04/02/2017, 12.33
IRAQ
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Offensiva di Mosul verso lo stadio finale. Onu: in 250mila potrebbero fuggire dalla zona ovest

Il portavoce dell’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati teme fughe di massa. Almeno 66mila persone affollano i campi profughi. L’agenzia gestisce sette accampamenti e ne sta costruendo altri due. Ulteriori preoccupazioni per coloro che fuggono dal distretto di Hawija: “Rischiano di essere rapiti o di saltare in aria sulle mine”.

Baghdad (AsiaNews) – Mentre a Mosul l’offensiva governativa contro i militanti dello Stato islamico si avvia verso la fase finale, l’Onu avverte che 250mila abitanti della zona ovest potrebbero abbandonare la città. Matthew Saltmarsh, portavoce dell’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr), riferisce che l’agenzia internazionale e altre organizzazioni si stanno preparando con urgenza “a rispondere ad un possibile significativo aumento di rifugiati iracheni, in fuga dall’ultima fase dell’offensiva” contro i combattenti del Califfato nella parte ovest di Mosul.

Il portavoce afferma che se l’avanzata delle truppe della coalizione, composta da esercito e Peshmerga curdi, dovesse subire un’accelerazione, “almeno 250mila persone si riverserebbero nelle strade”, considerato che nella seconda città irachena per importanza vivono circa 750mila persone.

I rifugiati andrebbero ad aggiungersi alle circa 161mila persone che già hanno abbandonato case e proprietà dallo scorso ottobre 2016, quando è iniziata l’offensiva. Mentre in tanti attendono con ansia il momento del rientro, come raccontato ad AsiaNews da p. Samir Youssef, parroco della diocesi di Amadiya (Kurdistan), molti abitanti sono ancora intrappolati nella città. “Siamo davvero preoccupati per il loro benessere”, dice il rappresentante Onu.

La riconquista della parte orientale di Mosul ha generato aspri combattimenti, che hanno anche portato alla luce le atrocità commesse dai fondamentalisti contro la popolazione civile. Secondo il portavoce, la nuova battaglia nella parte occidentale sarà ancora più “letale”.

Saltmarsh riporta che la maggior parte dei rifugiati sfollati da Mosul, circa l’83% del totale, vive nei campi e nei centri di emergenza. L’Unhcr gestisce sette accampamenti, dove accoglie circa 66mila persone, e altri due sono in costruzione. Entro la fine di marzo, l’agenzia spera di poter ampliare le strutture di accoglienza per dare rifugio ad almeno 246.930 persone.

Da ultimo, il rappresentante Onu avverte dell’aumento incessante di abitanti che fuggono dal distretto di Hawija per scampare alle deportazioni dell’Isis. Ad oggi “più di 82mila persone sono scappate verso le zone orientali di Salah al-Din e Kirkuk, ma il numero potrebbe presto salire a 114mila. Coloro che stanno abbandonando Hawija corrono gravi pericoli, compreso il rischio di divenire vittime di rapimento o di saltare in aria sulle mine lasciate dai miliziani”.

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