20/02/2015, 00.00
TAIWAN
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Taipei, la conversione del regista Jiang: "Dio mi ha mostrato la forza della speranza"

di Xin Yage
Regista televisivo e autore di due libri molto conosciuti sull'isola, si è battezzato a 58 anni: "In televisione vedevo questi cristiani così forti, pieni di energia per fare del bene. Dio mi ha mandato in dono un cancro: è stato un regalo che mi ha mostrato la strada da seguire. E oggi sono felice".

Taipei (AsiaNews) - Ogni mercoledì sera abbiamo un gruppo di condivisione sulla Bibbia e ogni volta cerchiamo di coinvolgere persone nuove. Il gruppo è aperto a tutti, non occorre il certificato di battesimo. Uno dei più assidui frequentatori da tre anni a questa parte è di certo il signor Jiang (蔣導演), regista televisivo in pensione, che da quando si è convertito al cristianesimo è impegnato a tempo pieno alla diffusione del messaggio di Gesù Cristo. Nel frattempo ha anche pubblicato due libri venduti in ogni libreria taiwanese e la sua personalità straripante lo ha reso ancora più famoso nel mondo dei media dell'isola.

Il signor Jiang ci dice convinto: "Due anni fa sono stato battezzato, ed è stata una delle esperienze più intense e più belle della mia vita. Non avevo dieci 10 e nemmeno 22, avevo già 58 anni ed ero già in pensione. Ho sempre fatto il regista televisivo e ho scoperto, tramite i programmi che producevo in televisione, anche storie di credenti. Credenti in Gesù Cristo e nel suo amore. E mi avevano colpito molto: mi chiedevo sempre dove trovavano quelle persone l'energia per fare tutto quel bene? Era questo che mi colpiva".

Voleva scoprire di più la religione cristiana: "Pensavo che l'avrei fatto quando sarei andato in pensione. Ma credo che Dio Padre avesse altri progetti per me. E mi ha mandato un regalo. A dir la verità a quel tempo non pensavo proprio fosse un regalo. Mi ero ammalato di cancro e quella esperienza di malattia è ciò che oggi considero un regalo".

All'inizio è stata dura, fisicamente e psicologicamente: "Proprio in quei mesi ho cominciato a pensare alle storie dei credenti che avevo messo in onda in televisione. Gente semplice ma tenace, che vedeva la chiamata di Dio anche nei momenti difficili. Forse soprattutto nei momenti difficili. Ho affrontato le cure e i momenti bui. Ma, grazie alla medicina ed anche ad una forza interiore inaspettata, a poco a poco mi sono concentrato, rasserenato e rimesso in piedi".

A partire da quell'esperienza, racconta ora, "di sicuro capisco molto di più l'angoscia di chi soffre. E se posso fare anche solo un pezzo di strada con chi ha problemi fisici, morali o psicologici, mi sento più umile e più pronto alla condivisione. La pagina che mi piace di più del Vangelo è quella dei discepoli di Emmaus: quando tutto sembrava perduto, Gesù si è messo semplicemente a camminare con loro e li ha ascoltati, erano così disorientati. Poi ha dato loro molto coraggio. Credo che Gesù abbia fatto la stessa cosa con me: mi ha dato coraggio quando credevo che la luce della mia vita si stesse per spegnere per sempre".

Per questo dice che Dio gli ha fatto un regalo: "Adesso sento un'energia fortissima dentro di me. Voglio imparare nuove cose, comunicare le storie nascoste ma importanti che grazie al mio lavoro scoprivo di settimana in settimana. Perché in fondo anche 'il lavoro' di Dio è sempre consistito nel comunicare un messaggio di speranza quando sembra che non ce ne sia. In questa maniera sento che le storie del Vangelo, che sono di un'ispirazione molto profonda, continuano a ripetersi anche oggi".

Il signor Jiang lavora gratis in due università per formare nuovi registi e direttori di studio televisivo, soprattutto offrendo loro consigli e ispirazione per i loro progetti cinematografici. "Mi ricordo che avevo bisogno di punti di riferimento e di storie significative quando iniziavo la mia professione. Spero di trasmettere ai giovani almeno qualcosa di quello che ho sperimentato in questi anni. Voglio dire loro: non arrendetevi mai, niente vi può sconfiggere!".

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