioni nel nord (fra cui Mosul e la piana di Ninive) e nell’ovest, ma l’obiettivo resta la conquista di Baghdad.

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