15/09/2005, 00.00
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Zarqawi dichiara "guerra totale" agli sciiti

Baghdad (AsiaNews/Agenzie) – In un nastro audio diffuso oggi su Internet, il leader di al Qaeda in Iraq, Abu Musab al-Zarqawi, ha dichiarato una "guerra totale" contro gli sciiti nel paese.

L'annuncio è arrivato dopo che i miliziani affiliati all'organizzazione di Zarqawi avevano rivendicato la responsabilità di una serie di attentati suicidi compiuti ieri a Baghdad, inclusa l'autobomba che ha ucciso 112 persone tra operai in cerca di lavoro. Questa mattina almeno 15 poliziotti e 5 civili sono stati uccisi da un'autobomba nella zona sud della capitale.

La registrazione audio dice: "L'organizzazione di Al Qaeda nella Terra dei due Fiumi dichiara guerra totale ai Rafidha (termine dispregiativo per indicare gli sciiti, ndr) ovunque essi siano in Iraq". "Insieme al governo, servo dei crociati capeggiato da Ibrahim al-Jaafari - aggiunge l'audiocassetta - essi hanno dichiarato guerra ai sunniti a Tal Afar".

L'autenticità del messaggio non è ancora stata verificata, ma assomiglia molto alle precedenti registrazioni attribuite a Zarqawi.

Il terrorista giordano, sulla cui testa pende una taglia di 25 milioni di dollari, ha inoltre esortato gli arabi sunniti a "uscire dal loro sonno", affermando che "la guerra di sterminio dei sunniti non si fermerà".

La registrazione avverte tutti gli altri leader religiosi e i gruppi tribali a unirsi alla sua campagna anti-governativa o saranno bersaglio di attentati: "Dovete scegliere tra il bene e il male".

"Ogni gruppo religioso che vuole salvarsi dai colpi dei mujahidin - continua - deve rinnegare il governo di al-Jaafari e i suoi crimini. Altrimenti subirà lo stesso destino dei crociati".

Allo stesso tempo "ogni tribù…la cui alleanza con i crociati e i loro agenti sia provata sarà nel mirino dei mujahidin al pari dei crociati".

In giornata i militanti fedeli ad Al Zarqawi avevano rivendicato l'ondata di kamikaze a Baghdad, avvenuta ieri, come risposta all'offensiva Usa e dell'esercito iracheno nella città settentrionale di Tal Afar. Con un bilancio di 150 morti, la giornata è stata la più sanguinosa della rivolta dei ribelli dalla caduta di Saddam Hussein.

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