Crescono le pressioni per salvare Nimisha Priya, detenuta a Sana'a in attesa dell'esecuzione prevista per il 16 luglio per l’omicidio di un cittadino yemenita che l’avrebbe tenuta prigioniera. La Corte Suprema indiana discuterà il 14 luglio una petizione per spingere il governo a intervenire. Il caso accende i riflettori su migliaia di cittadini indiani attualmente in carcere in 86 Paesi del mondo.
Nell'attacco che ha visto il gruppo yemenita riprendere le ostilità contro il commercio marittimo nel Mar Rosso come ritorsione alla guerra di Gaza, vi sarebbero almeno 4 morti. In dieci sono stati tratti in salvo, ma manca all'appello il resto dell'equipaggio formato in gran parte da filippini. L'appello della Stella Maris al governo di Manila: "Sia tutelata la sicurezza dei marittimi". Domenica la Giornata in cui la Chiesa mette al centro i lavoratori del mare.
In programma oggi una cerimonia nel Kurdistan iracheno che segna l’addio alle armi del movimento combattente. Nei giorni scorsi lo stesso leader Öcalan ha esaltato “politica e pace sociale”, oltre a separare la propria sorte personale del processo in atto. Intanto prosegue il giro di vite sul principale partito anti-Erdogan, in pochi mesi oltre 500 persone in prigione.
A Gurugram, Radhika Yadav, 25 anni, è stata assassinata dal padre con cinque colpi di pistola. L’uomo ha confessato, dicendo che i compaesani lo deridevano per il fatto di vivere mantenuto dalla figlia, tennista di talento che gestiva una propria accademia. Una tragedia che riaccende i riflettori sui delitti d’onore in India.
Le notizie di oggi: l'alluvione in Nepal che ha ucciso almeno 9 persone è stata provocata dallo svuotamento di un lago glaciale. In India arrestate due persone accusate di aver costretto delle adolescenti a spogliarsi per dimostrare di avere le mestruazioni. Nuovi arresti a Hong Kong. Per le Nazioni unite l'attuale governo siriano non ha "legami attivi" con al-Qaeda.
Nella recente visita a Istanbul il premier armeno Pašinyan avrebbe di fatto concesso il via libera alla "via turanica" che era uno dei principali obiettivi dell'Azerbaigian nella guerra. Un incontro diretto con Aliev per finalizzare l'accordo di pace tra Erevan e Baku dovrebbe tenersi a Baku a metà luglio. Una svolta che vedrebbe Erdogan come il vero vincitore nella regione, a fronte dell'indebolimento di Mosca e Teheran nei conflitti globali.