18/09/2013, 00.00
AUSTRALIA – MONGOLIA
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La Chiesa australiana dedica la Giornata missionaria ai cattolici mongoli

Tutte le diocesi del Paese hanno lanciato una raccolta fondi per sostenere la piccola comunità, la più giovane dell’Asia. Il Prefetto apostolico di Ulaanbaatar, mons. Padilla, ha portato la sua testimonianza e i fedeli australiani sono rimasti molto colpiti: “Faremo di tutto per questa missione, che lo merita davvero”.

Brisbane (AsiaNews) - In occasione della prossima Giornata missionaria mondiale, la Chiesa australiana ha scelto di aiutare la giovane comunità dei cattolici mongoli. Offerte, preghiere e opere di volontariato da oggi fino al 20 ottobre saranno dedicate alla più giovane Chiesa asiatica, nata 20 anni fa, che conta meno di 500 fedeli. Per ringraziare di questa scelta, mons. Wenceslao Padilla - Prefetto apostolico di Ulaanbaatar - si è recato in Australia per raccontare le sfide della sua missione.

Il prelato è un veterano della Mongolia: missionario della Congregazione del Cuore immacolato di Maria, è stato proprio lui ad aprire la strada all'evangelizzazione del Paese più di 20 anni fa. Insieme ad altri 3 confratelli, ha iniziato un lungo percorso che ha portato frutto. Ma le problematiche nel Paese restano molte.

David McGovern, direttore del Catholic Mission per l'arcidiocesi di Brisbane, lo ha incontrato insieme ad altri fedeli: "Abbiamo ascoltato una storia edificante, come si costruisce dal nulla una Chiesa. Il vescovo affronta diverse sfide, che vanno dal clima veramente poco amichevole a una situazione sociale complessa. In Mongolia sono comuni alcolismo, abusi domestici e povertà. Ora la Chiesa locale conta 50 religiose missionarie e 21 sacerdoti, ma hanno bisogno di aiuto e noi siamo pronti a fornirlo".

Mons. Padilla è in questi giorni a Newcastle: poi andrà a Sydney, Adelaide e Perth per ringraziare dell'aiuto e continuare a testimoniare l'evangelizzazione della Mongolia: "I nostri volontari - conclude McGovern - sono rimasti molto impressionati dal vescovo e dal suo lavoro. Grazie a donatori generosi e pieni di fede, continueremo a fare il possibile per far conoscere e sostenere una missione che lo merita davvero".

 

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