01/12/2006, 00.00
INDONESIA
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Aceh, divisione e malcontento in vista delle elezioni

A 10 giorni dalle elezioni locali, nella provincia indonesiana il Movimento del Gam è diviso tra gli ex combattenti in patria e la leadership in esilio. La popolazione minaccia il boicottaggio: nessuno dei candidati parla di giustizia per le vittime del conflitto.

Jakarta (AsiaNews) – Si surriscalda il clima pre-elettorale ad Aceh, la provincia indonesiana che ha vissuto 30 anni di guerra civile e che ora si appresta a votare per la prima volta un governo locale.

Il passaggio da movimento di guerriglia a forza politica ha creato divisioni all'interno dei membri del Free Aceh Movement (Gam), mentre le famiglie delle vittime del sanguinoso conflitto con Jakarta minacciano di boicottare lo storico appuntamento alle urne. Le elezioni del prossimo 11 dicembre - frutto dell'accordo di pace dell'agosto 2005 - assegneranno il posto di governatore e di 21 reggenti. Fino ad oggi è stato il governo centrale a scegliere i membri dell'amministrazione locale di Aceh.

Il Gam presenta 30 candidati come indipendenti, cosa nuova nella storia del Paese che non ha mai ammesso la partecipazione ad elezioni politiche al di fuori di liste di partito. Ma il fronte è diviso tra gli ex combattenti rimasti in Indonesia e la loro laeadership in esilio in Svezia. Per evitare una pericolosa divisione, che lo indebolirebbe, il Gam in patria ha adottato una posizione neutrale dopo che il suo premier in esilio, Malik Mahmud, si è espresso a favore di due precisi candidati. Si tratta di Ahmad Humam Hamid, rappresentante del Partito islamico nazionale, e di Hasbi Abdullah, ex ribelle che partecipa come indipendente. Gli ex combattenti ancora in patria, invece, sembrano favorire l'ex comandante Irwandi Yusuf e l'attivista per i diritti umani Muhammad Nazar.

Intanto parte della popolazione minaccia di non esercitare il suo diritto al voto, perché nessuno dei candidati ha parlato nei suoi programmi elettorali di rendere giustizia alle vittime del conflitto. Ieri, in una manifestazione davanti alla sede della Commissione elettorale indipendente a Banda Aceh, numerose persone hanno denunciato che i politici vivono "una sorta di amnesia dopo la firma della pace l'anno scorso". "Nessuno parla più delle violazioni dei diritti umani che abbiamo subito in quegli anni" dice uno studente. Secondo stime della sezione di Aceh della Commissione per le persone scomparse e le vittime della violenza (Kontras), su 15 mila casi di violazioni dei diritti umani perpetrati nella provincia, durante la guerra civile, solo il 10 per cento si può dire risolto.

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