06/09/2010, 00.00
MALAYSIA
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La rapida crescita dell’economia malaysiana

Il nuovo governo, eletto nel 2009, ha introdotto nuove misure a favore del capitale estero. Il risultato è stato un rapido sviluppo, che continua, che mira al consumo interno più che allo sfruttamento delle risorse e all’esportazione.

Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) – In Malaysia il Prodotto interno lordo è cresciuto del 10,1% nel 1° trimestre 2010 e dell’8.9% nel 2° trimestre, valori record da quasi 10 anni. L’indice FTSE della borsa di Kuala Lumpur, che considera le 30 maggiori compagnie, è cresciuto di oltre il 58% in 17 mesi e questa settimana ha raggiunto i valori record da 30 mesi.

Eletto nell’aprile 2009, il premier Najib Razak ha subito iniziato una politica per attirare investimenti esteri, necessari per lo sviluppo del Paese e che finora avevano preferito altri mercati. Ad esempio, ora le compagnie di gestione possono essere possedute al 100% da capitale esteri, mentre prima doveva esserci almeno il 30% di capitale malaysiano.

Dare maggior impulso alle attività dei privati, stimolare la domanda e la produzione interna, migliorare la qualità della forza-lavoro, potenziare le infrastrutture, assicurare uno sviluppo sostenibile valorizzando e rispettando le risorse. Il 10° Piano della Malaysia, che programma lo sviluppo economico dei prossimi 5 anni, pubblicato a giugno è ambizioso. Speciale attenzione è dedicata a uno sviluppo rapido ma sostenibile: sviluppare i servizi finanziarie i settori elettronici ed dell’elettricità, ma con speciale attenzione alla tecnologia “verde”, come pure sviluppare l’agricoltura di pregio e il turismo.

Il governo vuole trarre insegnamento dalle economie di altri Paesi asiatici e non punta anzitutto all’esportazione, che comunque è importante. Invece, vuole favorire il settore dei servizi e il consumo interno che ora rappresenta circa la metà del Pil (era intorno al 40%, 10 anni fa).

Anche se i problemi non mancano. La valuta locale, il ringgit, è ai massimi valori da 13 anni, ma questo significa anche una sua perdita di potere di acquisto nel mercato internazionale. Il settore del lavoro richiede nuove leggi adeguate alla nuova situazione. L’inflazione inizia a crescere, seppure su livelli ancora contenuti: +1,9% a luglio, dopo il +1,7% a giugno, trainata soprattutto dai prezzi di alimenti ed energia. Ieri la Banca centrale di Malaysia ha deciso di non rivedere il costo del denaro, come pure veniva chiesto, dopo che il tasso di interesse era stato alzato più volte negli ultimi mesi. Esperti ritengono che, dopo la robusta crescita iniziale, il Paese ora si sta stabilizzando.

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