10/09/2013, 00.00
RUSSIA
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Navalny perde le elezioni a sindaco di Mosca, ma grida alla vittoria

di Nina Achmatova
Il blogger anti-Putin riunisce in piazza migliaia di persone all’indomani del voto che reputa truccato. Alle urne ha raccolto più delle previsioni, spiazzando lo stesso Cremlino. “Ora sappiamo come fare a ribaltare la macchina del potere”.

Mosca (AsiaNews) - "E' nata una grande opposizione in Russia. E' nato un vero movimento politico". Così il blogger anti-Putin, Alexei Navalny, ha riassunto i risultati delle elezioni a sindaco di Mosca, che lo hanno visto sfidare il candidato del Cremlino, Serghei Sobyanin, lo scorso 8 settembre. Navalny ha formalmente perso (27,2% contro 51,3%), ma ha raccolto più di ogni previsione e ora col suo movimento di giovani volontari e l'appoggio di quella middle class che a Mosca anela a un cambiamento, è pronto a giocare nel campo della politica vera. Anche a livello nazionale.

L'attivista anti-corruzione (ormai diventato a tutti gli effetti un politico e leader indiscusso dell'opposizione extraparlamentare) sostiene di aver raccolto almeno il 35% delle preferenze nella consultazione popolare, dominata da un forte astensionismo (l'affluenza è stata del 32%). Il suo staff e i suoi osservatori hanno denunciato brogli e irregolarità a favore del sindaco uscente, che doveva fare di tutto per evitare un umiliante ballottaggio. Navalny ha chiesto di ricontare le schede, ma è difficile che il risultato verrà ribaltato.

All'indomani del voto, però, i suoi sostenitori sono scesi in piazza a Mosca per far sentire la loro voce. Per dimostrare che non si arrendono e che al di là della guerra di cifre, le elezioni sono state una "vittoria". Lo ha detto lo stesso Navalny dal palco, sotto il quale ha raccolto almeno 10mila persone in piazza Balotnaya. La stessa che l'anno scorso era diventata teatro delle più massicce proteste anti-governative dell'ultimo decennio. "In Russia è nata una grande opposizione, un vero movimento politico", ha garantito al microfono mentre la folla urlava "secondo turno" "Putin ladro". Ha poi dichiarato di puntare a formare una grande coalizione  di diversi partiti che "abbatterà Russia Unita", la formazione putiniana al governo da anni. "Vi chiedo solo di credermi: so come ribaltare la macchina del potere", ha assicurato, spiegando che il piano ora è quello di portare il modello del 'team Navalny' anche nelle altre regioni e città del Paese: volontari, raccolta fondi online, campagna elettorale porta a porta e progetti interattivi per risvegliare la coscienza civica dei russi. Alle porte, le elezioni per la Duma cittadina a Mosca il prossimo anno. Tra cinque anni, invece, le presidenziali del 2018.

Gli esperti, però, fanno notare che la vera discesa in politica di Navalny dipenderà da cosa si deciderà in tribunale. Sul suo capo pende la condanna a cinque anni di reclusione per furto di legname ai danni di una società pubblica. La sentenza potrebbe diventare esecutiva, dopo il processo di appello, di cui però ancora non sono noti i tempi. Navalny è convinto che il verdetto verrà confermato e in quel caso gli sarà precluso partecipare a qualsiasi competizione elettorale. Ma questo non lo scoraggia al momento. Sa che ormai un processo di cambiamento è stato avviato e non si può tornare indietro. E c'è chi, come il politologo Stanislav Belkovsky, prevede che eventualmente a prendere il posto del blogger come leader del movimento sia già pronta una sostituta valida: la giovane e bella moglie, Yulia. 

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