23/03/2021, 09.06
CINA
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Covid, vaccinato il 5,4% della popolazione cinese

di Wang Zhicheng

Vi è un incremento del 15% rispetto alla settimana precedente, ma la vaccinazione va a rilento a causa della produzione e della velocità del programma. La Gran Bretagna ha finora vaccinato il 41%; gli Stati Uniti il 25%. Più di 60 Paesi hanno autorizzato l’uso del vaccino cinese. Solo uno dei quattro vaccini ha ottenuto un’approvazione in emergenza dall’Organizzazione mondiale della sanità. Mancano i dati della terza fase. Critiche alla “diplomazia dei vaccini” con gli aiuti di Xi Jinping all’Africa e all’America latina.

Pechino (AsiaNews) – Il ministero cinese della Sanità ha comunicato che fino ad ora il 5,4% della popolazione ha ricevuto una dose di vaccino anti-Covid, essendo state somministrate 75 milioni di dosi. Il dato è di due giorni fa, quando il ministero, in una conferenza stampa ha anche detto che il Paese si avvia a una accelerazione delle vaccinazioni.

In effetti, la cifra comunicata registra un incremento del 15% rispetto a una settimana prima, ma i dati rimangono molto indietro se si pensa che la Gran Bretagna ha finora vaccinato il 41% del suo popolo e gli Stati Uniti il 25%.

La lentezza sembra dovuta anzitutto ai piani di produzione dei vaccini. Il governo sta aiutando con esperti le ditte farmaceutiche perché garantiscano “stabilità” nella produzione. L’Associazione cinese dei vaccini ha dichiarato che entro la fine del 2021 il Paese potrà produrre 1,8 miliardi di dosi.

Anche la velocità è un problema. Secondo Caixin, fra il 14 e il 20 marzo, la Cina ha eseguito 10 milioni di iniezioni per i vaccini, con una media di 1,43 milioni al giorno. Per fare un paragone, l’11 marzo gli Stati Uniti hanno iniettato più di 3 milioni di fiale in un solo giorno.

A differenza di molti Paesi nel mondo, che hanno dato la priorità agli anziani e ai vulnerabili, il piano cinese prevede anzitutto la vaccinazione di un gruppo di “alta priorità”, poi ai soggetti a rischio, e infine al pubblico.

Il governo ha approvato quattro vaccini anti-Covid: due della Sinopharm; uno della Sinovac; uno della CanSino. Tutti usano virus debilitato, eccetto quello della CanSino, che usa un vettore virale. Secondo i media statali, più di 60 Paesi hanno autorizzato l’uso del vaccino cinese. Fino ad ora, solo uno dei vaccini ha ottenuto dall’Organizzazione mondiale della sanità un’approvazione in emergenza. Nessuno ha ricevuto un’approvazione normale basata sui risultati pubblicati sulla fase tre (sperimentazione in larga scala) perché tali risultati non sono stati pubblicati.

Molti analisti criticano la Cina per la sua “diplomazia dei vaccini”, ossia conquistare Paesi amici aiutandoli nella lotta contro il Covid. Il presidente Xi Jinping ha promesso di riservare 2 miliardi di dollari per vaccinare il continente africano e 1 miliardo di dollari per l’America Latina e i Paesi caraibici.

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