18/06/2012, 00.00
PAKISTAN
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Lahore, centinaia di cristiani e musulmani in piazza per Asma Jahangir

di Shafique Khokhar
La famosa attivista pro diritti umani oggetto di minacce di morte. “Ho dedicato la mia vita agli emarginati – sottolinea – e non mi farò intimidire”. La solidarietà di politici, leader religiosi e membri della società civile. Vertici di Ncjp si appellano alle autorità, perché sia garante della sua incolumità. Peter Jacob: “siamo con lei”.

Lahore (AsiaNews) - I vertici della Chiesa cattolica ed esponenti della comunità cristiana pakistana hanno aderito alla marcia di solidarietà - organizzata dal Comitato congiunto per i diritti umani di Lahore - a favore di Asma Jahangir. Famosa per le sue battaglie a difesa dei più deboli e degli emarginati dalla società, la donna ha ricevuto nei giorni scorsi minacce di morte da frange estremiste del Paese. L'attacco personale contro una persona conosciuta e apprezzata per il suo lavoro ha seminato il panico fra i membri della società civile, gli avvocati e gli attivisti che si battono a favore dei diritti umani in Pakistan. "Ho dedicato tutta la mia vita agli emarginati e agli oppressi - ha sottolineato Asma Jahangir - e se queste minacce sono mirate a farmi chiudere in casa, sappiate che non mi farò intimidire".

Alla manifestazione preceduta da un convegno, organizzato lo scorso 15 giugno all'Aiwan-i-Iqbal di Lahore, hanno partecipato oltre 700 musulmani e cristiani, laici e religiosi, politici di primo piano e rappresentanti di circa 30 organizzazioni e movimenti della società civile tra cui la Commissione nazionale di giustizia e pace della Chiesa cattolica (Ncjp), Women Action Forum e All Pakistan Minorities Alliance (Apma).

P. Emmanuel Yousaf Mani e Peter Jacob, leader di Ncjp, hanno entrambi condannato le minacce e chiesto l'intervento delle autorità per risalire agli autori e garantire l'incolumità della donna. Il sacerdote ha assicurato il sostegno e le preghiere della comunità cattolica, incoraggiando Asma Jahangir a continuare nella sua "nobile causa". P. Mani ha ricordato le battaglie per l'abolizione della legge sulla blasfemia e il lavoro a tutela delle vittime della "legge nera". Gli fa eco Peter Jacob, che rende onore alla "quarantennale lotta per i diritti di tutti i cittadini", in particolare "emarginati e oppressi". "Assicuro ad Ama - ha aggiunto il segretario esecutivo Ncjp - che siamo tutti con lei, e non faremo passi indietro nel momento del bisogno. Siamo pronti a sacrificare la nostra vita per lei".

Alyas Rahmat, giovane cristiano e direttore di Chanan Development Association, afferma ad AsiaNews che "tutti noi attivisti per i diritti umani siamo sotto minaccia e dobbiamo affrontare dozzine di sfide". Il caso di Asma è salito alla ribalta delle cronache internazionali per la "fama internazionale" del personaggio, perché è una donna "coraggiosa e dedita" alla causa ed è "modello e fonte di ispirazioni" per gli altri. Asif Jonaijo, senatore del Balochistan, ricorda le campagne di Asma Jahangir a favore dei "desaparecidos" della provincia e il lavoro a favore della pace e dell'armonia interreligiosa.

(Ha collaborato Joseph Laldin)

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