22/09/2012, 00.00
IRAQ
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Kirkuk, giovani cristiani lanciano una giornata di digiuno per la pace, dopo una bomba davanti alla cattedrale

di Joseph Mahmoud
La bomba è scoppiata facendo solo danni materiali all'edificio. Ieri in tutto il mondo si celebrava la Giornata internazionale per la pace. Per mons. Sako, la Chiesa in Iraq è "tribolata, ma non schiacciata".

Kirkuk (AsiaNews) - Almeno 150 giovani, più altri fedeli, hanno speso la giornata di oggi in preghiera e digiuno per sconfiggere la violenza, dopo che una bomba è esplosa davanti alla cattedrale caldea.

Domenica scorsa, 16 settembre (v. foto), un ordigno nascosto in una busta è esploso alle 20.45  davanti alla porta della cattedrale di Kirkuk,  mentre Benedetto XVI concludeva la sua visita in Libano.  L'arcivescovo caldeo, mons. Louis Sako, era a Beirut per ricevere dalle mani del papa l'esortazione apostolica Ecclesia in Medio Oriente. La visita del pontefice in Libano è avvenuta in concomitanza con diverse tensioni nel mondo islamico, causate dalla diffusione di un film anti-islam, ritenuto blasfemo nei confronti di Maometto.

L'esplosione davanti alla cattedrale caldea  ha causato solo danni materiali.  Siccome il 21 settembre è la Giornata internazionale della pace, un gruppo di giovani ha lanciato l'iniziativa di un digiuno tutta la giornata di oggi, giorno di vacanza in Iraq, per chiedere pace nella città  di Kirkuk e in tutto il Paese. La giornata ha avuto anche momenti di preghiera. Parlando ai giovani, l'arcivescovo ha sottolineato che la Chiesa in Iraq vive quanto afferma san Paolo: "Siamo tribolati, ma non schiacciati" (2 Cor 4,8). E ha apprezzato l'idea di unire preghiere e digiuno, secondo l'insegnamento del Vangelo, in cui Gesù dice che certi demoni "non si scacciano se non con la preghiera e il digiuno" ( cfr Matteo 17.20).  I 150 giovani, insieme ad altri fedeli hanno concluso la giornata partecipando tutti insieme all'eucaristia.

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