29/12/2011, 00.00
BANGLADESH
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Un ostello di giovani tribali buddisti e cristiani, per lo sviluppo del Bangladesh

di Nozrul Islam
Nata nel 2006, la Hill Child Home sorge nell’area di Bandarban Hill tract e accoglie ragazzi e ragazze orfani, abbandonati, poveri e disabili. Vicino è nata la Moon-Light K.G. School, aperta agli ospiti dell’ostello e a esterni. Secondo il suo fondatore Mong Yeo Marma, un buddista, “l’educazione è il pilastro di uno Stato e dare l’opportunità di studiare a tutti i giovani è l’unico modo per cambiare”.
Dhaka (AsiaNews) – Ripartire dai bambini e dai più giovani, per costruire un nuovo Bangladesh. È il senso della Hill Child Home del distretto di Bandarban Hill tract, un ostello per ragazzi e ragazze tribali avviato e diretto dal buddista Mong Yeo Marma. La casa si trova nella divisione di Chittagong, a sud del Paese. “L’educazione – racconta ad AsiaNews – è la base di tutto, il punto di partenza per creare persone in grado di cambiare il Paese”. Fondata nel 2006 e cresciuta grazie alle donazioni di molti cristiani, anche dall’Italia, la casa accoglie bambini tribali orfani, abbandonati e disabili. Sono di etnia Marma, Chakma, Tripura, Khyang, Khumee, buddisti e cristiani. Accanto all’ostello è sorta anche una scuola, aperta sia agli ospiti della Hill Child Home che a esterni.

La Hill Child Home è nata quasi per caso, racconta Mong Yeo, quando “un monaco buddista mio amico mi ha chiesto se potevo dargli una mano con alcuni bambini tribali che aveva accolto in una specie di ostello. Lui parlava solo birmano e con l’aumentare dei ragazzi non riusciva più a gestire la situazione. Così, nel 2006 è nato l’ostello, di cui ho preso io la direzione”.

“Sono nato nel sud (Chittagong Hill tracts) – racconta Mong Yeo – e sono cresciuto in un orfanotrofio della zona. Poi, ho studiato a Dhaka e ho iniziato a lavorare in fabbrica. In quegli anni, è maturato dentro di me un forte senso di ‘bisogno’. Bisogno di fare qualcosa per gli altri, ma anche di trovare il mio posto in una società che non mi accoglieva”. Essere buddista e tribale, in un Paese dove la maggioranza della popolazione è musulmana e bengalese, significa vivere ai margini. Gli islamici tendono a non mischiarsi con chi segue un’altra religione, mentre i buddisti bengalesi considerano i tribali culturalmente inferiori.

“Questo senso di frustrazione – continua – è qualcosa che ti porti dentro da quando sei piccolo. Per questo l’ostello è così importante. Dare l’opportunità a questi ragazzi di crescere in un ambiente dove sono accolti e si sentono accettati per quello che sono; dove possono studiare, scoprire e sviluppare i loro talenti; dove imparare il rispetto e il valore della donna. Anche i ragazzi tribali sono il futuro di questo Paese e l’educazione riveste un ruolo fondamentale. Solo quando tutta la popolazione è istruita ci può essere uno sviluppo reale dello Stato. L’educazione è il pilastro di una nazione”.

La Hill Child Home sorge in una zona dove prima c’era solo giungla. Negli anni, grazie alle donazioni ricevute, all’ostello si è aggiunta la Moon-Light K.G. School, frequentata sia dai ragazzi della casa che da esterni, dove lavorano otto insegnanti. Intorno, i giovani hanno fatto crescere una piantagione di alberi da gomma e di recente hanno seminato un campo di zenzero. Il lavoro nelle due coltivazioni, insieme alla pesca, contribuisce alle spese dell’intera struttura. Nell’area, Mong Yeo Marma insieme ai suoi collaboratori hanno costruito una cappellina cristiana e un tempietto buddista.

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