03/04/2006, 00.00
PAKISTAN
Invia ad un amico

Pakistan, quinta chiesa attaccata in due mesi

di Qaiser Felix

Escalation di violenza nel Paese, dove attivisti per i diritti umani e esponenti cristiani chiedono che autorità e forze dell'ordine garantiscano sicurezza alle minoranze perseguitate.

Mian Channu (AsiaNews) – Quinta chiesa attaccata in Pakistan in due mesi. È successo la notte del 30 marzo nella provincia del Punjab. Dopo l'incidente, attivisti per i diritti umani in Pakistan chiedono con forza che leader religiosi e politici internazionali si schierino contro la persecuzione dei cristiani nel Paese con la stessa forza con la quale si sono battuti per la vita del convertito afghano Abdul Rahman.

La notte di giovedì scorso un gruppo di ignoti ha dato fuoco alla chiesa protestante del villaggio di Mian Channu. L'incendio non ha provocato feriti. La polizia dichiara di non avere idea di chi possa nascondersi dietro l'attacco. Secondo quanto riferito da un ufficiale della polizia locale, l'azione mirerebbe a creare "agitazioni religiose" nella zona. Anche il pastore della chiesa, il reverendo Nathaniel Barkat, dice di non conoscere i responsabili, ma ipotizza che possano essere alcuni estremisti del posto. Il pastore ha fatto appello alle forze dell'ordine perché assicurino maggiore sicurezza ai cristiani, "scossi da questo gesto".

In un comunicato stampa ufficiale Ejaz Ghauri, presidente della Human Development Net (Hdn), ha condannato ieri l'attentato alla chiesa di Mian Channu puntando il dito contro le autorità, colpevoli di non intervenire a favore delle minoranze negli episodi di persecuzione religiosa.

Nel testo diffuso Ejaz Ghauri ringrazia il Papa per la solidarietà espressa a favore di tutti i cristiani perseguitati per la loro fede e per quelli che vivono in Paesi senza libertà religiosa. Allo stesso tempo, però, chiede che i leader internazionali, schieratisi per la liberazione di Abdul Rahman - il convertito cristiano scampato al patibolo la scorsa settimana in Afghanistan - concedano la stessa attenzione alla crescente persecuzione religiosa in Pakistan.

Gli ultimi due mesi hanno registrato un aumento delle violenze contro obiettivi cristiani. Il 3 febbraio una chiesa cattolica è stata attaccata a Kanwanlit, distretto di Sialkot; distrutti gli arredi, le finestre e testi religiosi. Il 20 febbraio, mentre montavano le proteste contro le vignette su Maometto, una folla composta da alcune centinaia di musulmani inferociti ha assaltato e saccheggiato due chiese a Sukkur: la St. Mary, cattolica, e la St. Saviour, della Chiesa del Pakistan. Qualche giorni prima, il 15 febbraio, la violenza dei manifestanti ha colpito tre scuole superiori cristiane. Il 28 febbraio è stata la volta della chiesa presbiteriana di Basti Noori Gate, a Sarghoda, data alle fiamme.

Attacchi si sono verificati anche contro persone. Il 18 febbraio alcuni uomini non identificati hanno picchiato il noto cantante cristiano A Nayyar. Gli aggressori lo hanno poi costretto a recitare il kalma (la professione di fede islamica).

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Usa, la Chiesa alza la voce contro gli attacchi ai cristiani in Pakistan
02/03/2006
Islamabad: plausi e critiche alla mozione parlamentare per la protezione di chiese e templi
16/05/2014
Estremismo islamico contro i cristiani del Pakistan
07/12/2005
Legge sulla blasfemia: ragazza minacciata di morte, la sua famiglia costretta a emigrare
03/11/2004
Presidente pakistano: Vigilare contro l’uso iniquo della legge sulla blasfemia
22/09/2009


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”