15/10/2014, 00.00
HONG KONG - CINA
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Polizia in tenuta anti-sommossa attacca i dimostranti di Occupy

di Paul Wang
Un video mostra poliziotti che picchiano per 4 minuti un manifestante pro-democrazia. Colpiti anche osservatori in difesa dei diritti umani. Arrestati 45 dimostranti per "raduno illegale". Crescono anche le manifestazioni anti-Occupy.

Hong Kong (AsiaNews) - Centinaia di poliziotti in tenuta antisommossa hanno attaccato e ferito dimostranti di Occupy e osservatori per i diritti umani, sbloccando la Lung Wo Road, vicino agli uffici del governo.  Il membro di un partito pro-democrazia, Ken Tsang Kin-chiu è stato malmenato per almeno 4 minuti pur essendo indifeso e non violento (v. foto. Per il video clicca qui).  Ora è ricoverato al Ruttonjee Hospital sotto il controllo della polizia.

"Sono molto scontento - ha detto Tsang alla stampa  - per quello che la polizia ha fatto. Se volevano arrestarci, noi avremmo accettato, ma li ho visti picchiare studenti e dimostranti in modo deliberato. C'era un dimostrante che aveva le mani alzate, ma la polizia ha detto che lui li stava provocando; lo hanno trascinato in un angolo e lo hanno picchiato".

Fra coloro che sono stati malmenati dai poliziotti vi sono anche membri del gruppo Human Rights Monitor (HRM), con elmetto e divisa per farsi riconoscere. Il direttore di HRM, Law Yuk-kai, sostiene che in questo modo la polizia ha violato accordi internazionali, che garantiscono agli osservatori per i diritti umani il diritto di assistere alle scene di scontro.

Le forze dell'ordine hanno anche arrestato 45 persone per "raduno illegale". Un loro portavoce continua a ribadire che l'operazione serviva a liberare la strada e non a mettere fine alle dimostrazioni. La polizia aveva tolto i blocchi già ieri, ma nella notte i giovani di Occupy hanno ripreso a stazionare sul luogo.

Da circa due settimane, studenti e gruppi pro-democrazia occupano diverse strade del centro domandando un vero suffragio universale alle elezioni per il capo dell'esecutivo nel 2017. La Cina ha decretato che tutti potranno votare, ma essa si riserva di controllare la qualità ("amici della Cina") e il numero (solo 3) candidati da scegliere.

Già ieri la polizia ha liberato alcuni passaggi per permettere il traffico a Queensroad e Causeway Bay, ma rimangono ancora centinaia di dimostranti ad Admiralty e Mong Kok. All'inizio della protesa, quando la polizia ha attaccato con violenza un gruppo di studenti, centinaia di migliaia si sono riversati nelle strade a sostegno di Occupy.

 Con l'andar del tempo, molta gente - soprattutto trasportatori, negozianti, tassisti, albergatori - vede l'occupazione come una minaccia al loro lavoro e organizzano manifestazioni anti-Occupy. E' forte anche il sospetto che dietro queste manifestazioni - soprattutto quelle violente contro i giovani dei sit-in - vi sia la mano della Cina e della mafia cinese.

Occupy chiede che il governatore di Hong Kong, Leung Chun-ying, si dimetta per non aver presentato al governo cinese i desideri di democrazia della popolazione di Hong Kong. Giorni fa egli ha dichiarato che non si dimetterà e che il movimento non ha alcuna possibilità di cambiare la decisione di Pechino.

La Cina teme che il "virus" della democrazia si propaghi anche nel continente. Per questo ha compiuto decine di arresti di attivisti e simpatizzanti di Occupy Central. Nei media di Stato, il movimento pro-democratico viene sempre presentato qualcosa di "illegale", manipolato da "potenze straniere" e distruttivo della "armonia sociale".

 

 

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