25/10/2012, 00.00
MYANMAR
Invia ad un amico

Violenze contro i Rohingya, musulmani birmani non celebrano la festa del sacrificio

L’Associazione musulmana birmana (Bma) invita i tre milioni di fedeli a non festeggiare in pubblico l’ Eid al-Adha. Leader islamico parla di “assassinio” e villaggi “ridotti in cenere”. A Sittwe centinaia di universitari birmani in marcia contro la presenza di Rohingya vicino al campus.

Yangon (AsiaNews/Agenzie) - L'Associazione musulmana birmana (Bma) ha invitato tutti i fedeli islamici del Paese ad "annullare" le celebrazioni legate alla festività di Eid al-Adha, uno dei più importanti eventi per il mondo dell'islam, che quest'anno inizia il prossimo 26 ottobre. La decisione è legata alle violenze degli ultimi mesi contro la minoranza Rohingya, riesplose di nuovo nei giorni scorsi causando tre vittime, sfollati e migliaia di abitazioni incendiate. Myo Latt, uno dei responsabili di Bma, sottolinea che "i nostri fratelli e sorelle" musulmani "sono assassinati" e i loro villaggi "ridotti in cenere" nello Stato di Rakhine  (nell'ovest del Myanmar nei pressi del confine col Bangladesh); da qui, l'invito ai tre milioni di musulmani birmani a promuovere forme e manifestazioni di solidarietà alla minoranza Rohingya.  

Migliaia di persone hanno dovuto abbandonare le loro case in seguito alla nuova ondata di violenza nello Stato di Rakhine, dove monta la tensione fra la maggioranza buddista birmana e la minoranza musulmana locale. Fonti locali riferiscono che gli scontri non accennano a diminuire e nella notte sono divampati anche nella cittadina costiera di Kyaukphyu, famosa per i giacimenti di petrolio e di gas naturale. Le autorità hanno imposto in diverse aree il coprifuoco dal tramonto all'alba, mentre continua lo stato di emergenza in vigore dal giugno scorso. Oggi intanto più di 800 studenti dell'università di Sittwe hanno marciato contro "la presenza di case dei Rohingya" nei pressi del campus e per la fine dello "studio assieme ai terroristi Bengali", come viene chiamata nella regione la minoranza etnico-religiosa.

In risposta, i leader musulmani birmani hanno annullato tutte le celebrazioni previste per l'Eid al-Adha in segno di "solidarietà" ai Rohingya. La festa ricorda il sacrificio di Abramo, che pur di compiacere al comandamento divino, avrebbe ammazzato il figlio; ma dopo l'intervento dell'angelo ha ucciso al suo posto un montone. Questa festa simboleggia quindi la fede, la sottomissione e l'obbedienza totale e indiscussa a Dio nell'islam. Myo Latt aggiunge che "di solito il Bma organizza un grande banchetto a Yangon" che non è "mai" stato annullato. "Ma venerdì prossimo - precisa il leader islamico - i musulmani non celebreranno in pubblico l'Eid".

A giugno la Corte distrettuale di Kyaukphyu, nello Stato di Rakhine ha condannato a morte tre musulmani, ritenuti responsabili dello stupro e dell'uccisione a fine maggio di Thida Htwe, giovane buddista Arakanese (Rakhine). QUesta l'origine dei violenti scontri interconfessionali fra musulmani e buddisti (cfr. AsiaNews 19/06/2012 Rakhine, violenze etniche: tre condanne a morte per lo stupro-omicidio della donna). Nei giorni seguenti, una folla inferocita ha accusato alcuni musulmani uccidendone 10, del tutto estranei al fatto di sangue. La spirale di odio ha causato la morte di altre 29 persone, di cui 16 musulmani e 13 buddisti. Secondo le fonti ufficiali sono andate in fiamme almeno 2600 abitazioni, mentre centinaia i profughi Rohingya hanno cercato rifugio all'estero.

 

 

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Rakhine, Onu: almeno 28mila sfollati nelle violenze fra birmani e Rohingya
29/10/2012
Rakhine, oltre 100 morti il bilancio delle violenze fra birmani e Rohingya
26/10/2012
Rakhine: mille case incendiate, resta alta la tensione fra birmani e Rohingya
24/10/2012
Rakhine: nuovi scontri fra birmani e Rohingya, tre morti e 300 case incendiate
23/10/2012
Kuala Lumpur, nazioni musulmane contro il Myanmar: basta violenze contro i Rohingya
20/01/2017 11:32


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”