Teologo srilankese: il nuovo papa, segno di speranza per i popoli del mondo
Colombo (AsiaNews) - Il futuro papa dovrà essere "un segno di speranza", che "amando la gente saprà farsi amare". È questo, in sintesi, l'identikit che Anton Meemama, teologo cattolico dello Sri Lanka, traccia del nuovo vescovo di Roma. Oggi pomeriggio i 115 cardinali elettori si riuniranno in Conclave per eleggere il futuro capo della Chiesa cattolica. Tra di loro figura anche il card. Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo e presidente della Conferenza episcopale srilankese. Di seguito, riportiamo l'intervista di AsiaNews ad Anton Meemama.
Secondo lei qual è l'essenza del papato?
Un pontificato non può essere compreso in modo adeguato usando le categorie delle moderne teorie di gestione aziendale. Un tentativo del genere significherebbe introdurre criteri e concetti estranei alla religione. L'essenza del papato è l'autorità: un'autorità al servizio dell'umanità, che cerca di testimoniare Cristo. Quando guardiamo al papa, dobbiamo riconoscere Cristo dentro e attraverso di lui. Per questo la vera autorità sgorga da Gesù; è il suo potere che, passando dentro e attraverso il papato, lo rende un'autentica autorità. E per questo il papa è molto più che un manager.
Il mondo di oggi ha bisogno di vere autorità, vere guide che siano servi del popolo di Dio. Occorrono leader che siano autorevoli, ma non autoritari. Anche se nel mondo contemporaneo la parola "autorità" ha assunto un significato negativo, il concetto può essere ridefinito in modo positivo e costruttivo. Ciò che la maggior parte delle persone critica non è l'autorità in quanto tale, ma quei leader che hanno perso la loro credibilità. Le persone hanno ragione: simili figure sono una disgrazia per l'umanità. Il papato può davvero illuminare anche i leader politici.
Il papato ha ancora una sua validità nel nostro mondo secolarizzato?
Il mondo ha un disperato bisogno di un papa autorevole, autentico e audace. Il suo carattere, la sua santità, la sua profondità e la sua integrità devono andare oltre il suo ministero. Il nuovo papa deve diventare il cuore di un mondo senza cuore, la vera oasi di un mondo disumanizzato, la vera luce di un mondo annebbiato. La sua condotta deve essere frutto di santità. Solo un papa santo può rendere santo il mondo.
Cosa si aspetta il popolo del Terzo mondo dal nuovo papa?
Il Terzo mondo è il mondo di Gesù Cristo. Non dobbiamo dimenticare che Gesù era asiatico. Il Terzo mondo non ha futuro con il capitalismo, il comunismo, il consumismo e il relativismo. Essi hanno tutti fallito e scontentato il popolo del Terzo mondo. La gente ha bisogno di Gesù, di un Gesù che sia compreso e interpretato in modo corretto.
Gesù è un grande amico del Terzo mondo, perché ha dato tutta la sua vita per questo popolo. Il futuro della Chiesa cattolica è in queste zone della Terra, quindi nell'attuale processo di ri-evangelizzazione dell'Europa i cattolici del terzo mondo possono avere un ruolo missionario decisivo.
Il cattolicesimo sta diventando sempre più fuori moda?
Senza cattolicesimo l'umanità non ha futuro, e per questo c'è bisogno di recuperare il miglior cattolicesimo e reintrodurlo nel mondo moderno. Ma questo non deve essere fatto con un atteggiamento difensivo o una mentalità accondiscendente. Lo spirito deve nutrirsi di coraggio, compassione e infinità umiltà.
Tutti quanti, cattolici e non cattolici, trarranno benefici da un cattolicesimo ringiovanito, rinnovato, ricaricato, revitalizzato e ravvivato. Tutti ameranno il cattolicesimo, se i cattolici inizieranno a vivere come veri cattolici.
Quando alcuni criticano la Chiesa cattolica, in realtà esercitano lo spirito del cattolicesimo. C'è un urgente bisogno di reintrodurre il meglio del cattolicesimo a un mondo che ha perso la propria spiritualità. È la sola speranza per il nostro mondo.
Cos'altro possiamo sperare dal nuovo papa?
Egli deve promuovere la solidarietà, la comunità, la comunione, la cooperazione, la collegialità, la collettività e la connessione. La gerarchia deve essere al servizio della comunità. Il nuovo papa deve essere un segno di speranza.