25/02/2020, 09.00
CINA
Invia ad un amico

Coronavirus: oltre 3mila medici infetti; 1600 in condizioni gravi; 21 morti

di Wang Zhicheng

Ad oggi in Cina vi sono ora 77.779 infetti, compresi 81 ad Hong Kong, 10 a Macao e 30 a Taiwan. Il bilancio totale dei morti è di 2666, compresi due a Hong Kong e uno a Taiwan. Fino ad ora sono guariti 27.353 pazienti. Discrepanze sul numero di infetti fra il personale medico. Uno studio dava la cifra di 3mila già due settimane fa. Il doppio delle cifre governative. La percentuale di mortalità per il coronavirus è del 2,3% in tutta la Cina, ma nell’Hubei è del 2,9%. Per i pazienti di 80 anni e oltre, la percentuale sale fino al 14,8%. Ancora polemiche sul perché il governo abbia dato tardi l’allarme epidemia.

Pechino (AsiaNews) – Più di 3mila persone, fra medici e infermieri, sono affetti da coronavirus nel Paese: lo ha affermato ieri un team di esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e delle autorità sanitarie cinesi.

Ieri il bilancio delle vittime dal Covid-19 è salito di 71 nuove morti e altri 517 casi di infezione. La maggior parte dei nuovi casi sono registrati nell’Hubei, epicentro dell’epidemia, con 499 nuovi infetti e 68 morti. Ma almeno 24 province su 34 non hanno riportato alcun nuovo caso.

I dati diffusi dalla Commissione nazionale della sanità ieri sera rivelano che in Cina vi sono ora 77.779 infetti, compresi 81 ad Hong Kong, 10 a Macao e 30 a Taiwan. Il bilancio totale dei morti finora è di 2666, compresi due a Hong Kong e uno a Taiwan. Fino ad ora sono guariti 27.353 pazienti.

Vi sono dubbi sull’accuratezza delle statistiche diffuse dal governo, in particolare quelle sul personale medico. La cifra comunicata ieri – oltre 3mila infetti – sembra riportare un bilancio stabilito già alcune settimane fa da uno studio pubblicato dal Chinese Journal of Epidemiology, che si basa su dati raccolti dal Centro nazionale per il controllo e la prevenzione delle malattie. Nello studio si afferma che fino all’11 febbraio scorso vi erano 3.019 medici e infermieri infettati, dei quali 1.688 in gravi condizioni. Nello stesso giorno, il governo aveva dichiarato che gli infetti fra il personale medico era sui 1700, dei quali il 90% concentrato nell’Hubei.

Per molte settimane medici e infermieri hanno curato i pazienti del nuovo virus senza avere adeguate protezioni (maschere, occhiali, tute, …) essendo impreparati ad affrontare un’epidemia così vasta e per i ritardi nelle provvigioni.

Lo studio mostra anche che la percentuale di mortalità per il coronavirus è del 2,3% in tutta la Cina, ma nell’Hubei è del 2,9%. Per i pazienti di 80 anni e oltre, la percentuale sale fino al 14,8%.

Secondo i ricercatori, all’inizio il virus Covid-19 sembrava meno pericoloso della Sars e della Mers, ma ora esso appare molto più contagioso. Dal loro studio appare che prima del 31 dicembre, quasi tutti i casi erano concentrati nell’Hubei. Ma dopo 10 giorni sono stati registrati infetti in 20 province della Cina e dopo altri 10 giorni in 30 province.

Nel Paese vi sono ancora molte polemiche sul perché il governo abbia dato l’allarme epidemia così tardi (il 23 gennaio), pur conoscendo la gravità della situazione fin dai primi di gennaio. Alcuni medici hanno diffuso la notizia dell’epidemia fin dai primi di dicembre, ma sono stati zittiti dalla polizia e minacciati di licenziamento.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Coronavirus: il più basso numero di morti da un mese
27/02/2020 08:43
Guangdong: il 14% dei pazienti guariti torna ad essere portatore sano del coronavirus
26/02/2020 08:54
Sale il numero dei morti per coronavirus: 97 in un solo giorno
10/02/2020 08:50
Appello di accademici cinesi: Non lasciate che Li Wenliang sia morto invano
08/02/2020 11:04
Furia di commenti online per la morte del dott. Li Wenliang, ‘eroe ordinario’ (Video)
07/02/2020 08:50


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”