12/10/2009, 00.00
FILIPPINE
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Al via le ricerche del missionario irlandese rapito a Mindanao

di Santosh Digal
Polizia ed esercito lavorano insieme per la liberazione di p. Michael Sinnott rapito nel tardo pomeriggio di sabato nella sua casa di Pagadian mentre recitava l’officio dei vespri. Per ora nessun gruppo terroristico rivendica il rapimento.

Manila (AsiaNews) – Polizia ed esercito filippino danno il via alle operazioni di ricerca di p. Michael Sinnott, missionario  irlandese di 78 anni dell'ordine di S. Colombano , rapito da un gruppo di sei uomini armati il 10 ottobre nella città di Pagadian nei pressi di Zamboanga (Mindanao).  Il responsabile della polizia locale, Michael Palermo, aggiunge che nessun gruppo terroristico ha finora rivendicato l’aggressione.  

L’agguato è avvenuto il 10 ottobre scorso alle 7.20 di sera ora locale, mentre il sacerdote recitava nella sua casa l’officio dei vespri. Uno dei testimoni, Marieta Burok, afferma che i sei rapitori hanno caricato p. Sinnot su di un minivan Toyota, trovato incendiato vicino alla costa nel villaggio di Santa Lucia. Essi hanno poi preso il largo a bordo di una piccola barca per dirigersi verso la provincia di Lanao del nord.

I principali sospettati del sequestro sono i gruppi terroristici di Abu Sayyaf e del Moro Islamic Liberation Front.   “Non vogliamo speculare sui possibili autori dell’aggressione, ma i terroristi di Abu Sayyaf sono attivi proprio in quest’area”, afferma Angelo Sunglao, responsabile della polizia del Mindanao occidentale.

Intanto mons. Emmanuel Cabajar, arcivescovo di Pagadian,  lancia un appello ai rapitori per l’immediato rilascio di p. Sinnott, avvertendo sulle fragili condizioni di salute del sacerdote, operato al cuore lo scorso luglio.

Nato a Barnatown (Wexford) nel 1929, p. Sinnott è da quarant’anni nelle Filippine. Descritto dai confratelli come il “jolly” per la sua ampia conoscenza delle lingue, l’anziano missionario irlandese, non ha nemici nella zona ed è molto amato dalla popolazione. Egli è inoltre attivo in molte opere di carità ed è responsabile dal 1998 della Hangop Kabataan Foundation, che si occupa della cura dei malati e dei bambini disabili.    

“Egli è un esempio per molti giovani missionari della regione – afferma p. Colm Mac Keating, missionario di S. Colombano e professore presso la Maryhill School of Theology di Manila -  invitiamo tutti a pregare con noi per la sua pronta liberazione”.

P. Sinnott è il terzo sacerdote di origine irlandese a subire un sequestro. Nel 1997 p. Des Hartford è rapito da un gruppo di ribelli islamici e liberato dopo 12 giorni di prigionia. Pochi anni dopo nel 2001 un altro missionario, p. Rufus Hally di Waterford  è ucciso durante un tentativo di sequestro.  Il rapimento di P. Sinnott avviene a soli tre mesi dalla liberazione di Eugenio Vanni, rapito il 15 gennaio 2009 nei pressi di Jolo insieme ad altri due operatori della croce rossa internazionale.  

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