03/11/2025, 08.56
ASIA TODAY
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Afghanistan: terremoto di magnitudo 6,3 nel nord, almeno 20 morti

Le notizie di oggi: Hamas ha consegnato i corpi di altri tre ostaggi deceduti e Israele ne conferma l’identità. Pechino ha espulso altri due ex alti funzionari del Partito comunista per corruzione. Baghdad ha firmato un accordo con Ankara per la realizzazione di infrastrutture idriche. Secondo un rapporto ammontano a quasi 300 le persone uccise nell'estate 2024 nelle violenze portarono alla caduta dell’ex premier Hasina.

AFGHANISTAN
Almeno 20 persone sono morte e centinaia ferite per un forte terremoto che ha colpito il nord dell’Afghanistan, con un bilancio destinato ad aumentare nelle prossime ore mentre le squadre di soccorso sono impegnate nelle opere di scavo fra gli edifici crollati. Il sisma - di magnitudo 6,3 e a 28 km di profondità - si è verificato attorno all’una di notte ora locale nei pressi di Mazar-e-Sharif, una delle più grandi città del Paese, in cui vivono circa 500mila persone.

ISRAELE - GAZA
Israele ha confermato l’identità di tre ostaggi deceduti i cui corpi sono stati consegnati ieri da Hamas tramite la Croce rossa a Gaza, nell’ambito della prima fase del “piano di pace” nella Striscia del presidente Usa Donald Trump. I resti - sono tutti militari - appartengono al col. Asaf Hamami, 40 anni, il cap. Omer Neutra, 21 anni, e il sergente di stato maggiore Oz Daniel, 19 anni. Ad oggi restano da recuperare ancora altri otto cadaveri di otto ostaggi israeliani e stranieri. Resta lo stallo sulla seconda fase dell’accordo di cessate il fuoco, compreso il governo di Gaza, il ritiro delle truppe, il disarmo di Hamas e la forza internazionale di pattugliamento unita alla ricostruzione. 

CINA
Pechino ha espulso due ex alti funzionari governativi del Partito comunista per gravi violazioni della disciplina e della legge. I provvedimenti hanno riguardato Wang Jianjun, ex vicepresidente della China Securities Regulatory Commission, e Xu Xianping, ex vicedirettore della National Development and Reform Commission. Secondo le accuse Wang e Xu erano sospettati di accettare tangenti, con i loro casi descritti come “di natura grave” e con “influenza maligna”.

IRAQ - TURCHIA
Baghdad ha firmato ieri un accordo con Ankara per affidare a imprese turche i progetti di realizzazione di infrastrutture idriche, che saranno finanziate dai proventi derivanti dalla vendita di petrolio. Lo scorso anno i due Paesi avevano già sottoscritto un patto riguardante un meccanismo di attuazione degli accordi di cooperazione sull’acqua. Ora il governo iracheno istituirà un comitato chiamato a valutare i progetti e inviare offerte. 

BANGLADESH
Secondo un rapporto di Odhikar, organizzazione pro diritti umani con sede a Dhaka, ammontano a quasi 300 le persone uccise nelle violenze politiche collegate alle proteste studentesche dello scorso anno e sfociate nella caduta del governo guidato dall’ex premier Sheikh Hasina ad agosto 2024. Nel bilancio si contano circa 40 vittime di omicidi extragiudiziali, mentre 153 sono state linciate.

VIETNAM
Tornano i turisti nell’antica cittadina vietnamita di Hoi An, dove i residenti stanno ancora lottando contro fango e detriti per ripulire l’area e riaprire il sito Unesco colpito dalle recenti alluvioni, che hanno devastato la regione e causato la morte di almeno 35 persone. Turismo e servizi, in primis la vendita di alloggi, ristoranti e biglietti, costituiscono la spina dorsale dell’economia, contribuendo per i due terzi del reddito nel 2024 con oltre 4,4 milioni di visitatori, fra cui  3,6 milioni di stranieri.

RUSSIA - M. ORIENTE
I Paesi Opec - Arabia Saudita, Russia, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Kuwait, Oman, Kazakistan e Algeria - si stanno accordando per aumentare ulteriormente le estrazioni di petrolio a dicembre per altri 137 mila barili al giorno. Un aumento che segue quello del 2,5% nei mesi scorsi a partire da aprile. Intanto la Russia spinge per una pausa, per evitare che il prezzo al barile scenda di nuovo a 60 dollari, mantenendo invece i 65 attuali.

AZERBAIJAN - PAKISTAN
Il presidente del Senato pakistano Yusuf Raza Gilani, ha dichiarato la disponibilità di Islamabad a investire nella regione del Karabakh in Azerbaigian, ricordando “l’alto livello delle relazioni economiche” con Baku. Nel mirino una serie di accordi discussi nella recente visita in Azerbaigian del premier Shehbaz Sharif, che si era incontrato col presidente Ilham Aliev, firmando diversi memorandum da mettere in pratica.

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