14/05/2018, 10.50
CINA
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Proibita a diplomatici europei la visita a Liu Xia

La vedova di Liu Xiaobo è agli arresti domiciliari dal 2010, senza che vi sia un’accusa formale contro di lei. Preoccupazioni per la sua salute fisica e psicologica. Le autorità le hanno promesso che potrà emigrare, ma rimandano di continuo la data e non le danno il passaporto. “È stata ‘presa in giro dalle autorità’”.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Le autorità cinesi hanno bloccato cinque diplomatici europei che volevano visitare Liu Xia, vedova del defunto dissidente e premio Nobel per la pace Liu Xiaobo, fra gli autori di Carta 08, un manifesto per i diritti umani e la democrazia in Cina.

Liu Xia, 57 anni, è agli arresti domiciliari dal 2010, da quando il marito fu insignito del premio, anche se contro di lei non vi è alcuna accusa formale.

Liu Xiaobo, condannato a 11 anni per “sovversione contro lo Stato” a causa di alcuni articoli da lui scritti sulla democrazia, è stato lasciato morire in prigione per un cancro al fegato.

Il gruppo europeo ha cercato di incontrare Liu Xia lo scorso 11 maggio, ma sono stati fermati al cancello di casa dalla guardia di sicurezza. Dopo aver controllato i loro documenti, egli non ha permesso loro di procedere.

I diplomatici Ue si erano affrettati a visitare la donna dopo che sono apparse notizie sulla sua salute fisica e psicologica. Liao Yiwu, uno scrittore dissidente amico della famiglia, ora in esilio in Germania, ha reso pubblica una conversazione telefonica con Liu Xia in cui la donna dice di volersi lasciare morire a causa del rifiuto dello Stato a farla emigrare in Germania per cure.

L’Unione europea e gli Stati Uniti hanno chiesto già diverse volte a Xi Jinping di lasciare che la donna venga liberata e le sia permesso di andare all’estero.

Ye Du, uno scrittore del Guangdong, amico di famiglia, afferma che Liu Xia è stata “presa in giro dalle autorità”. “Prima le hanno detto che avrebbe potuto lasciare il Paese dopo le ‘due sessioni’ [l’Assemblea nazionale del popolo e la Conferenza politica consultiva del popolo cinese, tenutesi in marzo]. Poi, dopo le ‘due sessioni, hanno detto che sarebbe partita verso la fine di aprile. Stanno mentendo di continuo… Fino ad ora lei non ha nemmeno il passaporto”.

Va notato che in Cina non si ha diritto al passaporto. Esso viene rilasciato dal governo dietro richiesta dell’interessato e dopo che egli abbia elencato dati e motivi del viaggio all’estero.

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