11/04/2011, 00.00
SRI LANKA
Invia ad un amico

Martin Costa, cattolico: la mia missione per i bambini di strada dello Sri Lanka

di Melani Manel Perera
Fondato nel 1991, l’istituto “Purnodaya” garantisce l’istruzione pre-scolare, elementare e secondaria a questi ragazzi. Per i piccoli è la prima volta nella vita che sperimentano “amore, accettazione, gioia e libertà”.
Jaela (AsiaNews) – “Quello che fate al più piccolo dei miei fratelli, lo avete fatto a me”: nelle parole di Matteo (Mt 25:40), il cattolico Martin Costa ha fondato, nel 1991, il “Purnodaya”, un istituto che aiuta i bambini di strada e le loro famiglie (i cosiddetti “scavengers”). In particolare, da vent’anni il centro si occupa di provvedere all’istruzione dei più piccoli, per toglierli dalla strada e dare loro i mezzi per cambiare vita. Lo scorso 8 aprile alcuni ragazzini hanno messo in scena la Via Crucis. In quell’occasione, hanno raccontato che grazie all’istituto hanno sperimentato amore, accettazione, gioia e libertà, per la prima volta nelle loro vite.

Martin Costa, 72 anni, è un ex seminarista. Il fondatore e presidente del Purnodaya ha raccontato ad AsiaNews come è nata la sua missione: “Ero nel Regno Unito, conducevo una vita e un lavoro come tanti, ma sentivo in continuazione una voce dentro di me che mi diceva ‘torna indietro, fai qualcosa’… era la voce di Gesù. Così sono tornato in Sri Lanka e ho iniziato a incontrarmi con queste persone”. “Oggi, guardando indietro lungo i vent’anni di quest’esperienza – spiega – vedo come i piccolissimi gesti di carità dell’inizio hanno preparato il lavoro fondamentale di questo cammino, ispirato da Gesù”.

Era il 1988. All’inizio, Martin andava a trovare queste persone ogni domenica sera. Col tempo è riuscito a instaurare un rapporto di fiducia: assisteva i malati, partecipava ai loro funerali, e in cambio queste famiglie lo accoglievano nelle loro baracche offrendogli del tè. “Io con la mia famiglia – spiega – ci sentivamo fortunati abbastanza da poter fare loro visita e condividere la loro agonia e disperazione”. Gli scavengers rappresentano una delle comunità più sfortunate dello Sri Lanka. Di origini tamil, sono spesso emarginati e conducono una vita ai limiti della società. Svolgono piccoli lavori, quando li hanno, e sono quasi tutti analfabeti.

Dopo due anni a contatto con loro, il sig. Costa è riuscito a ottenere alcuni fondi dall’agenzia inglese Cafford, che ha investito nella costruzione di una struttura vicino a Jaela (20 chilometri a nord di Colombo). “Con la benedizione del Signore, il 25 maggio 1991 abbiamo aperto il nostro centro e il 10 giugno abbiamo iniziato i primi corsi. Nel 1994 abbiamo creato un programma educativo completo, rivolto ai bambini in età pre-scolare fino agli adolescenti”.

Il Purnodaya fornisce anche un doposcuola pomeridiano, durante il quale i ragazzi possono frequentare corsi “edificanti”, di preparazione a quello che verrà dopo la scuola: musica, canto, arte, danza, artigianato, ma anche cultura generale, igiene, economia domestica, comunicazione e relazioni umane. Dopo otto anni di scuola, i ragazzi sono in grado di conseguire il General Certificate of Education Ordinary level examination (O/L). Il superamento di questo esame dà accesso a determinati impieghi, sia privati che statali.

Dei programmi promossi dall’istituto si occupano quattro insegnanti, un ex allievo di nome Chandra – che cura inoltre l’intera struttura – e il signor Costa in persona. Di tanto in tanto, il centro si avvale di alcuni volontari sia locali che stranieri.

Il Purnodaya è un istituto che sopravvive grazie alle donazioni di benefattori, regolari e non. Chi fosse interessato ad aiutare questi bambini, può contattare Martin Costa via telefono (+94 777826388), mail (mtcosta@sltnet.lk) o tramite skype (martin.costa15).
TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Libri di testo delle scuole dello Sri Lanka diffamano cristiani, Chiesa e Papa
30/06/2010
Sri Lanka: la protezione dei bambini deve essere una priorità
05/03/2008
Chiesa di Colombo: tre mesi dopo le stragi di Pasqua, il punto sugli aiuti
20/07/2019 11:48
Sociologo: insegnanti a sostegno di bambini traumatizzati dopo i massacri di Pasqua
26/06/2019 11:01
Mons. Ranjith lancia una colletta di Natale per i bambini vittime della guerra
05/12/2009


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”