25/02/2013, 00.00
COREA – USA
Invia ad un amico

Due missioni segrete degli Usa a Pyongyang nel 2012

Il governo americano avrebbe inviato due delegazioni, in aprile e agosto, per cercare (invano) di fermare le provocazioni militari del giovane dittatore Kim Jong-un. Che oggi onora il gruppo di lavoro che ha condotto il test atomico del 12 febbraio scorso.

Seoul (AsiaNews/Agenzie) - Il governo degli Stati Uniti avrebbe autorizzato nel 2012 due visite segrete di un proprio esponente in Corea del Nord per cercare di evitare l'escalation nucleare che ha portato il regime di Pyongyang a compiere 3 esperimenti nucleari di preoccupante potenza. I due brevi viaggi - uno in aprile e l'altro in agosto - non hanno raggiunto il loro scopo e oggi la retorica anti-americana della dittatura nordcoreana sembra essere tornata ai tempi della Guerra di Corea.

I viaggi sono stati confermati da ex funzionari americani, ma il governo non ha voluto confermare o smentire la notizia. Il primo, in aprile, cercava di evitare il lancio di prova di un missile a lunga gittata: il 12 aprile però il regime ha autorizzato l'esperimento, che si è concluso con un fallimento. Un lancio simile, in dicembre, ha avuto miglior esito e ha confermato la capacità nordcoreana di colpire - volendolo - il Giappone.

A guidare questa prima missione sarebbe stato Joseph DeTrani, esperto di questioni coreane al Centro nazionale di studio sulla proliferazione nucleare; sulla seconda non ci sono dettagli, anche se la tempistica lascia pensare che si sia trattato di una visita diplomatica con lo scopo di riportare Pyongyang al tavolo dei Colloqui a sei sul disarmo nucleare, il gruppo delle Nazioni Unite che cerca di evitare l'escalation atomica nella regione che il regime diserta dal 2008.

Le visite di delegazioni americane in Corea del Nord non sono una novità. L'ultima ufficiale risale al 2009, quando l'inviato Usa Stephen Bosworth cercò di convincere gli interlocutori a tornare al tavolo del disarmo. Celebre quella del 2000 guidata dall'allora Segretario di Stato Madeleine Albright, che si "scambiò l'indirizzo email" con Kim Jong-il.

Senza confermare le indiscrezioni, DeTrani sostiene che "sia stato molto intelligente" per gli Stati Uniti cercare di dialogare con la Corea del Nord, soprattutto dopo la morte dell'ex dittatore Kim Jong-il e la presa di potere da parte del figlio Kim Jong-un. In un primo momento, infatti, si pensava che il ragazzo fosse meno rigido del padre: le continue provocazioni militari hanno fatto cambiare idea alla comunità internazionale.

L'ultima, il test nucleare del 12 febbraio, ha rilanciato la propaganda anti-occidentale nel Paese. Il regime ha usato il successo dell'esperimento per dichiararsi "pronto" a distruggere la Corea del Sud e gli Stati Uniti, e oggi onora gli 11.592 funzionari che hanno contribuito all'esplosione. L'agenzia di stampa ufficiale della dittatura parla di "decorazioni di Stato, medaglie e altri benefici" per il gruppo di lavoro, che "si sta godendo giorni bellissimi nella capitale Pyongyang".

Nella sua continua ambivalenza, il governo ha anche annunciato di voler attivare un servizio di dati internet a 3G per i visitatori stranieri e i residenti non coreani. A fornire il servizio sarà la Koryolink, azienda di comunicazioni interna sostenuta dall'egiziana Orascom. Il servizio non sarà disponibile per i cittadini dotati di cellulare, che secondo la Orascom sono "circa 1 milione"

 

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Seoul "pronta ad allontanarsi" dalla politica Usa sulla Corea del Nord
12/05/2006
La Corea del Nord ritorna al tavolo del disarmo nucleare
11/07/2005
Cristiano condannato a morte, politici Usa scrivono all’Onu
14/07/2007
Donald Trump apre a un meeting con Kim Jong-un
18/05/2016 08:54
Kim Jong-il incontra un diplomatico cinese
23/01/2009


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”