02/08/2019, 09.10
GIAPPONE-COREA DEL SUD
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Per Tokyo Seoul non è più 'partner preferenziale': sale la tensione

Una disputa sulle vittime dei lavori forzati in tempo di guerra mina le relazioni economiche tra i due Paesi. La Corea del Sud è la prima nazione ad esser rimossa dalla cosiddetta “lista bianca”. La decisione del Giappone rischia di danneggiare l'industria tecnologica: interessati più di 1.000 prodotti in settori chiave.

Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – Questa mattina il governo giapponese ha deciso di revocare lo status preferenziale di partner commerciale della Corea del Sud. Citando motivi di sicurezza, Tokyo dichiara di voler bloccare l'acquisto di prodotti che potrebbero essere dirottati per uso militare. La mossa è destinata ad intensificare le tensioni tra i due Paesi, innescate da una disputa sui risarcimenti alle vittime dei lavori forzati in tempo di guerra.

La Corea del Sud è il primo Paese ad esser rimosso dalla cosiddetta “lista bianca” di 27 nazioni, a cui il Giappone riconosce restrizioni minime per le esportazioni di prodotti che possono trovare impiego nell’industria bellica. Ciò significa che centinaia di prodotti elencati come “sensibili” saranno soggetti a controlli più rigorosi. Hiroshige Seko, ministro giapponese del Commercio, ha dichiarato stamane che il provvedimento entrerà in vigore dal 28 agosto.

L'eliminazione dall'elenco rischia di danneggiare l'industria tecnologica di Seoul, leader mondiale nel settore. Questa è già sotto pressione per la precedente decisione di Tokyo di richiedere, dal 4 luglio scorso, licenze individuali per l’esportazione in Corea del Sud materiali per produrre semiconduttori e display per smartphone e TV. Il governo sudcoreano esorta il Giappone a non procedere con la revoca dello status preferenziale: sarebbero interessati più di 1.000 prodotti in settori chiave, compresi l’automobilistico ed il petrolchimico. Il portavoce del governo Ko Ming-jung dichiara: “La nostra amministrazione risponderà severamente alla decisione ingiusta del Giappone”.

I due Paesi condividono una storia complicata che include il dominio coloniale giapponese della Corea dal 1910 fino alla sconfitta del Giappone nella Seconda Guerra mondiale (1945). Le relazioni tra Seoul e Tokyo sono peggiorate in modo notevole dallo scorso anno, quando la Corte suprema sudcoreana ha ordinato ad alcune compagnie giapponesi di risarcire i coreani vittime di lavori forzati durante l’occupazione della penisola. Tokyo considera la questione già regolata da un accordo bilaterale del 1965.

Mitsubishi Heavy, una delle società coinvolte, si è rifiutata rifiutato di ottemperare all'ordine del tribunale, mentre altre due società si sono viste sequestrare i propri beni in Corea del Sud. Seoul ha criticato il più stretto controllo del Giappone sulle esportazioni di materiali come ritorsione per la sentenza. Tokyo ha insistito sul fatto che la misura è progettata per rispondere alle preoccupazioni in materia di sicurezza, affermando che nelle esportazioni verso la Corea del Sud si sono verificati “incidenti impropri”. Il governo Abe non ha tuttavia fornito ulteriori spiegazioni al riguardo.

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