22/06/2020, 15.37
YEMEN
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Yemen, le ‘Galapagos dell’oceano Indiano’ nelle mani dei separatisti del sud

Il Consiglio di transizione, che controlla Aden, è penetrato nell’isola dell’oceano Indiano famosa per la sua fauna e flora. Hadi accusa i separatisti di agire come bande criminali. Il governatore deposto denuncia un “assalto” e raid dei miliziani. Che rispondono: nessuno spargimento di sangue, situazione in fase di “normalizzazione”.

Aden (AsiaNews/Agenzie) - I separatisi del Consiglio di transizione del Sud (Stc), attivi nel settore meridionale dello Yemen e sostenuti in passato dagli Emirati Arabi Uniti (Eau), hanno acquisito il controllo dell’isola strategica di Socotra, nel mar Arabico. Parte di un arcipelago, l’atollo è patrimonio Unesco e conosciuto anche con il nome di “Galapagos dell’Oceano Indiano”, per la varietà della fauna e della flora locale, fra cui 825 piante diverse, di cui 307 endemiche. 

Nel fine settimana il Consiglio ha deposto l’amministrazione dell’arcipelago, legata al governo yemenita filo-saudita riconosciuto dalla comunità internazionale, che da anni è in guerra contro i ribelli Houthi, sostenuti dall’Iran, e ha già perso il controllo della capitale Sana’a. Il presidente Abd Rabbo Mansour Hadi ha accusato i separatisti di agire come bande criminali, mentre il governatore locale ha parlato di “assalto” al capoluogo Hadibo e di miliziani che hanno compiuto “raid” in città.

Per Ramzi Mahroos sauditi ed emirati hanno chiuso gli occhi di fronte all’attacco, lasciando campo libero ai separatisti. 

Immediata la replica dei leader Stc, che in una nota rilanciata dalle agenzie di stampa affermano di aver conquistato il controllo dell’isola nel Golfo di Aden senza violenze. Salem Abdullah al-Socotri, alto ufficiale del movimento separatista, aggiunge che “la situazione è in fase di normalizzazione”. 

Al momento non si registrano commenti ufficiali da parte di Riyadh e Abu Dhabi. 

L’isola di Socotra è situata nell’oceano Indiano, poco al largo del Corno d’Africa, a circa 300 km dalla costa somala e 350 km a sud dello Yemen, cui appartengono dal punto di vista amministrativo. L’area riverse un’importanza strategica per il controllo delle merci e dei traffici attraverso la porta sud del mar Rosso. Oltre alla questione commerciale, l’arcipelago vanta un notevole interesse dal punto di vista naturalistico e ambientale, per l’eccezionale varietà delle piante.

I separatisti dell’Stc, che hanno la loro base ad Aden, avevano proclamato l’autonomia del sud dello Yemen il 26 aprile scorso, denunciando al contempo il fallimento di un accordo di pace con il governo. I ribelli huthi controllano invece vaste aree nel nord del paese, compresa la capitale Sanaa a conferma di una nazione sempre più dilaniata al suo interno, con una popolazione in gran parte ridotta alla fame e una situazione sanitaria disastrosa, che la pandemia di Covid-19 rischia di portare al collasso con enormi perdite in termini di vite umane. 

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