04/11/2005, 00.00
THAILANDIA
Invia ad un amico

La Chiesa thailandese discute di evangelizzazione e mondo moderno

di Weena Kowitwanij

A 40 anni dal Concilio vaticano II i sacerdoti discutono di Chiesa e mondo moderno, ripensando la Gaudium et Spes. La disaffezione alla fede è la principale preoccupazione.

Samphran (AsiaNews) - A 40 anni di distanza dal Concilio vaticano II la Conferenza episcopale thailandese ha organizzato un seminario sul tema "la Chiesa thailandese nel mondo moderno e la Gaudium et Spes". L'annuale seminario per i sacerdoti di 2 arcidiocesi e di 8 diocesi, giunto quest'anno alla 24ª edizione, si è svolto dal 17 al 21 ottobre presso il centro pastorale di "Baan Phu Waan". L'incontro aveva lo scopo di discutere delle attività di evangelizzazione, riesaminare quanto è stato fatto negli ultimi 5 anni, parlare della formazione del clero e rafforzare l'unità fra tutti i sacerdoti della nazione.

Il cardinale Michael Michai Kitbunchu, presidente della Conferenza episcopale, ha presieduto i lavori. Nel discorso di apertura ha ricordato ai partecipanti che "la Chiesa universale guidata dal Papa ha contribuito con sforzo sincero per il bene del popolo di Dio in tutto il mondo, grazie a organizzazioni sociali e ad attività come il lavoro pastorale, l'educazione o l'evangelizzazione. La Chiesa thailandese – continua il porporato – si adatta alle complessità del mondo moderno grazie alle linee guida del Concilio vaticano II. In occasione del giubileo del 2000, per esempio, ha preparato un programma pastorale di 10 anni per far si che l'annuncio della buona novella porti molti frutti e sia vissuto con piena coscienza". Il cardinale ha inoltre invitato i presenti a sostenere sempre il clero e le missioni.

Durante i lavori si è evidenziata la preoccupazione per una disaffezione dei cattolici verso la fede, in particolare per quel che riguarda i giovani. Una delle soluzioni proposte è di sostenere i catechisti più efficienti per creare una Chiesa viva, per insegnare il catechismo ai bambini, per far partecipare i laici alla vita della comunità, per incoraggiare i giovani a partecipare alla messa e per migliorare la cooperazione della Chiesa con insegnanti e genitori.

Si è poi parlato del problema economico, di come la società sia interessata più ai ricchi che ai poveri, e del materialismo e del consumismo che possono intaccare la fede in Dio. Inoltre i preti sono stati invitati a sostenere le famiglie che basano la loro vita sulla preghiera, ed è stato infine suggerito di utilizzare anche i nuovi strumenti di comunicazione per l'evangelizzazione.

Oltre al cardinale Kitbunchu è intervenuto anche l'arcivescovo Salvatore Pennacchio, nunzio apostolico, che ha parlato dell'importanza della Chiesa thailandese per lo studio e l'applicazione della Gaudium et spes. Padre Chai Khantahome, un sacerdote redentorista, ha citato invece passi della lettera ai Filippesi e del vangelo di Matteo e ha evidenziato 4 caratteristiche che un sacerdote deve avere per essere una guida pastorale, etica, spirituale, sociale e un modello da seguire. Queste caratteristiche sono: essere un profeta che denuncia le carenze della società, proclamare il regno di Dio, avere una fede salda e imitare Cristo.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
La giustizia sociale, tema guida della Quaresima dei cattolici thai
17/02/2010
La diocesi di Nakhon Sawan festeggia il suo nuovo vescovo
14/09/2009
Filippine: un sinodo per risolvere i problemi del clero e della Chiesa
21/11/2005
P. Pelosin: La Chiesa è madre di tutti, soprattutto dei figli in difficoltà
11/04/2020 09:59
Thailandia: monaco buddista promuove pace e dialogo interreligioso
02/01/2006


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”