13/03/2013, 00.00
ASIA - VATICANO
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Le Chiese asiatiche festeggiano l’elezione di Francesco I

Dalla Siria all’Egitto, fino all’India, le prime reazioni all’elezione del Papa. Il nunzio a Damasco: “Abbiamo un nuovo punto di riferimento”. Segretario della Conferenza episcopale indiana: “La Chiesa dell’India ha il cuore colmo di felicità”.

Roma (AsiaNews) - Le Chiese dell'Asia sono in festa per l'elezione del nuovo papa Francesco I. La notizia ha fatto il giro del continente asiatico, tanto che i maggior i quotidiani di tutti i Paesi aprono con la sua foto. D'altra parte il nuovo vescovo di Roma è stato, nel suo Paese d'origine, l'Argentina, anche ordinario per i riti orientali. AsiaNews ha raccolto alcune testimonianze.

Mons. Lazzaro You Heung-sik, vescovo di Daejon (Corea del Sud)

Non conosco personalmente papa Bergoglio, ma dono a lui tutto il mio amore e la mia preghiera, c'è bisogno di una persona che viva come san Francesco per aiutare il mondo di oggi. È bello che un gesuita abbia preso il nome di Francesco. Lo Spirito Santo è una meraviglia. Preghiamo per questo papa e per il papa emerito Benedetto XVI, che ha compiuto un grande gesto per il risveglio della Chiesa. Il gesto di inginocchiarsi davanti ai fedeli prima di impartire la benedizione è stato bellissimo. La Corea lo aspetta!

Mons. Albert D'Souza, segretario della Conferenza episcopale indiana (Cbci)

La Chiesa dell'India ha il cuore colmo di felicità. Il rintocco delle campane della basilica di san Pietro ha suonato la gioia per la Chiesa universale. Ho pregato a lungo affinché lo Spirito Santo scendesse sul collegio dei cardinali, perché Dio potesse benedire la Chiesa con un nuovo papa il prima possibile. 

P. Rafic Greiche, portavoce della Chiesa cattolica egiziana

Il nuovo Papa proviene da un Paese che ha vissuto la povertà e sono covinto che capirà i problemi e i bisogni dei poveri dei bisognosi del mondo, soprattutto in Africa e Asia. 

Mons. Mario Zenari, Nunzio apostolico a Damasco (Siria)

In Siria ci siamo sentiti in queste settimane di sede vacante un po' sospesi, perché in questa situazione di guerra il Papa è sempre stato per noi un punto di riferimento. Lui è il Papa per un miliardo di cattolici, per tutti i cristiani e per tutto il mondo, quindi posso dire che qui in Siria la gente si sente parte di questa Chiesa cattolica universale. Penso sia stata però anche seguita da tutta la popolazione. Soprattutto in questi due anni di guerra civile il Papa è sempre stato ascoltato e seguito da tutti in questo Paese. Quando si tratta di ricostruire la riconciliazione e la pace gli occhi sono tutti puntati sul Papa, anche da parte di altre religioni. Adesso abbiamo un nuovo punto di riferimento e porteremo a lui le nostre attese, le preghiere e le sofferenze di tutta la popolazione siriana. Il card. Bergoglio è stato ordinario per i cattolici di rito orientale, quindi conosce bene la nostra realtà in Medio Oriente.

P. Cedric Prakash sj, direttore del centro gesuita Prashant per i diritti umani, la giustizia e la pace (India)

Una notizia meravigliosa, incredibile: l'elezione di papa Francesco I avvicina di più il mondo cattolico, condurrà il mondo verso un nuovo cammino nel solco del Concilio Vaticano II. È un papa per la giustizia e pace. 

P. Anthony Charangat, portavoce dell'arcidiocesi di Mumbai e direttore del settimanale The Examiner (India)

L'elezione di papa Francesco I ha un forte significato per l'universalità della Chiesa. Essa rappresenta un passo verso la riforma, rinunciando al trionfalismo e alla gloria. La scelta del nome Francesco nonostante sia un gesuita indica di voler abbracciare.

Dr. Pascoal Carvalho, membro della Pontificia accademia per la vita (India)

Il papa è un instancabile difensore del rispetto per la dignità di ogni essere umano e uno strenuo difensore della sacralità della vita umana - dal concepimento fino alla sua fine naturale -, del diritto alla vita contro l'aborto e l'eutanasia.

 

 

 

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