29/07/2010, 00.00
CINA
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Sacerdote sotterraneo di Xiwanzi arrestato di nuovo dopo 3 anni di galera

Il p. Pietro Wang, sacerdote non ufficiale della diocesi di Xiwanzi, ha potuto fare soltanto pochi passi da uomo libero. La polizia lo ha ripreso subito dopo averlo liberato e lo ha portato via. Era stato arrestato per aver celebrato (con il permesso del governo) una messa. I cattolici locali: “La polizia vuole costringerlo a iscriversi all’Associazione patriottica”.

Pechino (AsiaNews) – Le autorità della provincia settentrionale dell’Hebei hanno arrestato lo scorso 24 luglio p. Pietro Wang, sacerdote della diocesi di Xiwanzi. Il sacerdote è stato bloccato subito dopo essere uscito di prigione, dove ha trascorso gli ultimi 3 anni per aver celebrato una messa con il permesso del governo. Le autorità vorrebbero che p. Wang si iscrivesse all’Associazione patriottica.

Secondo Ucanews.com, alcuni parenti del sacerdote lo stavano aspettando – insieme a circa 20 laici della diocesi – fuori dai cancelli della prigione Tangshang Jidong. Dopo l’apertura dei cancelli, alle 4 del mattino, p. Wang è riuscito a fare pochi passi prima di essere preso di peso da 4 uomini, che lo hanno chiuso in una macchina che l’ha riportato in galera.

Circa un’ora dopo i cancelli si sono riaperti per far passare due macchine della polizia. La piccola folla ha fermato le vetture per parlare con il sacerdote. Secondo una fonte, p. Wang ha detto loro di “non creare problemi con la polizia. Ha aggiunto di stare bene e ci ha chiesto di lasciarlo andare via”. Diverse ore dopo, ha telefonato alla sorella minore per dire che “sta bene”.

Secondo i cattolici locali, le autorità vorrebbero che p. Wang “lavorasse alla luce del sole, accettando l’autorità della governativo Associazione patriottica dei cattolici cinesi”. Il velocissimo “ri-arresto”, spiegano, deriva dal fatto che la polizia teme che i fedeli possano nasconderlo e proteggerlo una volta tornato a casa.

P. Wang è stato arrestato il 24 luglio del 2007. La polizia lo ha prelevato insieme ad altri due sacerdoti da una famiglia cattolica che li aveva nascosti a Xilinguole (Mongolia interna). Al processo, celebrato l’11 novembre dello stesso anno, sono finalmente emerse le accuse contro di lui: ha organizzato una riunione illegale [la festa per la consacrazione di una chiesa a Guyuan, dedicata al Sacro Cuore]; ha usato un sigillo ufficiale della parrocchia [che in Cina ha valore legale di firma –ndr] senza il permesso delle autorità statali.

La chiesa di Guyuan è stata costruita – col permesso benevolo delle autorità - con offerte degli stessi fedeli, che si sono auto-tassati per due anni. Chi non aveva disponibilità economica offriva delle ore di lavoro volontario. Alla cerimonia di consacrazione il 18 luglio 2006  hanno partecipato più di 7mila persone, insieme a 21 sacerdoti e un vescovo della Chiesa non ufficiale.

La diocesi di Xiwanzi è una diocesi della Chiesa sotterranea, con 15mila fedeli, a circa 260 km a nord di Pechino, quasi al confine con la Mongolia Interna. In quest’area, da diversi anni la polizia, aizzata dall’Ap, ha deciso una campagna contro sacerdoti e vescovi della Chiesa non ufficiale. Il vescovo ausiliare della diocesi, mons. Yao Liang, scomparso nelle mani della polizia ill 30 luglio 2006, era stato liberato nel gennaio 2009 ed è morto dopo circa un anno. In prigione vi sono anche 20 fedeli e 2 sacerdoti.

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