09/06/2020, 11.04
INDIA
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Giovane Dalit entra in un tempio, in 4 vanno a casa sua e gli sparano

di Nirmala Carvalho

Vikas, 17 anni, aveva visitato il tempio di Shiva mentre giovani delle classi superiori volevano impedirglielo.  Fr. Anand Mathew: “Il sistema delle caste è molto forte”. “Anche giovani istruiti praticano questa crudele discriminazione e l’intoccabilità. Ci vorranno molti secoli per cambiare la mentalità dominante maschile, patriarcale, di genere, di casta e di classe. Per molti questo è la loro religione”.

Mumbai (AsiaNews) – Un giovane Dalit è stato ucciso a colpi di arma da fuoco in un villaggio dell'Uttar Pradesh sabato sera. E’ avvenuto, ha raccontato il padre in lutto cinque giorni dopo aver pregato in un tempio locale, sfidando le obiezioni della casta superiore.

L’uomo, Om Prakash Jatav, ha detto domenica ai giornalisti che quattro giovani di una famiglia di casta superiore hanno sparato a Vikas Kumar Jatav, 17 anni, a casa sua. Ha raccontato che Vikas aveva visitato il tempio di Shiva il 1mo giugno nel loro villaggio di Domkhera nel distretto di Amroha, 400 km a nord-ovest di Lucknow.

“Alcune persone, tra cui Horam Chauhan, un giovane di una ricca famiglia di casta superiore, hanno cercato di impedirgli di entrare nel tempio sulla base della sua identità Jatav. Ma Vikas li ha ignorati e ha pregato lì ", ha detto Om Prakash. “Dopo che aveva finito di pregare, diversi abitanti dei villaggi della casta superiore lo hanno picchiato. All'epoca ci siamo rivolti alla polizia ma si sono rifiutati di registrare un FIR”. "Sabato sera – ha proseguito - Horam e altri tre giovani della sua famiglia sono arrivati a casa nostra e hanno trascinato fuori Vikas. Uno di loro gli ha sparato con un revolver e tutti sono fuggiti".

Om Prakash ha sostenuto che non era la prima volta che un Dalit pregava nel tempio del villaggio.

Gruppi di dalit come Jatav e Valmiki vivono nella periferia del villaggio e le caste superiori, per lo più Thakuri, vivono al centro.

Niraj Kumar, ufficiale responsabile della stazione di polizia locale, ha affermato che l'inchiesta principale non ha indicato una controversia relativa a un tempio o all’intoccabilità. "La nostra indagine - ha detto - indica che la vittima, l'assassino e altri giovani stavano giocando in un campo sette giorni fa quando è scoppiata una rissa tra loro”. “Horam, che ha 18 anni, non è tornato a casa dopo il litigio nel parco. È tornato sabato sera, è andato direttamente a casa di Vikas, che dormiva nella veranda, e presumibilmente gli ha sparato a morte. Stiamo cercando di arrestare tutti gli accusati”.

Vipin Tada, sovrintendente della polizia di Amroha, ha dichiarato: "Abbiamo registrato un caso contro quattro persone di una famiglia sulla base della denuncia del padre e stiamo indagando".

Gli imputati sono stati accusati di omicidio e violazione della Scheduled Castes and Scheduled Tribes (Prevention of Atrocities) Act.

Fr. Anand Mathew IMS vive a Varanasi da 45 anni. E’ il coordinatore del Sanjha Sanskriti Manch, un'organizzazione che protegge gruppi sociali e organizzazioni che lavorano in diversi settori riguardanti la vita umana e il sostentamento a Varanasi.

"In Uttar Pradesh - ha dichiarato ad AsiaNews - non è noto il divieto per i Dalit di entrare nei templi. Ma esiste una pratica non scritta: i Dalit non entrano nei templi che sono frequentati dalle caste superiori. Il sistema delle caste è molto forte, specialmente in Western UP. Jatav è un intoccabile perché si occupa della pelle di animali morti. Anche i giovani istruiti praticano questa crudele discriminazione e l’intoccabilità. Ci vorranno molti secoli per cambiare la mentalità dominante maschile, patriarcale, di genere, di casta e di classe. Per molti questo è la loro religione. Ci stiamo impegnando in molti modi rivolgendoci agli studenti delle scuole e dei college sull'uguaglianza, sulla grandezza della Costituzione indiana, ecc. Alcuni stanno rispondendo positivamente, ma molti continuano a essere influenzati dai loro genitori, parenti e gruppi di paricasta. Continuiamo i nostri sforzi con la speranza che i cambiamenti avvengano lentamente e gradualmente ".

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